A Roma non c’è mai posto nei ristoranti perché non si copula più

La tavola è il talamo dei vecchi e degli intercettati: una persona pubblica, oggi, non può copulare liberamente e però può ancora liberamente ordinare una carbonara. Il digitale ha distrutto il carnale

Notizia: ho scoperto il motivo per cui a Roma non c’è mai posto nei ristoranti. E’ perché a Roma non si copula più. Dunque ci si consola mangiando. La tavola è il talamo dei vecchi e degli intercettati: una persona pubblica, oggi, non può copulare liberamente e però può ancora liberamente ordinare una carbonara. Il digitale ha distrutto il carnale. Ecco spiegato perché a Roma non riesco mai a cenare in un ristorante decente. Mai una volta. I buoni ristoranti sono invasi dai non ricattabili, dagli asessuati e dagli eunuchi (oggi il potente deve farsi impotente, farsi eunuco, come i custodi degli harem musulmani). Le persone pubbliche a Roma sono migliaia o forse milioni ed ecco chi prenota, affolla, satura i buoni ristoranti. A me che non prenoto, siccome vivo alla mezza giornata, siccome considero la prenotazione a lunga gittata “una volontà di dominio sul tempo”, un’empia sfida a Dio, restano i locali obsoleti, sciatti, fuori moda, gli unici che abbiano qualche tavolo a disposizione… Pensare che un tempo Roma significava Amor, magari con una bella Mora, invece adesso è Marò, Madonna aiuta questo povero peccatore, fa’ che nessuno abbia letto i messaggi, che lei non abbia scattato e girato screenshot.

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  • Camillo Langone
  • Vive tra Parma e Trani. Scrive sui giornali e pubblica libri: l’ultimo è “La ragazza immortale” (La nave di Teseo).

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