De Luca si approva la legge per il terzo mandato. Il Nazareno: “Non lo sosterremo”

Passa con i voti favorevoli del Pd campano (ad eccezione di una consigliera) la proposta di legge che vieta di ricandidarsi alla presidenza della regione superati i due mandati consecutivi. Il calcolo però parte dalla sua entrata in vigore. Con questo escamotage il governatore può correre per una terza volta

Con 34 voti favorevoli, 16 contrari e un astenuto il consiglio regionale della Campania ha approvato la proposta di legge a titolo “disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della giunta regionale, in recepimento dell’articolo 2, comma 1, lettera f) della legge 2 luglio 2004, n. 165”. Dietro il tecnicismo del testo si cela l’escamotage che permetterà a Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato. Dal testo infatti emerge che non sarà immediatamente rieleggibile alla carica “chi, allo scadere del secondo mandato, ha già ricoperto ininterrottamente tale carica per due mandati consecutivi”, specificando che il computo dei mandati inizia a decorrere a partire “da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”. Il testo di legge è stato approvato con il voto favorevole dei consiglieri di Azione, De Luca Presidente, Italia Viva, Psi-Campania Libera, Pd (De Luca compreso) e sei esponenti del gruppo misto con il voto contrario dei gruppi del centrodestra e 3 consiglieri del M5s, con la sola astensione della consigliera dem Bruna Fiola. De Luca ha ascoltato in silenzio tutto il dibattito nell’aula del Consiglio regionale, senza intervenire. Il governatore ha ascoltato in particolare l’ultimo intervento, quello di Tommaso Pellegrino, consigliere di Italia Viva che ha detto: “Oggi non si discute, il candidato per la Regione per noi di Italia Viva è Vincenzo De Luca”. Una frase dopo la quale il governatore ha sorriso, tirando fuori dalla tasca un piccolo corno rosso.

Dal Nazareno però è arrivato in tempo record un comunicato per frenare le ambizione del governatore campano: “Prendiamo atto del voto del consiglio regionale della Campania che di fatto apre alla possibilità di un terzo mandato per l’attuale Presidente della Regione. Deve però essere chiaro che il voto espresso oggi non sposta di un millimetro la posizione del Pd nazionale sul limite dei due mandati per le cariche monocratiche”, ha dichiarato Igor Taruffi, responsabile organizzazione nella segreteria Schlein, aggiungendo che nonostante il voto di oggi “Vincenzo De Luca non sarà il candidato presidente sostenuto dal Pd alle prossime elezioni regionali”.

Critiche anche dal centrodestra: “Il Pd campano in Regione approva, con una sola astensione, una legge truffa che consentirebbe a De Luca di ricandidarsi per un terzo mandato impedendo agli elettori di sinistra una scelta di cambiamento”, commenta la senatrice Fdi Giovanna Petrenga, mentre per Antonio Iannone, commissario regionale di Fdi in Campania “esiste un Pd a Roma ed uno a Napoli”, giudicando quello appena votato “un obbrobrio giuridico che rappresenta anche un infarto della logica politica”.

Il governo adesso potrebbe impugnare la legge davanti alla Corte costituzionale: “Premesso che parlo non come esponente del governo ma come politico perchè non seguo la materia, io penso che il governo impugnerà” questa legge, in quanto “normativa regionale chiaramente in contrasto con quella nazionale”, ha dichiarato alle agenzie il viceministro degli Esteri e deputato di Fdi, Edmondo Cirielli parlando nel Transatlantico di Montecitorio. Un’ipotesi che pare ventilata anche da Palazzo Chigi: “Adesso vediamo…”, ha detto più sibillino il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.

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