L’acquisizione graduale della compagnia aerea italiana rischia di non decollare a causa di un “litigio” tra il gruppo tedesco e il Tesoro, che avrebbe rifiutato di concedere uno sconto di 10 milioni. Giorgetti non commenta e da Berlino smentiscono tutto, mentre la scadenza per consegnare il piano completo a Bruxelles slitta di una settimana
Arriva nella notte una piccola crepa nelle trattative tra il ministero dell’Economia e il gruppo Lufthansa. Sul piatto c’è il possibile ingresso della compagnia aerea tedesca nel capitale sociale di Ita Airways, partecipata totalmente dal Mef. L’accordo, firmato dalle due parti nel maggio 2023, prevede un acquisto di una prima quota del 41 per cento, pari a un investimento da 325 milioni di euro, destinato a salire al 90 e alla fine al 100 per cento entro il 2033, con un aumento di capitale riservato complessivo da 729 milioni di euro unito ad altri 100 versati al Mef. Un iter di acquisizioni da 829 milioni di euro a cui la Commissione europea aveva dato il suo benestare nel luglio 2024, che rischia di arenarsi a seguito della richiesta da parte del gruppo tedesco di ritoccare al ribasso il prezzo dell’investimento della seconda tranche dell’aumento di capitale. Uno “sconto” di 10 milioni che il ministero guidato da Giancarlo Giorgetti avrebbe deciso di negare all’ultimo minuto, nonostante nell’accordo iniziale, secondo fonti vicine, una clausola renderebbe possibile una rinegoziazione del costo di questa parte dell’operazione.
“L’Italia non svende la sua compagnia”, avrebbero commentato dal Mef, stando a quanto emerge da fonti di governo riportate dal Corriere, nonostante da via XX Settembre non sia ancora arrivato un commento o una smentita ufficiale del litigio. Stando a quanto riporta Adnkronos, tuttavia, la ricostruzione è smentita da Lufthansa, secondo cui non sarebbe arrivata nessuna richiesta di rivedere la cifra relativa alla seconda tranche del closing su Ita Airways, continuando a esprimere “ottimismo” sulla possibilità di chiudere con successo l’accordo.
“Il Gruppo Lufthansa sta rispettando l’accordo del 2023 con il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano per l’acquisizione di una quota iniziale del 41 per cento di Ita Airways. La compagnia ha firmato il necessario pacchetto di misure correttive entro la scadenza concordata” ha riferito a LaPresse il colosso tedesco, facendo riferimento a quei documenti “remedy taker” da inviare a Bruxelles entro la data non perentoria del 4 novembre con cui le compagnie si impegnano a evitare posizioni monopolistiche a danno dei consumatori cedendo alcune tratte ai competitor easyJet, Air France e Iag, ai quali spetteranno rispettivamente gli slot di Milano-Linate, le rotte tra l’Italia e l’Europa centrale e Stati Uniti.
La Commissione Europea assiste all’empasse, dicendosi comunque “in stretto contatto” con il Mef e Lufthansa per la finalizzazione dell’accordo sull’integrazione tra le due compagnie. Tuttavia, afferma un portavoce, “non possiamo commentare” sulla scadenza rinviata al prossimo lunedì 11 novembre per la consegna a palazzo Berlaymont del piano finale dell’alleanza.