L’Elevato ha abbandonato la vecchia metafora per sostituirla con una nuova, perché malgrado tutto il Movimento “contiene ancora l’humus”. Tutto sommato, un bilancio corretto
Ho un vago ricordo di quando Beppe Grillo giocava a fare il piccolo freudiano. Doveva essere almeno quindici anni fa. Qualcuno – forse era Romano Prodi? vai a saperlo – aveva paragonato la politica del suo governo alla Nutella, e Grillo si era chiesto quali implicazioni inconsce potessero nascondersi nello scegliere, tra tutte le metafore a disposizione, proprio quella di una materia marrone e spalmabile. Benissimo. Il problema di Freud, però, è che se non lo sai maneggiare con cura ti si può ritorcere contro facilmente. Nella sua video-scomunica di Giuseppe Conte di pochi giorni fa, per esempio, l’Elevato ha abbandonato la metafora del movimento “biodegradabile” (che oltretutto era una metafora di conio pannelliano) per sostituirla con quella del movimento “compostabile”, perché malgrado tutto “contiene ancora l’humus”. E ha aggiunto che il Movimento Cinque Stelle delle origini ormai è evaporato, ma chissà, “magari questa evaporazione si trasforma in una tromba d’aria”. Tutto sommato, mi sembra un bilancio metaforicamente corretto, e così trasparente da rendere superflua la consulenza del dottor Freud (quindi niente trecentomila bigliettoni per lui). Un mucchietto di letame compostabile (quello di Conte) da un lato e una fragorosa tromba d’aria da far impallidire Barbariccia (quella di Grillo) dall’altro sono tutto ciò che ha saputo partorire, dopo anni di sforzi, la spinta propulsiva della gloriosa stagione nata dal vaffanculo. Dopo la batosta ligure, è il momento per Elly Schlein di tirare lo sciacquone.