María Corina Machado e Edmundo González vincono il Premio Sacharov 2024

I due leader dell’opposizione venezuelana hanno vinto il Premio per la libertà di pensiero per essersi opposti al regime venezuelano e per averlo sfidato alle elezioni presidenziali. Il Parlamento europeo non riconosce l’esito della vittoria di Maduro

Il Parlamento europeo ha assegnato agli oppositori venezuelani María Corina Machado e Edmundo González Urrutia il Premio Sacharov per la libertà di pensiero “per la loro coraggiosa lotta per ripristinare la libertà e la democrazia in Venezuela. Nella loro ricerca di una transizione equa, libera e pacifica del potere, hanno sostenuto senza paura i valori che milioni di venezuelani e il Parlamento europeo hanno così a cuore: giustizia, democrazia e Stato di diritto”. Sono le parole della presidente Roberta Metsola che ha annunciato i vincitori. La cerimonia di consegna del premio si terrà il 18 dicembre a Strasburgo, durante la sessione plenaria.

I due sono i leader politici della Piattaforma democratica unitaria: nel 2023 Machado era stata scelta come candidata contro l’attuale presidente Nicolás Maduro, ma è poi stata esclusa dalla possibilità di partecipare al voto dal Consiglio elettorale nazionale controllato dal regime ed è stata sostuita da González Uttutia che però ha perso le elezioni del 28 luglio, almeno secondo il Consiglio nazionale per le elezioni che ha decretato la vittoria di Maduro con il 51,2 per cento dei voti. González Urrutia ha subito parlato di brogli elettorali. Dopo aver contestato la vittoria di Maduro, il candidato ha però dovuto lasciato il paese a causa dell’emissione di un mandato d’arresto nei suoi confronti ed è fuggito in Spagna, dove gli è stato concesso asilo politico il 7 settembre.

Il Parlamento europeo ha riconosciuto González Urrutia come legitimo presidente del Venezuela e Machado come leader delle forze democratiche: in una risoluzione adottata il 19 settembre 2024, i deputati hanno sottolineato che le missioni internazionali di osservazione elettorale hanno chiarito che le elezioni presidenziali venezuelane non sono conformi alle norme internazionali di integrità elettorale. Metsola ha dichiarato: “Il Parlamento europeo è al fianco del popolo venezuelano e di María Corina Machado e del presidente eletto Edmundo González Urrutia nella loro lotta per il futuro democratico del loro paese”. Nella risoluzione di settembre, inoltre, il Parlamento ha invitato l’Unione europea a prorogare le sanzioni nei confronti del regime venezuelano e ad applicare sanzioni mirate, attraverso il regime globale di sanzioni dell’Ue in materia di diritti umani, nei confronti di Nicolás Maduro e della sua cerchia ristretta.

C’è però un caso al Parlamento europeo: la sinistra ha deciso di non votare i due leader venezuelani perché sono stati candidati dal Partito popolare e dalla destra e perché ritengono che “un riconoscimento troppo frettoloso di Edmundo González come vincitore delle elezioni è di scarsa utilità, dati i precedenti”. Per questo motivo hanno candidato a loro volta Gubad Ibadoghlu, un accademico e attivista anti-corruzione in Azerbaigian, sostenuto dai Verdi, e le Ong israeliane e palestinesi “Women Wage Peace” e “Women of the Sun”, presentate dai Socialisti e dai Liberali di Renew Europe.

Il Premio, intitolato al fisico e dissidente politico sovietico Andrej Sacharov, non è solo un atto simbolico, ma è il più alto riconoscimento dell’Ue in materia di diritti umani. Creato nel 1988, viene assegnato ogni anno dal Parlamento a singoli individui o organizzazioni, in riconoscimento del loro lavoro in uno dei seguenti settori: la difesa dei diritti umani e dei diritti fondamentali, in particolare la libertà di espressione; la salvaguardia dei diritti delle minoranze; il rispetto del diritto internazionale e lo sviluppo della democrazia e la difesa dello Stato di diritto.

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