La complessità di essere bambini. Anche in Un posto al sole

Da un lato si consolida il rapporto tra Gimmy e il padre, che ammettono reciprocamente i propri errori. Dall’altro Manuel soffre il peso dell’eccessivo rigore della mamma, oltre ai pettegolezzi messi in giro dagli altri bambini. Due infanzie diverse e opposte

Gimmy ha finalmente ritrovato la complicità con il padre, e questo cambia del tutto il suo atteggiamento con la scuola, gli amici e la famiglia. Entrambi, padre e figlio, riescono ad ammettere le proprie responsabilità ed errori nell’educazione e nel rispetto. Chi non riesce proprio a risolvere i problemi genitoriali invece è Rosa, che continua a sgridare Manuel per cose inesistenti. E il bambino, il più sveglio e intelligente di Upas, è quello che patisce di più. Esempio del fatto che spesso i bambini migliori crescono proprio nelle situazioni più disagiate, con i genitori più duri. Più Rosa è cruda, più Manuel è saggio. Il contrario di ciò che è accaduto tra Gimmy e Nico. La storia comunque è questa: da settimane Rosa intrattiene rapporti amicali con il prete. Le pettegole del quartiere malignano. Ma sono i bambini, i più cattivi di tutti, a riferirlo a Manuel. Che li chiama per ciò che sono, ma poi con la mamma ammutolisce. E subisce. Lei, che colpa non ha, non può però darla vinta senza ragione al piccolo.

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