A Bari, l’assessore alla legalità è in quota Xylella

Il sindaco Vito Leccese sceglie Nicola Grasso: giurista pentastellato, da sempre sostenitore dell’idea che il batterio che ha bruciato 21 milioni di ulivi pugliesi sia solo il tassello di un complotto teso a sostituire tutte le piante secolari a favore di nuove coltivazioni intensive

Dopo più di 100 giorni dalle elezioni a Bari, ieri finalmente il sindaco Vito Leccese ha completato la giunta nominando l’assessore in quota 5 stelle: Nicola Grasso, professore associato di Diritto costituzionale presso il dipartimento dei Beni culturali dell’Università del Salento. Il neo assessore alla Legalità, Trasparenza e Antimafia sociale, Politiche abitative, Patrimonio e Aziende, è noto per essere il giurista della Xylella. Nel senso che Nicola Grasso è proprio uno degli intellettuali, cantanti, attori, politici, che hanno contribuito alla diffusione della Xylella. Estensore di tutti i ricorsi a Tar, Consulta, fino alla Commissione Europea, contro gli abbattimenti. Che ogni tanto venivano pure accolti, contribuendo tra una giurisdizione e l’altra al rallentamento delle eradicazioni e quindi alla diffusione del batterio.

Nicola Grasso, relatori in convegni e documentari insieme a Vandana Shiva, ha sempre negato il nesso di causa-effetto tra il batterio e il disseccamento degli ulivi, cavalcando invece la tesi del complotto secondo cui la Xylella era “un cavallo di Troia” per sostituire piante secolari con la coltivazione superintensiva di nuove cultivar, questa si “la vera malattia”. Il sindaco di Bari Vito Leccese, esponente Pd, e già capo di gabinetto di Decaro ed Emiliano, ci ha messo 100 giorni a nominare l’assessore 5 stelle, dopo averne bocciati due. La prima scelta era ricaduta su Raffaele Diomede, a cui il sindaco ha revocato la nomina dopo dissidi interni ai 5s. Che per uscire dall’impasse hanno aperto la selezione ad autocandidature. Sono arrivati 18 cv, e tra questi il movimento ha scelto l’avvocato Stefania Saracino. Pur candidata alle comunali a Bari, la Saracino non è piaciuta al sindaco Vito Leccese, che ha respinto l’indicazione dei 5 stelle. Mentre gli è andata bene quella di Nicola Grasso. Dopo aver bruciato 21 milioni di ulivi, e distrutto tutto il Salento, oggi la Xylella sta ammazzando gli ulivi di Bari. Che da oggi ha assessore alla Legalità un professore che creda non esista e sia l’invenzione di un complotto.

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