Dentro al decreto flussi c’è di tutto: dai click day alla stretta sulle ong. Le novità

Due click day per gestire gli ingressi in Italia e 10 mila posti extra per badanti. Novità per gli stagionali. Responsabilizzazione del datore di lavoro e semplificazione delle procedure. Ma anche nuove multe per le ong, obbligo di impronte digitali per i visti e i dati dei telefonini usati per l’identificazione

Dopo neanche una settimana, il governo si è riunito di nuovo in Consiglio dei ministri. Questa volta per approvare alcune modifiche al decreto flussi, precedentemente saltato, ufficialmente per permettere alla maggioranza “ulteriori approfondimenti tecnici“, anche se alcuni giornali parlavano di contrasti nella maggioranza. Da una parte, nel testo licenziato oggi ci sono novità che vanno nella direzione della sburocratizzazione delle procedure, della risposta alla richiesta di assistenza socio-sanitaria alle persone con disabilità e agli anziani, del contrasto al caporalato e anche una minima apertura all’immigrazione regolare. Entrano però nel decreto anche misure che sembrano rispondere più ai desideri della parte più intransigente dell’esecutivo, come la stretta sulle ong e l’obbligo da parte dei migranti di far visionare alle autorità i loro telefoni cellulari, che aveva fatto discutere già alla vigilia del Cdm. “La filosofia di questo provvedimento è quella di aprire all’immigrazione regolare e avere grande rigore contro l’illegalità e contro chi usa anche la migrazione regolare per fare business”, ha esordito in conferenza stampa Antonio Tajani: “Vogliamo rimettere nel quadro del rispetto delle regole un fenomeno che è importante per la nostra economia”. L’obiettivo, aggiunge il sottosegretario Alfredo Mantovano, è “di semplificare il più possibile, di abbattere i tempi e di dare regole certe e aggirabili con maggiore difficoltà”.

Click day e novità sugli stagionali

Nel testo – intitolato “Disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime del caporalato, nonché di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale” – non ci sono modifiche sul numero di arrivi previsti dal precedente decreto, che prevede la regolarizzazione di 452.000 immigrati nel triennio 2023, 2024 e 2025. Un numero già basso rispetto a un fabbisogno rilevato di 833 mila unità.

La grande novità saranno i due click day organizzati per il 2025 per fronteggiare la carenza di lavoratori stagionali. “Saranno più d’uno, per tipologia di lavoratori. Questo permetterà una suddivisione per categorie e una gestione meno caotica e che incida con minore pressione sui sistemi informatici”, ha affermato il sottosegretario Mantovano.

Quindi per la stagione estiva, il click day per il 70 per cento delle quote si terrà a febbraio, invece la fase di precompilazione è prevista per novembre.

Per la stagione invernale, il click day si svolgerà a ottobre per la restante quota del 30 per cento. In questo caso, la fase di precompilazione è programmata per luglio.

Il nuovo decreto prevede poi una maggiore responsabilizzazione del datore di lavoro per evitare le truffe e una semplificazione digitale delle procedure per rendere più snello il processo per i datori di lavoro e i lavoratori stranieri. Saranno 10 mila gli ingressi aggiuntivi, quindi esclusi dalle quote, riservati ai lavoratori domestici che si occuperanno di assistenza socio-sanitaria alle persone con disabilità e agli anziani. Inoltre, al termine del contratto, i lavoratori stagionali non diventeranno subito irregolari, ma riceveranno un permesso di soggiorno temporaneo della durata di 60 giorni per trovare un altro lavoro.

La stretta sulle ong e l’identificazione coi cellulari

Ci sarà invece una stretta sulle organizzazioni non governative. In particolare, sugli aerei delle ong impegnati nella ricerca di migranti nel Mediterraneo. Adesso dovranno avvertire “immediatamente e con priorità” gli enti statali competenti per il soccorso in mare con multe fino a 10 mila euro se non si dovessero attenere alle disposizioni e il fermo dell’aereo. Già oggi, tuttavia, le informazioni sulle imbarcazioni in difficoltà arrivavano alle autorità, ma passando prima per il team di terra delle ong, che le metteva in ordine e avvertiva sia le ong che si trovano nell’area sia le autorità nazionali competenti.

Un’altra misura che fa discutere riguarda il dimezzamento dei tempi per presentare il ricorso contro un diniego della domanda di asilo e, come anticipato, l’introduzione di misure più severe per l’identificazione dei migranti attraverso i loro cellulari con “divieto di accesso alla corrispondenza”, ha precisato Mantovano. “Le operazioni compiute, autorizzate da un giudice di pace, andranno scritte in un verbale e, se la convalida sarà parziale o sarà negata, i dati verranno eliminati dai database”.

Ci sarà inoltre l’obbligo per chi arriva in Italia di fornire le impronte digitali per i visti internazionali.

Contro il caporalato

La ministra Calderone illustra anche un altro elemento nuovo come la lotta contro il caporalato: “Interveniamo su un reato contro la persona e cerchiamo di individuare una protezione aggiuntiva per chi denuncia casi di sfruttamento”. La ministra ha parlato anche di “uno speciale permesso di soggiorno della durata iniziale di sei mesi, rinnovabile per un anno e prorogabile ulteriormente. Mettiamo in protezione le vittime che collaborano con la giustizia rispetto all’ipotesi di punibilità sul reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello stato”.

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