Luna Rossa, Ducati e Sinner. Rosso è il colore del tifo azzurro

In autunno non cambia solo il colore delle foglie, cambia anche quello della passione: dalla vela alla Motogp fino al tennis. Aspettando la Ferrari

Il rosso ha preso il posto dell’azzurro. In autunno non cambia solo il colore delle foglie, cambia anche quello della passione. Tifare azzurro muta in tifare rosso. Come la Luna Rossa, la Ducati, i capelli di Sinner che ci accompagneranno fino alla finale di Davis di Malaga a novembre. Aspettando la Ferrari che dopo la fiammata di fine estate a Monza si è un po’ spenta, come quegli amori estivi che tornati a casa non trasmettono gli stessi brividi.

Luna Rossa è tornata in acqua a Barcellona per la finale di Louis Vuitton Cup contro gli inglesi di Ineos Britannia, la barca di sir Ben Ainslie, il Maradona della vela, un vero mito del vento. Dopo la prima giornata siamo 1-1, vince chi arriva prima alla settima vittoria che garantisce l’approdo alla finalissima di America’s Cup contro i detentori neozelandesi. Che bello sarebbe esportare questa formula anche negli altri sport con i detentori che aspettano gli sfidanti in finale senza dover passare attraverso le qualificazioni. Agli Europei di calcio sarebbe andata decisamente meglio. In attesa di tornare a essere tutti velisti come capita dai tempi di Azzurra, il tifo per la Luna si sta riaccendendo, l’audience televisivo (Mediaset e Sky) cresce, gli spazi sui giornali aumentano. Siamo pronti a cazzare la randa.

Il rosso che ha già vinto è quello della Ducati che ha trasformato la MotoGp in un campionato monomarca. Il titolo Costruttori è già in tasca, come le 100 vittorie nella categoria, prima casa europea a raggiungere la cifra tonda con 50 di queste 100 vittorie ottenute dopo il 2020, a sottolineare il dominio degli ultimi anni. Se su Luna Rossa sono bravissimi a giocare di squadra grazie alla regia di Max Sirena, in Ducati sono bravissimi a mettere uno contro l’altro i loro campioni. Alla fine vinceranno anche il Mondiale piloti, ma intanto dobbiamo assistere alla lotta tra Martin e Bagnaia in attesa che si aggiunga anche Marquez. Così Ducati rischia che a vincere il titolo sia un pilota che l’anno prossimo andrà all’Aprilia… Una gestione bizzarra. Senza nessuna protezione per Pecco Bagnaia, il pilota ufficiale, due volte campione del mondo. Sembra di essere tornati ai tempi di Ferrari quando l’ingegnere diceva: l’importante è che vinca una delle mie auto…

Dalla Cina arrivano le notizie delle prime vittorie di Sinner al torneo di Pechino. Il fuso orario non permette un grande tifo, ma prepariamoci alle Finals di Torino dove i biglietti sono volati via con la velocità di un suo servizio. La febbre rossa sotto la Mole è già altissima.

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