Intanto Milano può diventare la prima “Wellness City” del mondo. Ci prova Technogym

Sulla scia dei Giochi di Milano-Cortina che verranno, la Wellness Foundation di Nerio Alessandri punta sul capoluogo lombardo con una serie di compagni di viaggio importanti per aggiungere alla città anche l’etichetta del “Wellness”

Sono più di quarant’anni che Nerio Alessandri sogna di far muovere il mondo. Let’s Move for a Better World è lo slogan della sua Technogym che partendo da un garage di Cesena è arrivata ovunque, diventando partner ufficiale dei Giochi Olimpici dal 2000. Ma far allenare gli atleti non basta. Dopo aver creato la Wellness Valley attorno all’azienda, trasformando il divertificio romagnolo in un laboratorio, ha in mente una nuova idea: fare di Milano la prima Wellness City del mondo. “Il wellness è nato duemila anni fa in Italia con il mens sana in corpore sano e forti di questa cultura e tradizione vogliamo valorizzare la città più importante d’Italia che parla di fashion, forniture (salone del mobile), food e di fitness, le quattro effe… Perché non mettere insieme queste meraviglie e farne la prima Wellness City del mondo… In Romagna la Wellness Valley funziona, lo raccontano i dati certificati ogni anno da un ente indipendente: meno diabete, più persone attive, una popolazione che invecchia meno in termini di longevità sana…”.

Sulla scia dei Giochi di Milano-Cortina che verranno la Wellness Foundation punta su Milano e con una serie di compagni di viaggio importanti (tra università, banche e ospedali) per aggiungere a Milano anche l’etichetta del Wellness. Per ora si comincia da un’isola attrezzata al Parco Montanelli dove tutti potranno andare a fare sport con le lezioni (via app) degli specialisti Technogym. Ma il progetto 2030 ha grandi ambizioni e non vuole fermarsi a queste isole, ma creare cultura e lasciare una legacy dopo i Giochi. “La cultura del wellness può essere una valore per Milano”. La Welless Valley ha prodotto un valore economico e sociale. Tutto certificato. Il presidente del Coni, Malagò, ha completato il discorso, aggiungendo come da un rapporto Deloitte appena presentato, sia emerso che un aumento del 10% dell’attività fisica produrrebbe 34 miliardi in più di Pil a lungo termine. Più sport, meno malati. Per il paese più vecchio al mondo (dopo il Giappone), sarebbe una gran cosa invecchiare bene. “Diamo ai nostri giovani una speranza: lo sport è fondamentale per la disciplina e il rigore, lo sport allontana dalla droga, dai social media, dallo stress, dalla depressione, dall’alcol, dal fumo, dalle cattive intenzioni… abbiamo una grande occasione per fare di Milano la prima Wellness City al mondo”. L’uomo che ha creato un impero da un garage, il Bill Gates del wellness, ha avuto un’altra idea. Ora tocca a Milano cominciare a correre. Per fortuna non servono stadi, ma buone intenzioni.

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