Avs assume diverse sfumature a Roma (e attorno al sindaco Gualtieri)

Nel gruppo Alleanza verdi sinistra della capitale ci sono due diverse sensibilità. Da una parte i consiglieri che fanno capo a Smeriglio, più vicini al sindaco. Dall’altro chi (come Zaratti, Calcerano e Coldagelli) non condivide molte scelte dell’amministrazione sui temi importanti, dal termovalorizzatore in giù

Hanno fatto il cosiddetto botto alle Europee, a Roma, i rossoverdi dell’Alleanza Verdi-Sinistra di Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, premiati da un 11 per cento di voti in città e dall’elezione-nemesi al Parlamento europeo dell’ex sindaco Ignazio Marino, arrivato a Bruxelles a differenza dell’ex europarlamentare (a suo tempo uscito dal gruppo Pd) ed ex vicepresidente della Regione Lazio ai tempi di Zingaretti Massimiliano Smeriglio, poi ricandidatosi con Avs. Un pilastro della maggioranza che sostiene il sindaco Roberto Gualtieri, Smeriglio, attraverso i due consiglieri eletti con la lista Sinistra Civica Ecologista e attraverso l’assessore a lui vicino Andrea Catarci.




Ma le gambe dell’alleanza rossoverde sono due, e con diverse sfumature di entrambi i colori. Fatto sta che l’area smerigliana fa eccezione, ché per il resto, in Avs, non si ravvisa con il sindaco una gran comunanza di vedute, specie su alcuni importanti temi, dal termovalorizzatore in giù. Certo, tra le due componenti c’è un accordo di coordinamento, ma corre a volte qualche perplessità sull’uso del comune simbolo per iniziative individuali a livello locale. E infatti, a fine agosto, con una lettera a questo giornale, Filiberto Zaratti, deputato di Avs e co-portavoce di Europa Verde nel Lazio, aveva sottolineato, a proposito della difesa fatta da Catarci nei confronti di Gualtieri, criticato dall’ex sindaco Marino su vari fronti, la sua contrarietà: “Credo sia sbagliato e inusuale che un pur autorevole assessore parli a nome di una forza politica. Avs è l’alleanza tra Sinistra Italiana ed Europa Verde ed è bizzarro che ogni tanto qualcuno possa pensare di poter parlare a suo nome senza averne titolo”.

E ieri, in un’altra lettera, Zaratti e il co-portavoce di Europa Verde a Roma Guglielmo Calcerano, da un lato, con il senatore di Sinistra italiana Peppe De Cristofaro e il segretario romano di SI Mauro Coldagelli, dall’altro, esprimevano non poche critiche all’amministrazione comunale “concentrata sul Giubileo”, auspicando un maggior “dialogo” con “forze sociali, sindacati, comitati e associazioni”. “Permangono questioni irrisolte”, scrivevano i quattro esponenti di Avs, tra cui “l’inceneritore di Santa Palomba”, “il tema del devastante porto turistico di Fiumicino”, “lo stadio di Pietralata” e “il consumo di suolo”. “Non si può affrontare questa mole di problemi senza una visione della città”, era il j’accuse. Prossima tappa: una serie di iniziative pubbliche per “discutere i problemi” e provare “a invertire il declino”.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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