L’Olimpia Milano ha vinto la Supercoppa italiana

La squadra di Ettore Messina è partita bene e ha mostrato sul parquet perché questa potrebbe essere una stagione diversa dalle ultime. E sabato inizia il campionato

Cominciare bene non era una pratica che negli ultimi anni riusciva sempre all’Olimpia Milano di Ettore Messina. Cominciare andando a vincere in casa della Virtus Bologna, avversaria designata anche in questa stagione che sta per partire, è un segnale incoraggiante. Erano tre anni che la Segafredo conquistava la Supercoppa italiana e anche questa volta è arrivata a un soffio dal portarsela a casa arrivando ad avere addirittura 16 punti di vantaggio nel secondo quarto e un tiro libero finale che, se segnato, avrebbe cambiato la storia della partita. “Sono molto orgoglioso della prestazione dei nostri. Sembrava una finale dal pronostico chiuso, viste anche le nostre emergenze che ci costringono a ridurre le rotazioni, invece siamo stati capaci di imporre la nostra intensità di gioco e la nostra aggressività ed a restare in partita per 45 minuti…”, ha detto Luca Banchi, il coach di Bologna, comunque soddisfatto di quello che sta vedendo crescere in una squadra che dallo scorso anno è cambiata molto.

Anche l’Olimpia è cambiata molto. Ha messo centimetri, muscoli e gioventù nel suo serbatoio ed è riuscita a non perdersi mai nella bufera, segno che questa squadra ha il carattere e le energie per disegnare una stagione europea diversa dalle ultime. Perché in casa Armani il discorso è sempre lo stesso: vincere e rivincere in Italia è bello, ma non è più sufficiente. La vittoria della supercoppa a Bologna rappresenta il successo numero 15 dell’era Armani con sei scudetti, quattro Coppe Italia e sei Supercoppe italiane. Da quando Messina è al comando, dal 2019 a oggi, l’Olimpia ha vinto tre scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe, oltre ad aver raggiunto 10 finali italiane delle ultime 13. Numeri importanti che però hanno bisogno di un guizzo europeo, come le Final Four di Eurolega raggiunte nel 2021 e poi mai più sfiorate.

Messina ha messo il gioco in mano a Neno Dimitrijević, macedone di scuola spagnola che ha una bella faccia e soprattutto delle buone mani. Forse è troppo solo per la campagna europea, ma in Italia può bastare, ha portato in campo tanta energia con Josh Nebo e soprattutto sta avendo da Nikola Mirotic quello che lo scorso anno arrivava solo a sprazzi. Se è una squadra costruita meglio di quella dello scorso anno ce lo racconterà l’Europa, ma la prima impressione è che pur avendo dilapidato un po’ di talento (soprattutto tra gli italiani dove in due anni hai perso Datome e Melli), possa avere l’energia giusta. Il carattere sembra esserci e questo è già un passo avanti importante.

Nel fine settimana scatterà il campionato dove Milano e Bologna sono le candidate alla finale, mentre Brescia, Venezia, Tortona che all’inizio del 2025 inaugurerà il nuovo palazzetto, giocano a fare le sorprese. “La realtà è che questo è il secondo campionato italiano e resta uno spot per la nostra pallacanestro”, ha detto il presidente della Fip Petrucci che il 2° e 21 dicembre inseguirà la riconferma. Ha il sostegno della Lega di Serie A, guidata ancora da Umberto Gandini, ed è abbastanza tranquillo anche se dovrà raggiungere il 66 per cento dei voti al contrario del suo rivale Valori al quale basterà il 50 per cento più uno.

Ma intanto pensiamo al campionato: “L’ affluenza nei palazzetti l’anno scorso ha fatto registrare il +9 per cento, è il dato più alto dagli anni 90. Le ultime ricerche raccontano un interesse in salita del 2. Vuol dire che il prodotto è piaciuto e piace, e lo dico con orgoglio, la Lega lo ha raccontato bene. Aumentano infatti gli accessi social e all’app”, ha detto Gandini. Resta qualche problema con la tv visto che anche domenica sera Discovery ha oscurato gli ultimi secondi della partita per dare la linea ad Amadeus. Va bene proteggere gli investimenti, ma se si decide di trasmettere il basket in chiaro, poi bisogna trattarlo con rispetto fino all’ultimo secondo. Visto che è uno sport dove i giochi finiscono solo al suono della sirena come si era visto alla fine dei tempi regolamentari.

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