Fai zapping in tv e vedi una sola egemonia: quella del pluralismo

Chi ha scritto al direttore Claudio Cerasa

Al direttore – Da qui al 7 ottobre, un pezzetto di “Statuto di Hamas” al giorno: “Non ci sarà alcun riconoscimento della legittimità dell’entità sionista. Qualsiasi cosa sia accaduta alla terra di Palestina in termini di occupazione, costruzione di insediamenti, giudaizzazione o modifica delle sue caratteristiche o falsificazione dei fatti è illegittima. I diritti non decadono mai”.

Andrea Minuz


Al direttore – Che ti combina Carola Rackete pur di fare il contrario di Salvini.

Giuseppe De Filippi

Per lo meno, nella sinistra amata dalla sinistra che piace alla gente che piace, c’è un’antifascista coerente.



Al direttore – Rispondendo a un lettore del Corriere Aldo Cazzullo scrive che da almeno quarant’anni esiste un’egemonia culturale della destra. Per lo scrittore piemontese questa egemonia ha un preciso momento d’inizio: il televisivo slogan berlusconiano “corri a casa in tutta fretta c’è un Biscione che ti aspetta”. E’ una rispettabilissima opinione che avrà anche fondati motivi, però il sospetto che Cazzullo non accenda il televisore da almeno quarant’anni è forte. Buon lavoro.

Valerio Gironi

Troppo cattivo. Il punto mi pare sia questo però. Il Biscione, diciamo così, ha garantito un’alternativa in anni di egemonia culturale della sinistra. E il dato spassoso oggi è che è lo stesso Biscione, ovvero Mediaset, ad aver creato nel suo palinsesto alternative alla sua stessa identità. Egemonia di destra in Italia, quando si accende la tv? Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è dimesso dopo un’intervista a un tiggì teoricamente amico. L’unica egemonia che si percepisce scanalando in tv è quella del pluralismo. O no?


Al direttore- Riassumendo il voto del Pd a Strasburgo: due donne coraggiose (Pina Picierno e Elisabetta Gualmini, le uniche che meritano di essere citate) hanno votato a favore del punto 8 della risoluzione, che chiede l’abolizione delle restrizioni all’uso delle armi nel territorio russo; una Sora Tentenna prima si è astenuta e poi ha detto no; nove pacifinti di ambo i sessi hanno votato contro; sei se la sono squagliata, per poi riapparire nel voto finale; qualche assente e qualche disperso, di cui si sono perse le tracce. Dulcis in fundo, tranne una pacifista storica e un pacifista che vuole sciogliere la Nato, tutti hanno approvato l’intero documento. Se questo è un partito…

Michele Magno

Leave a comment

Your email address will not be published.