Un’alluvione ha colpito Emilia Romagna e Marche: oltre mille cittadini evacuati e due dispersi

Una violenta alluvione ha colpito l’Emilia Romagna nelle scorse ore, costringendo un migliaio di cittadini (per ora 800 nel ravennate e quasi 200 nel bolognese) a evacuare e trascorrere la notte in centri di accoglienza di fortuna, scuole e centri sportivi. Si contano anche due dispersi a Bagnacavallo, nel ravennate, per il crollo di un tetto dove si erano rifugiati dopo la rottura dell’argine del fiume Lamone.

Irene Priolo, presidente ad interim della regione, ha invitato a limitare gli spostamenti, sottolineando come l’evento non sia paragonabile alle ondate di piena del 16 e 17 maggio 2023: “E’ un evento molto significativo ma non sono stati colpiti grandi centri urbani: l’anno scorso avevamo avuto l’interessamento di Cesena, del centro di Forlì, di una parte molto importante di Faenza, in questo caso gli interventi che abbiamo fatto hanno retto”. Complessivamente, sono state sospese la circolazione di cinque linee ferroviarie in tutta la regione, senza la possibilità di attivare servizi di autobus sostitutivi per via delle strade ancora allagate e impraticabili.

Nella giornata di oggi le scuole rimarranno chiuse nelle province di Ravenna, Forlì, Cesena e Rimini in cui l’allerta, inizialmente arancione, è stata innalzata a rossa fino alla mezzanotte di giovedì. A Bologna “l’attività didattica sarà sospesa, in via precauzionale, nelle scuole del territorio (comprese relative palestre scolastiche) a eccezione di nidi, scuole dell’infanzia e primarie per cui, al momento, non si prevede la chiusura” si legge in una nota del Comune, in cui si invitano aziende e gli enti del territorio di favorire l’utilizzo dello smart working per tutta la giornata.

L’alluvione in provincia di Ravenna

In provincia di Ravenna “si è verificata una rottura dell’argine del Senio a Cotignola che potrebbe comportare problemi in particolare nelle zone di Lugo Sud e Lugo Est”, avvertono dal Comune di Lugo su Facebook alle ore 6 del mattino, invitando i cittadini in via precauzionale a “salire ai piani alti con acqua, cibo, medicinali, beni di prima necessità, cellulare e caricabatterie”.

Poco distanti, le acque dei fiumi Marzeno e Lamone sono tracimate a monte di Faenza, dove però “gli argini hanno tenuto e non è esondato” senza alcun coinvolgimento del centro storico, segnala il sindaco della città Massimo Isola a Sky Tg 24. Solo un quartiere è stato coinvolto, ha detto Isola, e sono state evacuate una decina di persone. Il Comune ha scelto di organizzare una distribuzione dei pasti caldi alle persone isolate dentro casa, impossibilitate a muoversi per via dell’acqua in strada, oltre alla possibilità di chiamare un numero telefonico ad hoc per “lo svuotamento di cantine e locali privati da acqua e fango”.

La situazione è complessa a Traversara di Bagnacavallo, in cui una nuova esondazione del fiume Lamone ha provocato allagamenti a valle, verso Villanova e Gloria. “Il capo della Protezione Civile Ciciliano mi fa sapere che risultano due dispersi a Bagnacavallo per il crollo di un tetto dove si erano rifugiati” afferma il viceministro dei Trasporti, Galeazzo Bignami, durante la conferenza stampa a palazzo Chigi.

L’alluvione a Bologna

A Bologna si registrano alcune criticità nella zona collinare, a causa della “vegetazione appesantita dalle precipitazioni e fortemente piegata sulle strade che può ostacolare la viabilità” spiega il sindaco Matteo Lepore. Nonostante ciò, il maltempo ha causato decine di frane che hanno interessato le strade della provincia, come la Montanara, da Casalfiumanese a Moraduccio, la provinciale Bordona, la via Maddalena, la provinciale Sillaro e la provinciale Sassonero.

L’alluvione a Modena

Spostandoci su Modena, durante la notte il livello dei fiumi Secchia e Panaro è cresciuto fino a superare la soglia precauzionale “arancione”, causando la chiusura al traffico del Ponte Alto sul Secchia e del ponte dell’Uccellino, tra Modena e Soliera, insieme ad altre diramazioni vicine a corsi d’acqua.

L’alluvione in provincia di Rimini

Forti disagi anche nel Riminese, dove le precipitazioni hanno allagato diverse strade anche a causa del difficile deflusso dai tombini. Circa cinquanta persone hanno contattato i Vigili del Fuoco per svuotare garage, scantinati e case allagati, impiegando l’intervento di ben quattro squadre. Nel frattempo il fiume Marecchia ritorna alla zona di allerta arancione, dopo aver raggiunto quella rossa durante la notte, mentre le spiagge e gli storici lidi riminesi vengono sommersi dall’acqua.

I disagi provocati dalle forti piogge hanno mobilitato i tecnici comunali, provinciali e di Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po) e almeno 500 volontari della Protezione civile e, nel presidio della viabilità, gli operatori della Polizia locale.

L’alluvione a Forlì-Cesena

Le piogge incessanti spaventano la provincia di Forlì-Cesena, dove prosegue l’impegno dei vigili del fuoco, che nelle scorse sono intervenuti per oltre 80 volte. Nel dettaglio, i residenti di alcune abitazioni coinvolte da frane lungo la zona di Rocca San Casciano sono stati evacuati grazie a un elicottero Drago. In attesa del passaggio della piena del fiume Montone, il Comune di Forlì esorta in via precauzionale il trasferimento della popolazione ai piani più alti delle loro abitazioni. “Se questo non è possibile, evacuate ora recandovi presso amici o parenti o presso il Palazzo di Vetro della Fiera di Forlì in via Punta di Ferro n.2/a” si legge in una nota, “si chiede a tutti la massima attenzione e la collaborazione anche condividendo l’informazione con quante più persone possibili”.

La Fiom-Cgil della provincia chiede alle aziende metalmeccaniche “di aprire la Cassa Integrazione per eventi atmosferici, per mettere in sicurezza tutte le lavoratrici ed i lavoratori che si devono spostare per andare o tornare dagli stabilimenti di lavoro.” Nel caso in cui ciò non avvenga, prosegue il sindacato, “per tutelare la salute e la sicurezza di lavoratrici e lavoratori, la Fiom-Cgil di Forlì Cesena proclama 8 ore di sciopero a copertura delle assenze delle lavoratrici e dei lavoratori per la giornata di giovedì e per tutta la durata dell’allerta rossa“.

L’alluvione nelle Marche

Non va meglio nelle Marche, dove il maltempo ha causato 300 interventi di soccorso dei Vigili del fuoco nella giornata di ieri. Stanotte ad Ascoli Piceno, le squadre hanno prestato soccorso agli automobilisti bloccati dall’acqua e dal fango lungo la carreggiata della SP36, nella località di Ponterotto tra San Benedetto del Tronto e Acquaviva Picena.

Lo straripamento del torrente Aspio ha fatto allagare buona parte della zona sud di Ancora, causando la chiusura di diverse strade. Una conseguenza che isola diverse frazioni limitrofe e impedisce ai soccorsi di raggiungere i residenti in difficoltà.

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