Cantieri e ritardi, ecco le “romanelle” di Gualtieri per il Giubileo

Piazza dei Cinquecento, piazza San Giovanni e piazza Risorgimento. Tre cantieri simbolo dell’Anno santo che per dicembre saranno pronti solo a metà

Mancano 102 giorni, poco più di tre mesi, all’inizio del Giubileo. A che punto siamo? Il sindaco e commissario straordinario all’evento Roberto Gualtieri è fiducioso: “Non ci saranno ritardi”. Ma è davvero così? Di certo il sottovia di piazza Pia, il cantiere simbolo del Giubileo, che consentirà di pedonalizzare tutta l’area che da Castel Sant’Angelo porta a piazza San Pietro, sarà pronto entro il 24 dicembre, il giorno in cui inizierà l’Anno santo. D’altronde non fosse così ci troveremmo davanti a un fallimento epocale. Roba da dimissioni del sindaco e da teste saltate pure in Vaticano. E infatti per chiudere il cantiere in tempo sono stati rimossi, a velocità record e con costi lievitati di oltre 15 milioni, i ritrovamenti archeologici (si punta ad allestire una sorta di museo a cielo aperto dentro i giardini di Castel San’Angelo). Lo stato di avanzamento dei lavori è del 76 per cento. Il tempo stringe, ma dovrebbe comunque essere sufficiente a completare i lavori. Ci sono però almeno altri due cantieri non minori per importanza che per non terminare in ritardo resteranno incompleti. Parliamo di piazza dei Cinquecento e di piazza San Giovanni. Sul sito romasitrasforma.it – che meritoriamente elenca tutti i cantieri presenti in città con spiegazioni sui progetti, stato di avanzamento e previsione di fine lavori – si legge che per terminare la riqualificazione della piazza della stazione Termini bisognerà aspettare fino al quarto trimestre del 2026, un anno dopo la fine dell’Anno santo.

Eppure due giorni fa il sindaco Gualtieri, ha consegnato alla cabina di regia sul Giubileo di Palazzo Chigi, un file che elenca lo stato di avanzamento delle opere principali e promette la chiusura del cantiere a dicembre 2024. Com’è possibile? Come possono esserci due scadenze così diverse per lo stesso cantiere? Il diavolo è nei dettagli. I lavori per la riqualificazione sono cominciati nelle due parti laterali della piazza, ma non nella zona centrale, dove si trova l’accesso alla metropolitana. Non ci sarà tempo per avviare e concludere i lavori anche qui. La piazza non sarà completata in tempo per dicembre. Il cantiere sarà temporaneamente rimosso. Poi, nel 2026, a Giubileo concluso, i lavori ripartiranno.



A piazza San Giovanni i lavori sono cominciati ad aprile e si sono interrotti a causa di alcuni ritrovamenti archeologici a luglio. Anche in questo caso c’è una discrasia tra quanto riportato sul sito romasitrasforma.it e quanto invece riferito da Gualtieri . Sul sito si indica come data di fine lavori il “terzo trimestre 2025”. A Giubileo iniziato da oltre nove mesi. A Palazzo Chigi invece il sindaco ha garantito che sarà tutto pronto entro dicembre 2024. Lo stato di avanzamento dei lavori è fermo oggi al 15 per cento. Una cosa è certa, a dicembre il cantiere dovrà essere rimosso. Piazza San Giovanni non è un luogo secondario del Giubileo. Con San Pietro, San Paolo e Santa Maria Maggiore è una delle quattro basiliche papali provviste di porta santa. Il cuore del Giubileo. Uno dei quattro luoghi che verranno certamente visitati dai pellegrini. Insomma da queste parti non si può lasciare un cantiere aperto a Giubileo iniziato. Anche in questo caso il rischio è che se i lavori non saranno completati ci si troverà con un cantiere “romanella”. Chiuso alla bene e meglio entro il Giubileo per poi essere riaperto alla sua conclusione. O, in alternativa, a un progetto rivisto in scala minore.

Una cosa del genere d’altronde accadrà anche a piazza Risorgimento, proprio a un passo dal Vaticano. Il progetto giubilare prevede la riqualificazione e la parziale pedonalizzazione della piazza. Ma il cantiere è stato avviato solo in questi giorni. E così, come spiega la scheda tecnica reperibile su romasitrasforma.it, sarà diviso in due stralci: “La prima fase – si legge – ha l’obiettivo di rendere la piazza fruibile, anche mediante opere temporanee”. Finirà in tempo e consentirà, intanto, di riaprire la piazza per dicembre. Solo dopo, a Giubileo concluso, sarà realizzata la riqualificazione vera e propria.

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