A luglio cresce l’occupazione: +56 mila lavoratori. Scendono i disoccupati

Il rapporto dell’Istat sul mercato del lavoro nell’ultimo mese: cresce il numero di occupati per tutte le classi di età a eccezione dei giovani tra i 25 e i 34 anni. Scendono le persone che cercano lavoro, con-6,1 per cento che riguarda tutte le età

Nel mese di luglio in Italia è cresciuta l’occupazione del + 0,2 per cento, che in termini assoluti si traduce in +56 mila lavoratori in più. Lo rivela l’Istat, nel consueto report mensile sul mercato del lavoro del nostro paese. Secondo i dati pubblicati oggi 30 agosto, l’occupazione aumenta per le donne, gli autonomi e per tutte le classi d’età, a eccezione della fascia che va dai 25 ai 34 anni, dove si registra invece un calo. A scendere, invece, è anche l’occupazione tra i lavoratori dipendenti. Il tasso di occupazione, in totale, sale però al 62,3 per cento.

Confrontando l’ultimo trimestre (maggio-luglio) l’Istat osserva un aumento delle persone occupate rispetto al precedente (febbraio-aprile) di 0,3 per cento, pari a +83mila unità. Anche confrontandolo con lo stesso periodo dello scorso anno si registra un aumento: il numero di occupati a luglio 2024 supera quello di luglio 2023 del 2,1 per cento, pari a +490mila unità. L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età a eccezione dei ragazzi tra i 15 e i 24 anni. Il tasso di occupazione in un anno sale di 1,0 punti percentuali.

Collateralmente si riduce il numero di persone in cerca di lavoro: -6,1 per cento, pari a -107mila unità, che riguarda entrambe le componenti di genere e in tutte le classi d’età. Per questa ragione, quindi, il tasso di disoccupazione scende al 6,5 per cento, un calo di 0,4 punti, mentre quello giovanile al 20,8 per cento, registrando un calo di 0,6 punti percentuali.

Ad aumentare è però il numero di inattivi aumenta: +0,6 per cento, pari a +73mila unità tra gli uomini, le donne e le persone tra i 25 e i 49 anni. Diminuisce invece tra i giovani tra i 15 e i 24 anni e gli ultra cinquantenni. Il tasso di inattività sale al 33,3 per cento (+0,2 punti).

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