Il filosofo di fronte al mondo d’oggi

La recensione del libro di Gabriel Marcel edito da Morcelliana, 74 pp., 10 euro

Fin dagli albori della storia della filosofia occidentale, la questione sintetizzata dal titolo di quest’opera è stata al centro delle riflessioni di numerosi pensatori. Qual è e quale deve essere il rapporto tra il filosofo e la realtà che gli sta davanti? Ha egli un compito da svolgere all’interno della società? L’agile saggio del parigino Gabriel Marcel, vissuto fra il 1889 e il 1973, ci offre una risposta a tali non facili domande. Convertitosi al cattolicesimo a quarant’anni, Marcel partecipò attivamente alla vita culturale francese, mostrando una notevole varietà di interessi che lo portarono a occuparsi, oltre che di filosofia, anche di drammaturgia e di critica teatrale. Quando nel 1951 pubblica questo scritto, Marcel ha dinanzi agli occhi lo scenario di un’umanità che, dopo Hiroshima e Nagasaki, è consapevole della possibilità della propria autodistruzione e, come afferma nell’ottima Introduzione Giovanni Scarafile, “in questo scenario rivendica un ruolo attivo e critico del pensiero filosofico. Egli non si limita soltanto a una diagnosi delle cause della crisi, ma si propone di stimolare una riflessione sugli strumenti metodologici e operativi perché essa possa essere superata”. Dunque, per il pensatore transalpino la filosofia è tutt’altro che inutile: essa non deve rinchiudersi e isolarsi nella torre d’avorio della speculazione pura, ma piuttosto accettare di confrontarsi con le questioni e i drammi concreti che l’uomo incontra quotidianamente. A tale atteggiamento è tuttavia connesso un rischio che Marcel mette adeguatamente in luce, quello che il filosofo vada alla ricerca del facile consenso se non, addirittura, dell’adulazione. Si tratta, pertanto, di trovare un giusto equilibrio tra impegno attivo e libertà dai condizionamenti, tra elaborazione teorica e vita pratica. Marcel denuncia poi un’altra tentazione a cui la filosofia spesso cede, “quella di prendere posizioni teoriche piuttosto che concrete, basandosi talvolta sulle adesioni a manifesti più che su una conoscenza approfondita dei fatti, una pratica che si traduce in realtà in un’ignoranza mascherata”. Non sembra difficile cogliere l’attualità di queste parole marceliane: d’altro canto, come sottolinea con forza il curatore, il saggio di Marcel si fa apprezzare per la vicinanza ai problemi che ancora oggi stanno di fronte a chi fa esercizio della filosofia con serietà e responsabilità, ritenendo che ciò rappresenti una vera e propria vocazione, molto significativa e appassionante.




Gabriel Marcel

Il filosofo di fronte al mondo d’oggi


Morcelliana, 74 pp., 10 euro

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