Crescita, innovazione, formazione e campo largo modello Starmer. Parla il sindaco di Potenza

“Il premier inglese ha lavorato per costruire una coalizione ampia, capace di attrarre diverse forze politiche e sociali”, dice Vincenzo Telesca. “Questo approccio potrebbe essere utile anche a noi. Potenza su questo fronte ha dimostrato che quando si sta insieme si vince”

Eletto a fine giugno sindaco di Potenza con il 65 per cento dei consensi, dopo una campagna elettorale che ha visto il centrosinistra diviso al primo turno e poi compatto, Vincenzo Telesca comincia il suo mandato in un momento di ripresa dell’opposizione. “Ora o mai più”, era lo slogan del neo sindaco, a cui chiediamo quale possa essere un’agenda “ora o mai più” per Pd e alleati. “Il centrosinistra”, dice Telesca, “ha l’opportunità di rafforzare la propria posizione e dimostrare di essere una forza politica capace di rispondere alle esigenze dei cittadini. Come sindaco, se pur insediato da poco, vedo quotidianamente le sfide che le nostre comunità affrontano, e credo che un’agenda essenziale per l’opposizione debba concentrarsi su alcuni temi chiave. Innanzitutto, la ripresa economica e sociale: dobbiamo sostenere le piccole e medie imprese, cuore pulsante delle nostre città, e promuovere il commercio locale. Questo non solo stimolerà l’economia, ma creerà anche posti di lavoro e rafforzerà il tessuto sociale. La sostenibilità ambientale è un altro tema urgente”, dice Telesca, da affrontare con “politiche che promuovano la mobilità sostenibile, la gestione efficiente dei rifiuti e l’uso di energie rinnovabili”.

In cima all’agenda metterebbe anche, il neosindaco, “l’inclusione sociale: dobbiamo garantire che nessuno venga lasciato indietro”. Infine, “l’innovazione e la digitalizzazione. Investire in nuove tecnologie e migliorare i servizi pubblici renderà le nostre città più competitive e attrattive per nuovi investimenti”. Il Pnrr ha offerto nuovi orizzonti, poi sono arrivati i tagli ai Comuni. “Il Pnrr”, dice Telesca, “rappresenta un’opportunità straordinaria per rilanciare il nostro paese, ma i tagli hanno creato nuove sfide. Per andare avanti, è essenziale adottare un approccio pragmatico e collaborativo. In primo luogo, dobbiamo ottimizzare l’uso delle risorse disponibili, e concentrare gli sforzi su progetti che abbiano un impatto significativo e duraturo sulla comunità. E la collaborazione interistituzionale è cruciale”. E poi, dice il sindaco, “è importante è la partecipazione dei cittadini: coinvolgere la comunità nella definizione delle priorità e nella realizzazione dei progetti assicura che le risorse siano utilizzate in modo trasparente e rispondano alle reali esigenze della popolazione”.

I temi della crescita e dell’innovazione, anche legati al Pnrr, vengono però a volte messi in secondo piano nella narrazione del centrosinistra. “Io credo fermamente che debbano essere al centro della nostra agenda politica”, dice Telesca: “La crescita economica deve essere sostenibile e inclusiva, e l’innovazione è la chiave per raggiungere l’obiettivo. Dobbiamo insistere con il governo affinché aumenti gli investimenti in ricerca e sviluppo. Questo include il sostegno alle start-up, la promozione delle tecnologie green e la digitalizzazione dei servizi pubblici, la formazione continua e l’acquisizione di nuove competenze. Infine, dobbiamo promuovere politiche che favoriscano lo sviluppo di settori innovativi e sostenibili. La transizione ecologica e l’economia circolare sono opportunità straordinarie per creare nuovi posti di lavoro e rendere le nostre città più resilienti e competitive”.

Torniamo al campo largo del centrosinistra, modello Starmer o modello francese? “Credo che il modello di Keir Starmer nel Regno Unito possa offrire spunti interessanti per il centrosinistra italiano”, dice Telesca. “Starmer ha lavorato per costruire una coalizione ampia e inclusiva, capace di attrarre diverse forze politiche e sociali. Questo approccio potrebbe essere molto utile anche nel nostro contesto, favorendo la collaborazione tra il Pd, il M5s e le forze centriste. Potenza su questo fronte ha dimostrato che, quando si sta insieme condividendo politiche e visioni, si vince. Ricordo che solo un mese prima il centrodestra a Potenza aveva preso il 60 per cento dei voti. Con la nostra proposta unitaria, riformista e progressista, al ballottaggio abbiamo preso il 65. È fondamentale, quindi, costruire una coalizione ‘per’ piuttosto che ‘contro’, concentrarci su ciò che vogliamo realizzare per il paese”.

Ci sono temi su cui si può lavorare con il governo?”. “Nonostante le differenze politiche”, dice il sindaco, “credo che ci siano diversi temi su cui possiamo collaborare per il bene del paese. La transizione ecologica, come dicevo, è uno di questi, come la riforma della PA e le politiche sociali. In conclusione, penso che la collaborazione e il dialogo siano fondamentali per affrontare le sfide che abbiamo di fronte”.

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  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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