Gli accordi locali di Sanchez con gli indipendentisti mettono a rischio il suo governo

Una modifica al sistema fiscale della Catalogna, per essere approvato, ha bisogno di una modifica della legge nazionale della Generalitat: il premier spagnolo è soddisfatto per l’intesa raggiunta, ma dal suo partito giudicano inammissibile quest’iniziativa

Il partito socialista catalano, sezione locale del Psoe, e la sinistra repubblicana catalana (Erc) hanno stipulato un’intesa per l’elezione del socialista Salvador Illa alla presidenza della Generalitat; intesa che prevede una modifica radicale del sistema fiscale e la cessione da parte dello stato spagnolo alla Catalogna dell’esazione, controllo e utilizzo di tutte le entrate fiscali, a eccezione solo di quelle comunali. Questo richiede una modifica della legge nazionale, il che a sua volta richiede una maggioranza che raramente il governo di Sanchez riesce a ottenere.

Sulla proposta di accordo deve esprimersi ancora la base di Erc e non è certo che questo sia un passaggio indolore, sia per le divergenze emerse nello stesso gruppo dirigente, sia per la pressione esterna dell’altra formazione indipendentista, Junts di Carles Puidegemont, che sarebbe esclusa dall’accordo e dal governo catalano nonostante sia la formazione catalanista che ha ottenuto più consensi nelle ultime elezioni catalane. Anche nel Psoe emergono tensioni, mentre il premier Sanchez esprime soddisfazione, i leader del suo stesso partito della Castiglia-La Mancha e dell’Aragona giudicano inammissibile la concessione dell’autonomia fiscale alla Catalogna.

Sarà decisiva la scelta che farà Puidgemont, che finora non ha votato il bilancio spagnolo e che difficilmente tollererà che la Catalogna venga governata da una coalizione che lo esclude. L’obiettivo di Junts era l’amnistia per la proclamazione unilaterale dell’indipendenza catalana, per trasformare questa concessione in una sostanziale accettazione di quella proclamazione, cioè dell’indipendenza che resta il suo obiettivo. Ora che l’amnistia è diventata legge, anche se ci sono settori della magistratura che rifiutano di applicarla perché la ritengono incostituzionale, Puidgemont non ha ragione per sostenere il governo Sanchez a meno che non faccia altri passi verso la concessione dell’indipendenza. L’insieme di queste questioni fa si che c’è il rischio che dare un governo socialista alla Catalogna finisca col mettere in forse quello socialista livello nazionale.

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