Mons. Viganò è stato scomunicato per “il delitto di scisma”

Arriva l’attesa sentenza del Vaticano, emessa per le “affermazioni pubbliche” dell’ex ambasciatore della Santa Sede negli Stati Uniti, “dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice”

Il Vaticano ha scomunicato monsignor Carlo Maria Viganò, arcivescovo di Ulpiano ed ex ambasciatore della Santa Sede negli Stati Uniti.

In un comunicato, il Dicastero per la Dottrina della Fede annuncia che la scomunica latae sententiae è stata dichiarata per “il delitto di scisma”. Il comunicato sottolinea che la sentenza è stata emessa dopo “le sue affermazioni pubbliche dalle quali risulta il rifiuto di riconoscere e sottomettersi al Sommo Pontefice, della comunione con i membri della Chiesa a lui soggetti e della legittimità e dell’autorità magisteriale del Concilio Ecumenico Vaticano II”.

La rimozione della censura in questi casi è riservata alla Sede Apostolica. Significa che solo il Papa gli potrà togliere la scomunica.

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