Colpire l’autonomia per affossare il premierato. Schlein lancia la nuova estate militante

La strategia della segretaria per unire le opposizioni passa dalla lotta contro le riforme del governo, insieme ai due temi bandiera fissati da mesi: salario minimo e Sanità. Durante la direzione la leader dem chiede anche un applauso per Mattarella

D’altronde se la direzione inizia in ritardo è proprio per questo. “Scusate, ma ero con le altre forze politiche e sociali, abbiamo appena firmato il quesito in Cassazione per il referendum contro l’autonomia differenziata. E’ una prima buona notizia di questa giornata”. Elly Schlein dà la carica. In direzione nazionale al Nazareno la segretaria apre la mobilitazione per l’”estate militante” second edition e traccia la strategia del Pd per i prossimi mesi in cinque punti: il referendum sull’autonomia, il salario minimo, la sanità pubblica, l’attraversamento e l’ascolto delle aree interne, il tesseramento.

L’autonomia per la segretaria però è la chiave di volta: “Dobbiamo raccogliere le firme perché le riforme delle destre, autonomia e premierato, sono collegate da un cinico baratto interno alla maggioranza, se ne fermiamo una, affossiamo anche l’altra”. E proprio sull’altra riforma, quella del premierato, Schlein ha chiamato “un caloroso applauso” per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (l’altro applaudito durante la direzione è stato Enrico Berlinguer, quando si è parlato di tesseramento).

La relazione della segretaria, come da tradizione della sinistra, si era aperta parlando prima della politica internazionale. E dunque ovviamente delle elezioni in Francia, “un grande in bocca a lupo agli amici del Fronte popolare per domenica” e Regno Unito “un grande abbraccio a Keir Starmer e a tutto il Labour per lo straordinario successo è un augurio di buon lavoro“. Con la consapevolezza – citiamo Schlein – dell’ assottigliarsi della barriera che divide la politica nazionale da quella internazionale, l’Interdipendenza che ormai c’è”. Un gancio che consentito a Schlein di collegare a questo scenario il suo di successo: quello del Pd alle europee e alle amministrative. Subito dopo la segretaria è passata a tracciare la strategia del partito, come dicevamo tanto semplice quanto chiara: unire le opposizioni combattendo le riforme del governo. Accanto a questo la segretaria ha rilanciato le due battaglie bandiera che uniscono il Pd alle altre forze di opposizione: salario minimo e sanità. Sulla prima continuerà – in parallelo a quella per il referendum sull’autonomia – la raccolta firme. “Vi chiedo di mettere accanto alle firme per il referendum anche quelle per questa legge di civiltà”. In Italia comunque non si farà come in Francia: nessuna unione solo contro le destre. “Da noi – ha detto la segretaria – non si tratta di erigere insieme un episodico muro contro la destra, il lavoro di tessitura dell’alternativa va fatto sui per molto prima che sui contro. Non si parte da formule astratte ma da temi concreti”. E per questo Schlein dice alle altre forze dell’opposizione “vediamoci più spesso, facciamo lavorare insieme la nostra gente, mischiamoci su battaglie comuni”. L’obiettivo d’altronde è “offrire un’alternativa al paese”.

Schlein ha chiesto ai suoi anche una svolta di dinamismo “per aprire sempre di più il partito” e per “cercare di recuperare chi non vota. Per questo ha detto: “Vi chiedo di battere il ferro finchè è caldo, di battere i territori, di non fermarci e di stare tra le persone”. L’esempio lo daranno lei è gli altri esponenti della segreteria: “Annuncio che faremo un viaggio nel luogo del non voto. Ci impegniamo ad andare nei comuni dove la partecipazione è più bassa. Andremo per capire il ‘perché’ e a raccontare un ‘però'”.

Schlein ovviamente non ha risparmiato anche attacchi alla maggioranza. Dal caso Fanpage “Su cui trovo insufficienti le parole della presidente del Consiglio che dovrebbe ringraziare e cacciare tutte quelle persone e invece ha colto l’occasione per l’ennesimo attacco alla liberta’ di stampa” alla vicenda Toti “Si deve dimettere, è assurdo che non lo abbia ancora fatto, non può tenere bloccata l’intera regione”. Poi, ha annunciato un maggiore impegno per il finanziamento della legge contro il Caporalato dopo la morte di Satnam Singh e la presentazione di una legge per il superamento della Bossi-Fini: “Arriverà a breve ci lavorano Majorino e Delrio”.

Confermando la vocazione emiliana del partito a guida Schlein-Bonaccini, la segreteria ha poi annunciato che la festa dell’Unità nazionale si terrà a settembre a Reggio Emilia. La direzione si è chiusa citando Tina Anselmi, “la politica – ha detto Schlein citandola – è organizzare la speranza”.

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