Il Movimento 5 Stelle passa l’esame della Sinistra europea

Il Movimento 5 stelle passa l’esame del gruppo The Left e la creatura politica di Beppe Grillo, fondata sul precetto che “destra e sinistra sono morte", entra ufficialmente a far parte del gruppo La Sinistra al Parlamento europeo. La decisione del bureau delle sinistre Ue arriva dopo un interrogatorio di circa due ore in cui la delegazione pentastellata, guidata da Pasquale Tridico, ha sfoggiato le sue credenziali progressiste e fugato i dubbi sul suo passato burrascoso, tra intese con populisti euroscettici e alleanze con i sovranisti della Lega.

 

A torchiare gli eurodeputati pentastellati ci hanno pensato soprattutto i "compagni" spagnoli e portoghesi con una serie di domande sul governo Conte I e sulla scelta di allearsi con Salvini. Richiesta una spiegazione anche sul sostegno ai decreti sicurezza, scatenando la guerra contro i cosiddetti “taxi del mare,” le barche delle Ong difese invece a spada tratta dagli attivisti della sinistra Ue. Dalla rappresentante della sinistra tedesca è arrivata anche una richiesta di chiarimento sul trattamento riservato allora alla "capitana" Carola Rackete, oggi eurodeputata proprio del gruppo The Left.

Tridico ha ribattuto punto per punto, spiegando il “lungo processo di trasformazione del M5S in una forza progressista” e sottolineando le battaglie sociali, sfoderando con orgoglio la sua arma segreta: il reddito di cittadinanza. Più debole invece la linea difensiva sulla questione ucraina, dove, incalzato dall’eurodeputata finlandese Silvia Modig sulla “necessità di mantenere la linea dura con Putin,” il professore calabrese si è giocato un “è una questione a cui tengo molto, mia moglie è ucraina,” racconta chi era in sala.

Esame superato, ma gli eurodeputati delle sinistre chiedono un periodo di prova di sei mesi per essere sicuri che i Cinque stelle non abbiano in serbo altre giravolte. Quello che preoccupa di più è la compattezza sul voto contrario a von der Leyen e i timori di qualche trattativa segreta dell’ultimo minuto. Ma la definizione “periodo di prova” è indigesta per gli uomini di Conte, che lottano fino all’ultimo centimetro dietro le quinte del loro primo comunicato congiunto e ottengono la fumosa formulazione “periodo con status di osservatori reciproci.”

È la prima battaglia di una lunga serie: il Movimento 5 Stelle entra infatti in The Left con otto eurodeputati, che sommati ai due di Sinistra Italiana rendono l’Italia l’azionista di maggioranza del gruppo della Sinistra Ue. Teoria che si affretta a smentire la capogruppo francese: “Nel nostro gruppo le delegazioni contano separatamente. Il Movimento 5 Stelle e Sinistra Italiana saranno due delegazioni differenti e quindi la delegazione della France Insoumise rimarrà la delegazione più numerosa”, piccole scintille di una nuova coabitazione tutta da sperimentare.

Festeggiano a fine giornata gli eurodeputati M5S e c’è chi scherza: “Tocca comprare una kefiah ora.” Sornioni invece i funzionari di Sinistra Italiana, mandati da Fratoianni a Bruxelles ad accertarsi che tutto andasse per il verso giusto. “È un mattone in più per il campo largo”, spiega uno di loro commentando questo test di convergenze per alleanze stabili da riportare in Italia.

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