L’Italia deve ringraziare di aver perso 1-0 e di non averne presi 5

Povera Inghilterra a Euro 2024. Il ct Gareth Southgate è diventato la controfigura british di Max Allegri

Finalmente dopo diritti gay, sessismo e razzismo contro i neri è arrivato un altro grande classico degli Europei: la sublimazione della guerra civile balcanica con altri mezzi. La Uefa ha avviato un’indagine sui tifosi della Croazia e dell’Albania per i cori anti-serbi durante la partita in cui le due Nazionali si sono scontrate. I serbi avevano minacciato di ritirarsi dall’Europeo se non fossero stati presi provvedimenti, poi devono essersi resi conto che tanto a breve usciranno lo stesso.

Vedo invece che non avete imparato la lezione spagnola, amici. Dopo giorni di “la Spagna si batte così” andati a infrangersi su una prova più imbarazzante di quella dell’Inghilterra ecco subito i vari “basta un pareggio con la Croazia” che portano più sfiga delle previsioni dell’intelligenza artificiale.

A proposito di Italia-Spagna, voglio parafrasare una citazione fake di Sant’Agostino: non piangete per avere perso 1-0, ringraziate per non averne presi 5. Povero Calafiori, passato da nuovo Nesta a solito Adani nel giro di due partite. Capisco che dietro all’esaltazione del difensore del Bologna ci siano anche ragioni di mercato, ma dopo una buona prova contro l’Albania aspetterei a dare patenti di fenomeno. E calma anche con le crocifissioni, Spalletti non era un genio prima e non è uno sprovveduto adesso (anche se dopo aver letto che ieri in allenamento si è messo a “spiegare nuovi movimenti ai giocatori” azzurri qualche dubbio mi è venuto). E piano anche a non esaltare troppo il moderno giochismo votato all’attacco (che esce chiaramente come predominante da queste prime partite) come se fosse il solo calcio oggi possibile: il vostro Carletto Ancelotti insegna che difesa e ripartenza è ancora un’ottima strategia.

Lo sanno i giocatori del Presidente Shevchenko, che ieri hanno vinto togliendo il problema del giorno ai titolisti che si possono buttare sulla pigra banalità della “resistenza ucraina”. Lo so, parlo d’altro per non parlare di noi, della tristezza che abbiamo fatto contro la Danimarca e dell’incredibile involuzione di Southgate diventato la controfigura british di Massimiliano Allegri. Avremo tempo di rifarci, a questo Europeo tra un po’ vengono ripescate pure le Nazionali eliminate dai gironi di qualificazione: Euro 2024 è un torneo-maiale, non si butta via niente. La domanda che gira dalle nostre parti è: come è possibile che undici giocatori che nelle loro squadre quest’anno hanno vinto tutto sembrino dei passerotti impauriti una volta messi insieme? “Possono undici inglesi stare sullo stesso campo senza sembrare confusi?”, si chiedeva ieri il Guardian. La risposta, al momento, è no. Ma la storia degli Europei è fatta di squadre che hanno vinto dopo essere partite malissimo. E a noi non resta che aggrapparci alla statistica (e alla bionda gelata) per restare ottimisti. E vincere l’Europeo, of course.

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