I dubbi del Quirinale sugli indennizzi per i balneari. Ma la Lega: “Andiamo avanti”

Il Colle ha espresso perplessità sull’emendamento al decreto coesione presentato dal Carroccio, che chiede indennizzi per i concessionari uscenti. Sarebbero misure non coerenti con l’oggetto della misura. Il capogruppo Romeo: “Non ritireremo nulla”

C’entrando ben poco con l’oggetto della norma, il decreto coesione, dal Quirinale hanno fatto filtrare più di un dubbio sugli emendamenti presentati dalla Lega allo stesso decreto. Ovvero quelli che puntano a introdurre un meccanismo di indennizzi per gli operatori che perdano le concessioni balneari. Se lo sono detti ieri i parlamentari di maggioranza in una riunione con gli esponenti del governo, convocata per fare il punto della situazione. Un modo per dare continuità alla volontà di rivedere il sistema, come s’era capito con la convocazione del tavolo per il demanio marittimo, previsto per la sera del 12 giugno e poi però cancellato a data da destinarsi.

Secondo chi ha partecipato all’incontro di ieri, insomma, la preoccupazione del Colle è che si intervenga su una materia così spinosa nel modo meno organico possibile, attraverso una decretazione che tocca tutt’altro. E’ un rilievo di forma, che si somma ai numerosi dubbi di sostanza già espressi dall’inizio della legislatura. Eppure dalle parti di via Bellerio non pare abbiano granché dato seguito all’apprensione. “Non ritireremo nulla”, ha già fatto sapere a Mondo Balneare il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo.

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