Pitruzzella: “L’innovazione non si può regolamentare in anticipo”

“Come si fa innovazione?”. È questa la domanda con cui Giovanni Pitruzzella, giudice della Corte Costituzionale, ha aperto il suo intervento alla Festa dell’Innovazione in corso a Venezia. Prima della pandemia eravamo abituati a pensare che economia e politica fossero due ambiti diversi. Poi, anche con la guerra in Ucraina, tutto questo è cambiato. C’è stato il ritorno della geopolitica”, ha analizzato Pitruzzella. “Dopo la pandemia ci siamo resi conto che le catene globali del valore posso subire degli choc e si interrompono. Oggi il contesto è cambiato: al primo posto, anche della proposta dell’Unione europea, ci sono due cose: la sicurezza economica ma anche la Difesa, per questo, visto che l’esercito europeo è utopia, ci vuole almeno un’industria della difesa comune”.

Secondo Pitruzzella, il “cambiamento l’ha messo in evidenza Mario Draghi. Bisogna mettere al centro la competitività dell’Europa. Occorre che l’Europa si rapporti con gli altri, dagli Stati Uniti alla Cina. È un cambiamento che richiede un nuovo ruolo dell’Europa”. E a proposito di innovazione, Pitruzzella è tornato a vestire i panni di giudice costituzionale, parlando della sentenza n.36 del 2024, che stabilisce che “al cuore del processo competitivo e al cuore della libertà d’iniziativa economica, garantita dall’articolo 41 della Costituzione, ci sta l’innovazione. E una regolamentazione pubblica ci sta non ex ante, come avviene oggi con l’intelligenza artificiale. Prima avviene l’innovazione, l’iniziativa economica, poi a posteriori si può intervenire con delle regole sulle esternalità negative“.

L’ultimo punto toccato dal giudice costituzionale è stato quello delle risorse finanziarie. “Come ha spiegato anche il sindaco di Venezia Brugnaro, è necessario mobilitare risorse private, ma abbiamo bisogno di un mercato dei capitali a livello europeo. L’uso di risorse pubbliche? A livello europeo c’è stato un allentamento sulla disciplina degli aiuti di stato. Ma uno stato come il nostro che ha pochi soldi come fa sostenere le sue aziende? Ecco allora che si pone il tema degli investimenti comuni a livello europeo”.

Di più su questi argomenti:

Leave a comment

Your email address will not be published.