I partiti alla corsa pre-voto, tra un match Pd-Avs (con Marino) e Vannacci in piazza

Il conto alla rovescia è cominciato e i partiti, dopo la 2 giorni di grandi comizi conclusivi (Giorgia Meloni in Piazza del Popolo ed Elly Schlein a Testaccio), sono nel pieno del rush finale. Rush che ieri sera si è espresso in una sfida a distanza tutta interna al centrosinistra. Tra Pd e Avs, intanto: l’ex governatore dem Nicola Zingaretti, infatti, teneva il comizio finale in Piazza Re di Roma, con il sindaco Roberto Gualtieri e i segretari locali Enzo Foschi e Daniele Leodori, mentre il candidato di punta di Avs, l’ex sindaco Ignazio Marino, parlava in quel di Albano, comune che non vede di buon occhio il termovalorizzatore voluto dal sindaco.

Oltre a Marino, sul territorio i rossoverdi puntano su Marilena Grassadonia, già delegata di Gualtieri per i diritti Lgbtqia+, sullo scrittore Christian Raimo e sull’ex vicepresidente del Lazio ed eurodeputato uscente Massimiliano Smeriglio. Nello stesso giorno, però, il leader M5S Giuseppe Conte dava appuntamento ai sostenitori al teatro Brancaccio, anche per dare man forte alla candidata allenatrice Carolina Morace. Tra i nomi m5s considerati forti, spiccano a Roma anche quelli dell’ex eurodeputato Dario Tamburrano e dell’ex capogruppo in Campidoglio Giuliano Pacetti. Intanto la sfida interna al centrosinistra, dove tra i dem a Roma si punta anche sui sindaci uscenti di Firenze e Pesaro Dario Nardella e Matteo Ricci, e sull’eurodeputata uscente Camilla Laureti, continua con la chiusura, in piazza di Pietra, della campagna per la lista Stati Uniti d’Europa. Oltre che su Bonino e Renzi, si giocano molte carte sui nomi dell’avvocato Giandomenico Caiazza e della consigliera regionale Marietta Tidei.

Azione guarda con speranza invece, tra gli altri, all’ex assessore alla Sanità di Zingaretti Alessio D’Amato e al generale Vincenzo Camporini. Sempre oggi, ma a destra, va in scena, in piazza Santi Apostoli, il comizio del generale Roberto Vannacci con il leader della Lega Matteo Salvini (Vannacci, con il senatore no euro Claudio Borghi e con l’europarlamentare uscente Susanna Ceccardi, è considerato tra i nomi che potrebbero sbancare, pur con una Lega in calo). Forza Italia-Noi Moderati, con il ministro Antonio Tajani capolista, punta sugli uscenti Salvatore De Meo e Alessandra Mussolini, e sull’ex governatrice del Lazio Renata Polverini. E Fratelli d’Italia? A parte l’ecumenico “vota Giorgia”, si converge su Nicola Procaccini e su Carla Cappiello, con l’umbro Marco Squarta come terzo nome.

  • Marianna Rizzini
  • Marianna Rizzini è nata e cresciuta a Roma, tra il liceo Visconti e l’Università La Sapienza, assorbendo forse i tic di entrambi gli ambienti, ma più del Visconti che della Sapienza. Per fortuna l’hanno spedita per tempo a Milano, anche se poi è tornata indietro. Lavora al Foglio dai primi anni del Millennio e scrive per lo più ritratti di personaggi politici o articoli su sinistre sinistrate, Cinque Stelle e populisti del web, ma può capitare la paginata che non ti aspetti (strani individui, perfetti sconosciuti, storie improbabili, robot, film, cartoni animati). E’ nata in una famiglia pazza, ma con il senno di poi neanche tanto. Vive a Trastevere, è mamma di Tea, esce volentieri, non è un asso dei fornelli.

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