Panetta ricorda l’importanza dell’Unione bancaria (e della ratifica del Mes)

Secondo il governatore della Banca d’Italia all’Unione europea mancano “una politica di bilancio comune e un mercato dei capitali integrato”

Nelle “considerazioni finali” Fabio Panetta si è soffermato a lungo sul completamento dell’architettura economica europea, le cui carenze si sono manifestate nelle ripetute crisi degli ultimi quindici anni. Mancano due elementi essenziali – ha detto il governatore della Banca d’Italia – “una politica di bilancio comune e un mercato dei capitali integrato”. Su questo secondo aspetto, Panetta ha evidenziato che il progetto di Unione del mercato dei capitali, varie volte riproposto nell’ultimo decennio, sarebbe fondamentale per mobilitare il risparmio domestico e attrarre quello estero, offrendo migliori rendimenti e opportunità a famiglie e imprese.

I due problemi fondamentali da risolvere sono la creazione di un “titolo pubblico europeo privo di rischio”, che ha un primo nucleo nel Next Generation Eu, e il completamento dell’Unione bancaria. Su questo fronte ci sono stati progressi come l’istituzione del Meccanismo di vigilanza unico e del Meccanismo di risoluzione unico, ma mancano ancora dei pilastri come un Fondo di garanzia dei depositi e il completamento del sistema di gestione delle crisi bancarie.

Il governatore della Banca d’Italia non lo ha detto esplicitamente, ma su questo punto a bloccare i progressi è proprio l’Italia che – unico tra i 20 membri dell’Eurozona – non ha ratificato la riforma del Mes, che introduce il cosiddetto backstop al Fondo di risoluzione unico: un pezzo importante dell’Unione bancaria. E’ chiaro che è tutto fermo anche per altri motivi: la Germania da anni si oppone a passi in avanti sull’Unione bancaria, ad esempio sulla garanzia dei depositi (Edis). Ma è altrettanto evidente che la mancata ratifica del Mes è un pretesto perfetto per i tedeschi per non andare avanti: se l’Italia blocca ciò su cui tutti sono d’accordo, come si può discutere di ciò su cui non c’è accordo? Dopo le elezioni europee, se davvero vorranno rimettere in moto l’Unione bancaria, che è fondamentale per l’Eurozona e nell’interesse dell’Italia, Giorgia Meloni e Giancarlo Giorgetti dovranno trovare il modo di riaprire il capitolo Mes.

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