Lo scrittore ucraino ebreo Vasilij Grossman si è trovato davanti a distese di morte e macabre torri fatte di uomini straziati. I tedeschi avevano ucciso chi aveva la colpa di essere ebreo, e probabilmente ritenevano che questo fosse il loro capolavoro
Fu la battaglia delle battaglie. Lo scrittore da civile aveva seguito per mille giorni i combattimenti, li aveva assaporati ora per ora, scempio per scempio. C’era anche lui nel corpo di spedizione sovietico che entrò per primo nel campo di Treblinka
Leggere tutto è l’unico modo per capire dove può arrivare la bestialità umana. Sbaglia chi a tutt’oggi continua a rifiutarsi peranco di sfogliarlo da quanto gli appare moralmente e politicamente indecente
Non è vero che i cattivi hanno necessariamente l’aria truce da cattivi. Il killer di Brian Thompson aveva un volto aperto e sorridente, tutto fuorché quello di un ragazzo destinato a uccidere
In questi giorni viene pubblicato I miei libertini, il libro che raccoglie gli scritti di un raffinato saggista piemontese ahimè dimenticato se non dai collezionisti. Visse giorno per giorno i contrasti furibondi tra un nascente fascismo e chi vi si oppose direttamente
Lui e quei francesi fascisti e antisemiti che scrivevano come nessun altro: Lucien Rebatet, Maurice Bardèche, Pierre Drieu La Rochelle, Robert Brasillach. In Italia questa letteratura sbatte contro il muro dell’avversione ideologica
Ricordi dagli ultimi decenni del Novecento e i primi del terzo millennio, quando chi andava in edicola acciuffava l?Espresso, la cavalcata di Repubblica, i giornali che si inventava Vittorio Feltri, il Panorama che Rinaldi aveva reso un?architettura perfetta