Royal Portrush si trasforma ancora una volta in palcoscenico di emozioni e imprese, tra dune, vento e colpi memorabili. Con i protagonisti attesi e i fantasmi del passato, il pubblico vive l?attesa di un verdetto che vale l?ingresso nella leggenda
Tadej Pogacar ha vinto la tredicesima tappa della Grande Boucle. Nella cronoscalata di Peyregudes l’unico a essere rimasto sotto il minuto è stato Jonas Vingegaard. Remco Evenepoel in crisi
Tadej Pogacar ha vinto la dodicesima tappa del Tour de France 2025 staccando Jonas Vingegaard a dodici chilometri dall’arrivo e infliggendogli 2’10” al traguardo. La dedica a Samuele Privitera
In poco tempo l’atleta italiana si è ritrovata da ultima arrivata a capitana delle Farfalle. “È un grande cambiamento. Quella squadra mi ha insegnato la tenacia, l’impegno, la determinazione, il sacrificio e il lavoro di gruppo. Ora cerco di trasmettere la mia esperienza alle altre ragazze, piene di energie e voglia di imparare”. Intervista
Il giovane corridore della Hagens Berman Jayco era caduto nel corso della prima tappa della corsa a tappe Under 23
Jonas Abrahamsen ha vinto l’undicesima tappa della Grande Boucle davanti a Mauro Schmid e a Mathieu van der Poel. Tadej Pogacar è caduto, nessuno ha però voluto avvantaggiarsi
Il corridore italiano fu quinto nella Grande Boucle del 1976 a 12?39? dal vincitore, il belga Lucien van Impe, ma a soli 31? dal terzo, Raymond Poulidor
Il cultore della pedagogia bonaria non afferra come possa esistere ancora una cosa come il torneo. Fra break e lungolinea
Cinquant’anni fa la vittoria di Bernard Thevenet, la crisi di Eddy Merckx e il debutto alla Grande Boucle dell’italiano, gregario di Felice Gimondi
Il ministro dello Sport non è il Re di Spagna. Ma l’Italia è il paese dell’insipienza ciarleria e dei quaraquaquà affetti da pedanteria: la polemica del giorno sul governo assente a Wimbledon non poteva mancare
Il Tour de France incontra le prime salite e ne esce diverso. L’irlandese è il nuovo leader della generale. La Visma attacca Tadej Pogacar. Lo sloveno sull’ultima salita stacca tutti eccetto Jonas Vingegaard
La squadra londinese stava diventando come il frullatore del Manchester United, poi è arrivato l’allenatore italiano a rimettere a posto le cose, a conferma dell’importanza degli allenatori e del loro impatto
L’altoatesino entra a far parte della ristrettissima cerchia d’elite dei vincitori dello slam londinese. Cronaca di un “sogno dei sogni”
Il bicampione olimpico tra Luna Rossa e la nuova avventura nel SailGp con Spithill. “Quel posto me lo dovrò guadagnare perchè al timone ci sarà il migliore”, dice riguardo la possibilità di essere timoniere di Luna Rossa a Napoli nel 2027
Sconfitto in 4 set Alcaraz. Per la prima volta un italiano vince a Wimbledon. Ma statene certi per questo fenomeno del tennis e del lavoro duro diventerà un’abitudine
Jonas Rickaert e Mathieu van der Poel animano una tappa senza un Gpm e illudono gli spettatori del Tour de France. Il gruppo riprende l’olandese ai meno 700 metri. Il velocista belga precede Jonathan Milan
Jonathan Milan ha vinto l’ottava tappa del Tour de France davanti a Wout van Aert e Kaden Groves. Era da 2.542 giorni che un italiano (Vincenzo Nibali) non vinceva alla Grande Boucle
Il tifo per una squadra scaturisce in modi inattesi e sorprendenti, per non dire casuali. E all?origine di quello di Liam e Noel per il City ci sono state ragioni familiari
L’attaccante, 150 gol nella categoria, ha trascinato in Serie C la Dolomiti Bellunesi, ma resterà ancora tra i dilettanti. Da sempre rifiuta il professionismo
A lato delle strade pedalate dalla Grande Boucle, si è riversato un serpentone quasi ininterrotto di persone colorate di giallo, di pois rossi, di verde e di tutti i colori dell’arcobaleno. Va così ogni anno, andava così anche negli anni bui del ciclismo, quelli funestati dal doping. A questo Tour de France però di più
Ma non fatemi ridere con le statistiche assurde: l’unico che conta davvero è la Champions League
“Ho avuto paura di morire, ma ero serena perché ero sicura di aver già vissuto appieno”. Il racconto della capitana della Nazionale femminile e la sua lotta contro il tumore
Il torneo voluto da Infantino regala una finale da vedere (Chelsea-Paris Saint-Germain) dopo il flop degli sponsor e dei biglietti venduti sottocosto
Jimmy Connors e Arthur Ashe incarnavano due simboli di due Americhe agli antipodi che si guardavano con diffidenza e sospetto. L’entrata sul Centrale di Wimbledon il 5 luglio del 1975 e la gelida stretta di mano a fine partita
Arrivato in Italia, prima al Genoa e poi all’Atalanta, ha dimostrato con i fatti di meritare tutta questa attenzione. Ora è pronto a partire per un’avventura che di calcistico ha solo un’etichetta appiccicata con lo scotch
Dopo le sconfitte a Parigi e ad Halle, l’allontanamento di membri dello staff, c’era chi lo credeva sull’orlo del baratro. Poi però a Londra (complice anche un po’ di fortuna) battendo Djokovic in tre set trova la quarta finale slam consecutiva. Ora la rivincita con Alcaraz
Sotto lo striscione d’arrivo della settima tappa della Grande Bouce, la solita immagine: Tadej Pogacar, rilassato e felice, davanti a tutti e Jonas Vingegaard alle sue spalle, denti stretti ed espressione contrita. Ma sulla parte più dura della salita, Remco Evenepoel era con loro
Da questa stagione la Lega calcio francese (LFP) trasmetterà otto partite in diretta (più una in differita) sul proprio canale, denominato Ligue 1+
Un luglio con il Mondiale per club e quei Mondiali veri che è da troppo tempo che non vediamo tifando la Nazionale
Richard Jones, anima e memoria della Tennis Gallery, racconta mezzo secolo di storia nel cuore del quartiere più sacro del tennis. Da Chuck McKinley a Roger Federer, passando per Ashe, Panatta e la mitologica Queue
A Roma, nell?ultima uscita importante prima del Mondiale di Singapore, ha vinto i 200 stile libero davanti al campione mondiale James Guy, con il personale di 1.45.99. “Non mi aspettavo di batterlo”. Intervista al nuotatore azzurro
Il ciclista irlandese ha vinto la sesta tappa del Tour de France. Pedalata dopo pedalata ha imposto il suo nome nel ricordo collettivo, alla maniera dei grandi del ciclismo. O dei folli. Molto spesso non c’è distinzione tra i primi e i secondi, almeno nei ricordi. Mathieu van der Poel è tornato in maglia gialla
Il centrocampista del Paris Saint-Germain è da anni che gioca bene davanti a tifosi sempre pronti a storcere il naso, a mettere un “sì, però…” dopo il suo nome. Lo faceva anche Luis Enrique, poi ha cambiato idea
Il vicentino corse la Grande Boucle del 1970: “Un caldo insopportabile. Di 10 compagni, arrivammo in quattro. Io novantatreesimo dei 100 arrivati dei 150 partiti, a quasi tre ore dal primo, Eddy Merckx”
È la zona delle tribune del Center court riservata a famiglie reali britanniche e d’oltremare, capi di governo, persone del mondo del tenni e vip di ogni genere. Storia e racconti di un luogo esclusivo
Remco Evenpoel ha vinto la 5a tappa del Tour de France 2025, la cronometro di Caen. Tadej Pogacar, secondo, è la nuova maglia gialla. Jonas Vingegaard ha perso oltre un minuto dallo sloveno
Dopo 20 anni la scuderia licenzia l’uomo che aveva creato dal nulla i successi in Formula 1 delle monoposto austriache
E’ scontro aperto tra il presidente della Federazione tennis e padel e Sport e Salute: in gioco ci sono 100 milioni pubblici per le Finals. Il governo vuole più controllo e benefici per la collettività, ma il presidente Fitp non ci sta
A Rouen il campione del mondo ha festeggiato quota cento. E sulla Rampe Saint-Hilaire la Grande Boucle ha riscoperto l’effetto che fa vedere Pogacar e Vingegaard soli davanti a tutti
Alla prima Grande Boucle fu subito terzo. “In quel 1965 costruii la vittoria al Giro del 1966. Le lezioni continuarono subito dopo Parigi. Mentre Gimondi festeggiava la vittoria con riunioni e corse in Italia, io lo feci con circuiti e kermesse in Belgio”. Nel 1971 invece dovette ritirarsi per la rottura dello scafoide.
A Wimbledon il tennista italiano ha battuto Marin Cilic e giocherà i quarti di finale contro Novak Djokovic
Doveva essere la tappa dei ventagli, è stata quella di un lungo girovagare campestre prima dello sprint vincente del velocista belga (secondo Jonathan Milan) e del ritiro di Jasper Philipsen
“Bisogna essere un blocco unico, con un’unica direzione. Cerco di mettere i giocatori in condizione di farci vincere, ma la società è al primo posto, deve essere un blocco unico, un sostegno. La dedizione al lavoro deve essere al primo posto”, ha detto il nuovo allenatore rossonero
Garry Kasparov rompe il silenzio: il regno di Magnus Carlsen non è più inattaccabile. Dopo due sconfitte contro il giovane Gukesh, il campione norvegese affronta i primi segnali del proprio declino, tra frustrazione, consapevolezza e nuove sfide all’orizzonte
Sinner, Cobolli e Sonego firmano un’impresa mai vista: l’Italia del tennis è protagonista anche sull’erba. Un movimento maturo, profondo e pronto a restare
La storia e la trasformazione del tifo organizzato raccontato da chi vive le curve degli stadi italiani. “Si parla degli ultras soprattutto come di criminali, e ho sentito l?esigenza di raccontare quel mondo dando voce a chi lo ha vissuto veramente”, dice l’autore
Arthur Bouffard ha creato Fake My Run, un sito che genera corse finte da caricare su Strava per denunciare la corsa alla performance sui social. Una provocazione digitale che riflette su identità, apparenza e bisogno di approvazione
A Boulogne-sur-mer il campione olandese ha vinto la seconda tappa della Grande Boucle davanti a Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard
Dopo cinque anni, gli organizzatori della Grande Boucle hanno scelto di dare a un velocista la possibilità di indossare la maglia gialla. E un velocista in effetti ha indossato la maglia gialla, ma è stato tutto molto più complicato di come doveva essere
Il 23enne di Busto Arsizio sembra un giocatore d’altri tempi. Legge Dostoevskij e Murakami, in campo sa essere estroso e frizzante. E con i suoi colpi è riuscito anche a far perdere la classica compostezza del pubblico di Wimbledon
Sfiorano il podio a Polignano a Mare i triestini Elisa Cosetti e Andrea Barnaba, coppia sul trampolino e nella vita. Un quarto posto che racconta crescita, emozioni forti e sogni sempre più concreti
Milioni, eliminazione e tante scorie: ecco cosa ha lasciato il torneo americano alle squadre di Chivu e Tudor
Per le fragole è un anno davvero eccezionale. Sono finite addirittura sulle cravatte del club
Tadej Pogacar e Jonas Vingegaard ci arrivano senza intoppi: vogliono giocarselo solo loro. Ma occhio al terzo incomodo
La solitudine e il malessere esistono anche nei paradisi dorati del tennis, ma non ogni crisi sportiva può diventare un caso clinico. A fronte di sconfitte, jet lag e conti in banca milionari, Zverev chiama in causa la psicanalisi — e suo fratello lo riporta bruscamente alla realtà
C’è qualcosa di peggio del Mondiale per club: la sfida tra robot umanoidi che ci hanno proposto in Cina
Le ragazze del basket hanno conquistato la prima medaglia europea dopo 30 anni: ?Gelose del volley? No, un po? invidiose?
La cessione dell’Ac Monza segna la fine definitiva dell’era calcistica di Berlusconi, iniziata nel 1986 con l’epopea del Milan. Il suo ultimo progetto sportivo, nato per passione e nostalgia, è stato venduto a un fondo americano, chiudendo simbolicamente quarant’anni di berlusconismo nel pallone
A Silverstone Leclerc sbaglia tutto, Russell azzecca la mossa e vince. Piastri regala a Norris, mentre Hulkenberg conquista il suo primo podio con la ?Binotta?
Il tennista torinese ha una carriera luminosa alle spalle, con quattro titolo Atp, una Coppa Davis da protagonista e un best ranking da numero 21 al mondo, ma ha anche un passato e presente da cantante. “Cerco di vedere sempre il lato positivo per non sprecare energie negative in campo”, dice
Il pilota inglese torna a correre nel circuito di casa per la prima volta alla guida della Rossa. “Qui ho vissuto alcuni dei momenti più indimenticabili della mia carriera, con il pubblico sempre al mio fianco. Arrivare qui per la prima volta con la tuta Ferrari è qualcosa di davvero speciale”
Il Paris Basketball ha scelto come head coach l’allenatore italiano. Non ha mai allenato in Italia (ma per otto anni è stato assistente a Treviso), ma ha vinto in Repubblica Ceca
Fare la coda è il modo più intenso (ma anche più democratico) per far parte del torneo di tennis più affascinante al mondo. Reportage dalle tende piantate accanto all’All England Lawn Tennis and Croquet Club, ripagati da un Fognini meraviglioso che impegna Alcaraz al quinto set. E dove i tifosi di Alcaraz sono più di quelli di Sinner
Dai quadranti Rolex a Lavazza, che serve caffè e cappuccini in tazzine ad hoc, fino al debutto di Hsbc al Queen’s Championship. Popolare come mai prima d’ora, il tennis sta perdendo lo status di sport di nicchia e fa incetta di grandi sponsor
Il neocampione d’Italia è senza contratto e corre in una squadra amatoriale ma che lavora come (e meglio) di molte squadre professionistiche, lo Swatt club.
Il francese ha conquistato il trofeo grazie a una chiusura impeccabile, quattro birdie senza errori, la firma su un torneo controllato con intelligenza e afferrato con decisione proprio quando gli altri sembravano in attesa di un errore altrui. Tra gli italiani il migliore è stato Francesco Laporta, decimo
Lando Norris vince ma fa fatica a gioire. Leclerc è terzo, ma senza entusiasmo. Una gara che reprime al massimo le passioni e le pulsioni, Per fortuna c’è ancora Lewis Hamilton
“(S)confini” e “Più veloce del tempo. Il viaggio della prima atleta transgender verso la felicità” per capire la condizione di tutte quelle persone che ancora vivono nell’ombra e che da quell’ombra dovrebbero avere il diritto di uscire, anche attraverso lo sport
Dal fango di Gaza ai campetti di Napoli, il calcio diventa simbolo di resistenza e speranza. Una rete di empatia tra bambini uniti dal sogno di giocare insieme, oltre la guerra
Varato il progetto Hypersail con il navigatore Giovanni Soldini. Tutti a lavoro per la ?navicella spaziale? per superare i confini e allargare gli orizzonti, nel solco della tradizione. Elkann: ?Uniti facciamo cose meravigliose?
Di lui dicono tutti che sia un maniaco di perfezione, ma forse è esattamente il contrario. C’è un’imprecisione endemica in quello che fa, ma è esattamente questo che lo rende il migliore
Wimbledon aspetta un re nudo dopo il pianto di Parigi. La squalifica gli ha fatto scoprire che nel mondo il tennis non è l’unica cosa gratificante, e ora sa di non essere imbattibile
“A 18, 19, 20 anni, l’importante è giocare. Solo giocando puoi migliorare. Che poi sia fatto in Italia o all’estero non cambia, serve spazio. A volte non comprendo alcune scelte: è chiaro che tutti preferirebbero la Serie A, però può essere meglio una B da titolare che un anno in panchina in A”, ci dice il tecnico degli Azzurrini
L’Italia non ha più giocatori nei primi posti in classifica ma può offrire buoni talenti per il futuro. C’è bisogno di facce nuove, il golf italiano vive troppo spesso di exploit, serve una spinta collettiva, un’accelerazione dal basso
Buonfiglio continuerà sulla scia di Malagò, ma non farà muro contro la politica e i grandi avversari
Dal Mondiale per club però arrivano segnali contrastanti: in America c’è chi gioca peggio delle donne
Che cosa c’è dietro alle vittorie delle magnifiche quattro al Mondiale per club (tutte qualificate agli ottavi di finale)
La squadra dilettantistica neozelandese sorprende al Mondiale per club 2025 grazie a risultati eccezionali e un pareggio storico contro il Boca Juniors. Il torneo moltiplica i ricavi del club, trasformando la realtà di un team che paga i giocatori meno di 85 euro a settimana
L’imprenditore ispano-lussemburghese nel suo curriculum ha già messo a referto un altro fallimento dalle dimensioni epocali: quello del Bordeaux (che tuttora si trova alle prese con i debiti lasciati dalla sua gestione)
L’allenatore del Parma sarà anche giovane, il più giovane tecnico negli ultimi 85 anni del campionato italiano, e alle prime armi, ma ha dimostrato scaltrezza e di maneggiare l’arte di parlare per non dire (quasi) nulla
La politica nel mondo dello sport non funziona come la politica fuori dallo sport. Reti e poteri dietro il Comitato olimpico nazionale italiano
Il ministro dello Sport ha puntato sul candidato perdente, pensando di ottenere l’impegno per una vicepresidenza. In una riunione ristretta il sottosegretario e braccio destro di Meloni lo ha strigliato. Il gelo di Fratelli d’Italia verso il ministro, nel giorno del trionfo di Buonfiglio, ma soprattutto di Malagò e Carraro
Il Comitato olimpico italiano ha deciso di puntare sul presidente della federazione canoa e kayak, il candidato sostenuto da Giovanni Malagò. “Siamo piacevolmente condannati a continuare a vincere”
A capo del Comitato olimpico italiano è stato eletto l’uomo sostenuto dal presidente uscente Giovanni Malagò. Perde Pancalli e con lui mezzo governo: 47-34 il risultato finale
Fare a pugni con la realtà. Imane Khelif (che dovrebbe battersi con la nostra Angela Carini) e Lin Yu-ting, sono nate uomini. Perché lottare contro due atlete donne può essere molto pericoloso