I giovani non vedono alcun futuro e la classe politica cancella il proprio passato. È compito degli storici di professione accorciare la distanza che li separa dalla società, riempire il vuoto che separa le aule universitarie dalle piazze. Rimedi possibili
Nel paese baltico la scuola insegna a cavarsela ma, per il resto, si fa gli affari propri, senza l?ambizione di plasmare il cittadino modello. E i risultati le danno ragione: ha ricevuto le migliori valutazioni di tutta l?Unione europea nel rapporto Ocse-Pisa
Non è la scuola dell’apprendimento utile a mancare, ma quella del pensiero critico, della riflessione, di quella sorta di “contemplazione dell’umano” che avviene soprattutto nell’ambito della dimensione estetica
L’associazione si propone di contrastare i pregiudizi nei confronti di Israele. E vuole dare voce a chi non la pensa come i collettivi dell’Intifada: “Ogni silenzio è una forma di complicità”
Secondo l’indagine Timss 2023, che coinvolge ogni quattro anni più di 60 nazioni in tutto il mondo, l’Italia si conferma a un buon livello di conoscenze matematiche, ma la media dei ragazzi è di 23 punti più alta rispetto a quella delle ragazze in quarta elementare e di 17 punti in terza media
Nell’ateneo senese la consultazione studentesca è stata cancellata per presunte aggressioni e pressioni. Ma nel decreto di annullamento il rettore Di Pietra non circostanzia le accuse. “La responsabilità è personale, non può ricadere su tutti noi”, dice De Donatis (Gioventù universitaria)
Alla Statale di Milano, alcuni gruppi di studenti di sinistra hanno impedito che si svolgesse l’incontro organizzato dagli universitari di Comunione e liberazione con urla, spintoni e insulti. “Quanto accaduto ci rammarica e ci provoca”
Contestare Israele si può, parlare di vita, no. Gli universitari di Comunione e liberazione organizzano un incontro dal titolo “Accogliere la vita, storie di libere scelte” e vengono ricoperti di acqua, insulti e minacce. Bella idea di democrazia
“Mi sono accorto di quanto fosse grave il clima nelle università quando alla Statale di Milano non ho potuto nemmeno esprimere la mia opinione sul boicottaggio”, racconta Pietro Balzano, che ha rivolto un appello affiché la politica s’interessi di quanto succede negli atenei. Spizzichino (Ugei): “Per fortuna la maggioranza silenziosa non la pensa come i collettivi. Ma la situazione per gli ebrei è ancora grave”
Cambiare Rotta non ce l’ha fatta a entrare nelle istituzioni dell’ateneo romano. Ma per i pro Pal poco male: a perorare la causa del boicottaggio verso Israele ci pensa la lista legata ai Giovani democratici, eletti sia al Senato accademico che in Cda
Una violenza che racconta molti dei cortocircuiti del nostro tempo, tra gogne mediatiche, genitori che perdono il senso del proprio ruolo e istituzioni scolastiche declassate. “I social hanno avuto un ruolo. Bisogna ristabilire un patto di corresponsabilità”, dice Acerra direttore dell’Usr campano che ha mandato gli ispettori a Scanzano
I coach per studenti, sempre più richiesti dalle famiglie americane, avverano la profezia sulle “professioni disabilitanti” introdotta dal sociologo austriaco nel 1975. Il problema però non sono i ragazzi, ma le aspettative degli adulti
Il termine, rigorosamente in maiuscolo, compare cinque volte nelle linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica diramate dal ministero dell’Istruzione. Il riflesso pavloviano dei docenti che le hanno ricevute
Gli studenti di Cagliari contro il docente israeliano Alex Bronstein, professore al Technion Institute di Haifa, invitato per un corso sull’intelligenza. Le derive ideologiche dell’università italiana
La frase del professore sul ministro dell’Istruzione, “è un bersaglio da colpire come si colpisce la Morte nera di ‘Star Wars’”, sono hate speech. O il discorso vale solo per Vannacci?
I pensieri incriminati sono due: il primo è il riferimento al “senso di appartenenza alla comunità nazionale”, il secondo è il fatto che “la responsabilità individuale non può essere sostituita dalla responsabilità sociale”
La decisione di Valditara dimostra una mancanza di visione: invece di tagliare drasticamente il personale, si poteva utilizzare il calo del numero degli studenti per offrire una formazione migliore e combattere la dispersione scolastica
Intervista al professore di Pedagogia della comunicazione: “Lo scadimento medio del livello di istruzione riguarda tutto l’occidente ma in Italia è peggio, perché la scuola e l’università si sono tramutate in una sorta di ammortizzatore sociale per docenti e studenti”
Ocse certifica un dato di fatto: il motivo principale per cui in Italia i docenti sono pagati poco è l’atteggiamento delle sigle della scuola con cui la sinistra ha stretto uno storico patto di malgoverno e che hanno sempre imposto la logica di contratti collettivi e retribuzioni identiche
Gli insegnanti non dovrebbero cercare di dare risposte, ma innanzitutto di far sorgere domande immergendosi nella bellezza della conoscenza
Commemorare gli eroi uccisi nella guerra ai boss non basta. Le strade di Palermo abbandonate dallo stato. La prospettiva di una preside di Sperone, quartiere piagato da illegalità e spaccio