Non rompere l’asse tra Europa e America è saggio. Ma la domanda è: quand’è che l’attendismo si trasforma in arrendevolezza? E quand’è che la prudenza si trasforma in timidezza?
Parla il regista di Ferie d’agosto, ambientato a Ventotene: “I parlamentari italiani somigliano ai personaggi delle mie commedie. La gita del Pd? Sempre meglio di niente. Giorgia Meloni? Ha commesso un errore per ignoranza ma ha fatto un favore all’opposizione, che ora si ricompatta sulle spiagge dell’isola”
L?idea del segretario che vorrebbe fare del generale il suo quarto vice, spaventa gli uomini di Zaia: sarebbe un certificato di sovranismo, dunque una scure sull?autonomia. A quel punto, prenderebbe quota la rottura col Carroccio proprio in vista delle regionali
L’ex senatore e tesoriere dem: “Congresso o grande conferenza nazionale che sia, al partito serve un confronto interno. Il mondo è cambiato rispetto all’elezione di Schlein”
Il capo della Lega teme che la scelta per la tecnologia satellitare ricada sulla società concorrente. Telefonata tra il leader e Vance: il tentativo di scavalcare Meloni nella visita alla Casa Bianca
Gli esposti leghisti, le critiche dell’ex sindaca Virginia Raggi, la difesa del capo segreteria Albino Ruberti e del capo di Gabinetto Alberto Stancanelli. “Stessa modalità organizzativa anche ai tempi di Alemanno”, per un evento sul muro di Berlino che costò 896 mila euro. Il ruolo di Roma “città dei trattati”.
Cresce nella Lega un sentimento antitedesco dopo la decisione del riarmo. Il viceministro dei Trasporti: “La Germania che vuole costruire carri armati al posto delle auto mi fa paura. Meglio seguire il modello della Svizzera”
L’ex sindaco di Pesaro si candida a governatore. Mentre a Bari l’attuale presidente della regione punta a essere il consigliere regionale più votato (con risvolti nazionali). Meloni, Salvini e Tajani sui territori hanno ancora le idee poco chiare
Un pichetto operaio e poi un convegno per presentare, con la ministra spagnola che piace al Pd, il piano di rilancio di The Left. Pacifista e alternativo al Rearm. E a chi gli chiede se andrà sull’isola, il capo del M5s risponde: “Io penso ai lavoratori”
A Bruxelles la premier mantiene un profilo basso: non è più protagonista, ma è ancora sul carro di guida dell’eurodifesa e parteciperà alla riunione dei volenterosi di Parigi. L’attenzione è rivolta oltreoceano ai dazi di Trump, mentre Salvini stringe rapporti con il vice J.D. Vance
Quindici minuti di colloquio su vari temi: dalla pace in Ucraina ai satelliti di Musk, fino al comune impegno contro l’immigrazione illegale. Le parole del vicepresidente americano: ?Bella telefonata con il mio amico Matteo”
Il sindaco di Roma: ?Trovo onestamente molto triste che vi siano persone che non considerino l’Europa un patrimonio di tutti?
Il deputato eletto in Puglia passa con Tajani. “Provare a costruire un petalo successivo a Fratelli d’Italia a destra è troppo. La Lega avrebbe dovuto seguire un altro percorso”
Il deputato eletto in Puglia cambia casacca. Alla base della sua scelta dissidi interni al Carroccio a livello locale. Intanto il centordestra è ancora incerto sul candidato alle prossime regionali
Altro che Chatgpt. Due giorni (ma adesso arriva pure il terzo) di sceneggiate su Ventotene, prevedibili come il mal di pancia dopo un piatto di fagioli
In Europa, la presidente del Consiglio continua ad andare verso la direzione giusta, non si fa travolgere dal trumpismo, dà lezioni di ventotenismo al Pd, ma il suo essere ancora establishment a metà è un guaio e ora il prezzo rischia di essere alto
Il ministro Urso ha dichiarato chi sarà “verosimilmente” il vincitore della gara: Baku Steel insieme alla holding statale azera Azerbaijan Investment. Intanto Taranto è in campagna elettorale dopo la caduta anticipata del sindaco Melucci
La corsa di Roma verso la Casa Bianca ha tratti da commedia all’italiana con gli amici del presidente in tour per l’Italia. Intanto il governo è alle prese con la nomina del diplomatico a Washington: la destra vuole Vattani, ma c’è una rosa ampia e il faro del Quirinale
Il Pd laziale lancia il mob sull’isola, contro Meloni, ma la segretaria è in Sicilia, con Don Ciotti. Intanto nel Pd il congresso anticipato diventa azzeramento della segreteria
La strana recente passione della sinistra dem-dossettiana. L’Europa che nacque quattro anni dopo il Manifesto di Ventotene, e dopo altrettanti anni con la Ceca e poi tutto il resto è più debitrice all’ex presidente del Consiglio, Adenauer e Schuman che all’utopismo di Spinelli
I cinque “tecnici indipendenti” nominati da Schillaci e Lollobrigida nel “tavolo tecnico” sul novel food fanno tutti parte del comitato scientifico di Aletheia, fondazione di Coldiretti. Il documento del governo riprende gli stessi pareri contro la carne coltivata già inviati all’Efsa dal think tank fondato da Gesmundo e Prandini
Parla il primo cittadino dell’isola Carmine Caputo: “Il testo va attualizzato e su questo ha ragione Meloni, per il resto la penso come Benigni”
Sulla questione della lotta alla migrazione, la premier incassa un crescente interesse per il suo modello Albania. Sul tema delle armi invece nasce anche un’insolito feeling con il socialista Sánchez sulla proposta di cambiare nome al piano di riarmo Ue
L’ex sindaco di Roma: “A me per 700 euro di cene con alcuni donatori di fondi destinati a progetti archeologici di interesse universale è successo di tutto: tre gradi di giudizio che hanno portato al nulla. Ci fossi stato io, al posto di Gualtieri, sarei già stato metaforicamente crocifisso a testa in giù”
Giorgia Meloni ha riacceso il dibattito sull’attualità del documento fondativo dell’Europa unita. Interrogarsi sulla visione antidemocratica e rivoluzionaria delle sue tesi è lecito. Un’analisi che smonta il mito di un manifesto progressista
L’ex premier sostiene la visione di von der Leyen sul Rearm, dopo esser stato tra gli ispiratori del voto a favore dei dieci eurodeputati dem. “Quello che ci piace dell’Europa non è gratis abbiamo bisogno di difendere i nostri valori e la nostra libertà”
Associazioni datoriali e sindacati confederali firmano al Mit l’intesa che riguarda 110 mila lavoratori. Revocato lo sciopero del 1 aprile, ma le sigle più piccole insistono e confermano le mobilitazioni
Per il leader di Azione è stato ingiusto aver finanziato con soldi del Comune di Roma la manifestazione pro europa di sabato scorso a Piazza del Popolo. L’opposizione capitolina di centrodestra si compatta contro Gualtieri: “Si dimetta”. Ieri la Lega ha presentato un esposto
L’idea è stata lanciata dal deputato Pd, Roberto Morassut, un simbolo della sinistra romana. Potrebbe esserci anche la segretaria Elly Schlein
“Nemmeno gli organismi sovranazionali come l’Onu sembrano capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo”, dice la senatrice a vita. Il discorso d’inaugurazione per il Change The World Model United Nations, un forum internazionale a cui partecipano quattromila studenti da tutto il mondo
La premier attacca il Manifesto per coprire gli eterni distinguo della Lega sul ReArm. Pranzo al Quirinale per ribadire che l’Italia resterà all’interno del piano Ue. E Tremonti commenta: “Era dai tempi di Berlusconi che non mi divertivo così”
Audito alla Camera, supera la prova e fa pure l’orgoglioso. Salvini lo attacca: “Parole vergognose”, ma i leghisti gli chiedono la foto. FdI lo protegge e Calenda non riesce a pungerlo. Effetto Ventotene
Il rischio che la sinistra italiana riproduca il meccanismo ideologico che perfino la sventurata sinistra americana sta abbandonando in tutta fretta: la quotidiana declinazione di un manuale della correttezza politica inteso come vincolo regolativo, ricattatorio, della libertà critica e di pensiero
Dal riarmo europeo al nuovo Patto di stabilità, ma anche l’ampliamento del mercato libero nel settore delle bollette energetiche: i tanti fronti dell’amore improbabile e clamoroso fra Schlein e Salvini
La premier arriva nella capitale belga per il Consiglio europeo. Salta un evento con Tajani e Lollobrigida per cenare con la delegazione di Fratelli d’Italia nell’albergo dove risiede anche il ministro degli Esteri, ma si trincera con i suoi. Con i giornalisti torna sul discorso alla Camera: “Ho fatto arrabbiare? Non capisco cosa ci sia di offensivo”
“La premier è commissariata dalla Lega”. Su Ventotene “ha deciso di oltraggiare la memoria, non accetteremo tentativi di riscrivere la storia”, dice la segretaria del Pd alla Camera. “Fa gli interessi degli amici o dell’Italia?”. Il leader del M5s: “Meloni irriconoscente, se oggi siede al Consiglio Ue è grazie a Spinelli”
Un gran saggio di Ernesto Galli della Loggia contro il mito dell’Europeismo modello Spinelli & co
L’ex premier presenta il nuovo libro tra manager, dentisti e composti riformisti dem. In sala non tutti riescono a visualizzare la nuova geografia del centrosinistra largo e combattivo, ma non importa. Chi c’era ad ascoltare il leader di Iv
Il presidente del gruppo automobilistico a Montecitorio per parlare del futuro della produzione in Italia. Ecco il discorso completo
Il presidente del gruppo automobilistico a Montecitorio per parlare del futuro della produzione in Italia. Ecco il discorso completo
Il presidente di Stellantis è atteso oggi alla Camera. Un’audizione frutto di lunghe trattative e di un clima più mite dentro Fratelli d’Italia
In Senato la premier bolla i dazi europei come “una rappresaglia” contro Trump e definisce “roboante” il piano ReArm di von der Leyen. Glissa davanti agli attacchi di Renzi, ma poi alla Lega manda un paio di messaggi in bottiglia, dopo aver portato a casa la risoluzione comune
Il leader leghista sarà insignito dal premier ungherese con un trofeo di valore (20 mila euro). La menzione: “Meriti eccezionali nella difesa della libertà e dell’indipendenza delle nazioni europee e della cultura cristiana”
Torna al Senato e parla di debito comune, di nuovi mercati, di cessione di sovranità, ma viene processato dalla Lega, che gli ricorda la lettera a Berlusconi, lui se ne va. Meloni se ne appropria con talento
Il grande paradosso di una segretaria che si trova a sposare le ragioni di chi contesta il suo predecessore. Sempre più sulla scia delle posizioni contrastanti di Prodi e Gentiloni
“La minaccia russa? Continuerà a esserci. Gli eserciti europei in Ucraina? Dobbiamo tenere dentro la Nato, a tutti i costi. Il pacifismo? Basta buttare benzina sul fuoco per due voti in più”. A colloquio con il ministro della Difesa
“Il piano va radicalmente cambiato”. Della risoluzione del Pd la segretaria pretende di non cambiare neppure un avverbio. Un modo per ripadire, dopo la divisione dei dem a Strasburgo, che la linea del Pd sul piano di Ursula è la sua: sì alla difesa europea, no al riarmo nazionale. I riformisti costretti a ingoiare il rospo. Ma oggi alla Camera qualcuno potrebbe votare il testo di Azione
I punti di forza e di debolezza delle comunicazioni al Senato della presidente del Consiglio sulla posizione italiana in vista dell?imminente Consiglio europeo
A margine del colloquio tra la Casa Bianca e il Cremlino, il leader della Lega esulta per il successo della diplomazia sulle armi. “Una notizia bellissima che avvicina una pace che sembrava lontana”. E ne approfitta per attaccare Bruxelles
Dopo una mediazione andata avanti ieri per tutto il giorno e proseguita questa mattina, alla fine i parlamentari dem si sono accordati su un testo condiviso per la risoluzione che sarà votata oggi al Senato, dopo le comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì
Roma Capitale ha utilizzato 270 mila euro di fondi pubblici per organizzare l’evento per l’Europa promosso da Repubblica. I consiglieri leghisti Santori e Politi presentano un esposto alla Corte dei conti: “Comizio politico spacciato per evento istituzionale”
?Agire come un unico Stato?, ?serve il debito comune?, “l?intelligenza artificiale ha ormai superato i livelli dei dottorati?. L’ex premier torna al Senato, dopo tre anni dalla caduta del suo governo, e incanta
Nei 23 impegni inseriti nel documento che sarà presentato dal Movimento oggi al Senato dopo le comunicazioni della premier Meloni si va dal no alle armi allo stop “immediato” alle forniture a Kyiv, fino all’esclusione dell’Ucraina dalla Nato e alla riapertura delle forniture di gas da Mosca
Nella risoluzione al vaglio da oggi del Senato scomparirà la parola del piano di riarmo e difesa di Ursula. E intanto il ministro dell’Economia rincuora Palazzo Chigi sullo scorporo delle spese militari dal patto di stabilità
Non ci sono solo le divisioni interne sulla politica estera. Da Bologna alla Sicilia, fino alla Campania e alla Puglia: per la segretaria i problemi non mancano. Tra federazioni locali spaccate e riformisti critici, mentre si apre la fase congressuale in regioni e province
Difendere l’interesse nazionale senza cadere nelle divisioni e puntando su un’Ue più forte (e senza unanimità). A-trumpismo? “I paesi che esportano valori democratici devono rispondere con intelligenza, non con maggiore protezionismo. Le minacce non vanno enfatizzate ma neppure sottovalutate”. Parla il ministro dell’Agricoltura
Alle regionali emergono tutti i limiti del centrodestra. Marcello Gemmato preferisce non mettersi alla prova, pur essendo il candidato naturale, lasciando spazio a Enzo Magistà, storico direttore di Telenorba e vicino al presidente uscente. E nelle città non va meglio
“Molti ragazzi mi sembrano più interessati a fenomeni e situazioni mediaticamente rilevanti che deflagrano e si sgonfiano come bolle di sapone rispetto ai gravi fatti politici che abbiamo visto accadere negli ultimi mesi” dice lo scrittore napoletano, “è compito della mia generazione sensibilizzarli”
Per ottenere il voto del governatore veneto, impegnato al Vinitaly, propone la deroga. Una modifica nello statuto prevede il quarto segretario, carta da giocare per tenere a bada i riluttanti
Separazione delle carriere, premierato, decreto Sicurezza e canone Rai. L’accusa al governo Meloni di distruggere “sistematicamente e intenzionalmente” la Rule of Law si basa su un’agenda politica contrapposta, più che su evidenze solide e oggettive
In questi giorni di tensione i riformisti hanno messo in circolazione due nomi che potrebbero scalzare la segretaria: Antonio Decaro e Pina Picierno. Ma uno crede che i tempi non siano maturi, l’altra sa bene che pensare di guidare i dem è un’impresa improba, se non disperata
Il capo della minoranza Pd chiede a Schlein di non imporre un nuovo no al Rearm Eu nel testo della risoluzione del partito sulle comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio europeo oggi al Senato. Le trattative sono ancora in corso. Fortissima tensione
Chiede a Provenzano di forzare il testo per dire “no” al riarmo, si sta convincendo di andare a congresso, convinta che la base la sosterrà. I riformisti ora sperano nella candidatura di Decaro
La mediazione passiva con il presidente americano non basta. Per sfuggire al rischio della passività e dell’irrilevanza bisogna seguire la lezione di Berlinguer
L’ex presidente del Consiglio presenterà a Palazzo Madama il suo report sulla competitività europea “aggiornato”. Un discorso limato con l’amico Giavazzi e che dal suo staff definiscono “sfidante” per maggioranza e opposizione, anche sul riarmo. Non sono previste visite a Palazzo Chigi
Cambi di rotta politica e ipocrisia trasformata in lirico romanticismo. Dal putinismo all?atlantismo. Dal bacio in testa di Biden al bacio della pantofola a Trump. La premier al centro del nuovo libro di Matteo Renzi: qualche pagina in anteprima
Nel centrodestra sono a lavoro su una risoluzione che superi le differenze tra i partiti. La stoccata di Tajani alla Lega: “Loro che sono filo Trump si ricordino che sono proprio gli americani a chiederci di investire di più in Difesa”. Intanto la premier pianifica una visita negli Usa
ReArm Europe? “Risposta necessaria e tempestiva a Trump e a Putin”. L’Ucraina? “Causa fondante per i valori progressisti”. Schlein? “No alla donna sola al comando”. E poi il Pd, adagiato sulla stabilità, e l’orrore del populismo penale. E l’elogio del Jobs Act
Il protezionismo sulle armi penalizzerebbe l’Italia e rafforzerebbe la dipendenza dagli Stati Uniti e la frammentazione europea. Più costi, meno cooperazione e isolamento commerciale: l’illusione di un’autarchia militare sostenibile
L?appello di Michele Serra, la risposta di una sinistra che vuole esserci, confusa ma insieme. Giovani, i grandi assenti. Tipi, bandiere, tic, lessico, pensieri e nostalgie di un sabato pomeriggio nel cuore di Roma. Una mappa
La storia della civiltà occidentale è una storia di progressi, di errori riparati, di estremismi combattuti, di libertà difese. Per questo il vero wokismo che serve è avere un occidente ottimista rispetto al futuro. La gran lezione di Ayaan Hirsi Ali
Valori ed emozioni volatili hanno sostituito senso del reale e concetti politici razionali. Ma cercando il meglio di un?Europa disarmata, i benintenzionati preparano il peggio. Lo spettro, con varianti, del 1938
Manifestazione contro il riarmo europeo, quarant?anni dopo la protesta contro i missili Cruise di Comiso. Tra nuovi Gandhi e deterrenza poco compresa, il pacifismo cerca una direzione: in piazza, senza una linea chiara, pensionati nostalgici e pochi giovani confusi
Manifestazione contro il riarmo europeo, quarant?anni dopo la protesta contro i missili Cruise di Comiso. Tra nuovi Gandhi e deterrenza poco compresa, il pacifismo cerca una direzione: in piazza, senza una linea chiara, pensionati nostalgici e pochi giovani confusi
Il grosso punto di domanda evocato da Michele Serra si stende sulle certezze mancanti di Piazza del Popolo e prima di tutto sul Pd che arriva alla manifestazione diviso ma unito sotto il cappello ecumenico dell’evento. Bello, ma adesso che si fa?
Il voto sul ReArm Europe ha fatto più danni nel Partito democratico che nella coalizione di centrodestra abituata a essere disunita sulla politica estera
L’incredibile giornata di Delmastro che lascia allibiti Meloni e Nordio. Prima le scuse, poi la smentita al Foglio, che però pubblica l’audio delle sue dichiarazioni contro la riforma della giustizia. L’irritazione della premier
Indecisa come chiarire, è imbrigliata dello statuto, che ha tempi lunghissimi, lavori in corso anche sulla risoluzione che rischia di spaccare ancora. Il rapporto mai costruito con Mattarella
Cosa può fare l’Europa per trasformare in oro il bullismo del presidente americano? Primo punto: superare l’unanimità
Il sindato bianco torna a sfilare insieme alle altre due sigle della Triplice. La neo segretaria: “Vedremo come evolveranno i rapporti. Ma l’azione unitaria è un valore quando non è basata sul rifiuto pregiudiziale al confronto”. Le distinzioni su Europa, armi e sui nuovi contratti della Pa
Dall’inizio del suo mandato la segretaria ha scelto di rendere negoziabile il suo europeismo. Ha scelto di rendere negoziabile il suo antifascismo, promuovendo una classe dirigente timida sulla difesa dell’Ucraina. E ha scelto di schierarsi contro le imprese, contro gli imprenditori, e contro il lavoro, promuovendo un referendum che punta ad abolire la più importante riforma liberale negli ultimi dieci anni
L’incredibile giornata di Delmastro che lascia allibiti Meloni e Nordio. Prima le scuse, poi la smentita al Foglio, che però pubblica l’audio delle sue dichiarazioni contro la riforma della giustizia. L’irritazione della premier
La mozione di Alberto Stefani fa il giro del Carroccio e piace a tutti. Riecheggiano parole dimenticate e l’invito a non svilire la questione identitaria. Si parla di battaglia federalista, con un colpo di scena: Favero dice che va ripensata anche in chiave comunitaria, servono gli Stati Uniti d’Europa
L’ex pm di Mani pulite, ministro e oggi agricoltore scherza sulla vicenda Delmastro: “In fondo chissene frega di cosa dice, quel che conta è che questa legge è giusta. Io sono per la separazione delle carriere dal 1989”
“Ora uno tra lui e Nordio deve lasciare”, dice l’ex ministro della Giustizia che ricorda quando tolse le deleghe una sottosegretaria perché aveva detto delle cose che non gli piacevano sull’indulto
Si ripresenta il giornale di lotta, come nei beati anni dei girotondi, ma con molti più cattivi a disposizione, come Trump, Musk, Putin, Von der Leyen, Meloni. Non si dica che è una piazza “divisa”, un voci diverse, distanti ma uguali
Si ripresenta il giornale di lotta, come nei beati anni dei girotondi, ma con molti più cattivi a disposizione, come Trump, Musk, Putin, Von der Leyen, Meloni. Non si dica che è una piazza “divisa”, un voci diverse, distanti ma uguali
Trattativa per ottenere la modifica dell’ordine del giorno e il rinvio del punto sul piano militare alla prossima settimana. Stasera la decisione finale
“Non è un onorevole qualunque, ma la voce sulla Giustizia del partito di Meloni”, dice il presidente Parodi. Il segretario Maruotti: “L’esecutivo cala la maschera”