Il modello nord-est è in crisi, ma la politica pensa alle poltrone

In Veneto il dopo Zaia fa da sfondo alla crisi delle piccole imprese a cui nessun partito dà risposte. L’utilizzo di impianti dell’intera manifattura regionale è al 68 per cento, il punto più basso degli ultimi sette anni e anche sul mercato del lavoro si cominciano a registrare i primi timori

I danni del geopolitichese, anche al G20

La complessità ridotta a scontro fra “Sud globale” (chela maggior parte degli osservatori di relazioni internazionali non sa cosa sia) e occidente, rilanciato ossessivamente dalla propaganda russo-cinese

Argini contro l’ambientalismo ideologico

Ovunque ci si giri, in Europa, sia per ragioni strumentali sia per ragioni concrete, è la transizione a dividere la politica, a preoccupare i governi. La prossima sfida europea dei riformisti è non regalare ai populisti una battaglia che populista non è

A qualcuno piacciono gli ebrei nei lager, a me i cuochi in cucina. Silenti

Da Chef Rubio a Marco Pucciotti, i social network si riempiono di chef che sentenziano sulla guerra israelo-palestinese, evocando il buon senso dietro le varie persecuzioni del popolo ebraico avvenute durante la storia. Invece di rimanere concentrati sui fornelli a occuparsi di coloro a cui cucinano i loro piatti

La carica degli under 40. Il Pd post vittoria pensa al dopo

Dal sindaco di Vicenza a quello di Cesena, dallo stesso neo governatore dell?Emilia ai consiglieri regionali e comunali ventenni milanesi. La segreteria Schlein e il ricambio generazionale. Sindaci, consiglieri, deputati, storie da un?ascesa
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Del Re, Di Maio e la caduta europea delle (ex) Cinque Stelle

L’ex viceministra per gli Affari esteri nei governi Conte I e Conte II cede il posto di rappresentante speciale della Ue per il Sahel a João Cravinho. Tra qualche mese toccherà anche all’ex vicepremier lasciare il suo incarico nel Golfo. E poi? Dalle nomine estensive alla fine dei giochi internazionali
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Perché Landini si merita un richiamo dal Colle

Il capo della Cgil delegittima governo e Parlamento, autoproclamandosi leader di piazza della “maggioranza del paese”. Parole false nei numeri, perché i sindacati hanno una scarsa rappresentanza, ma pericolose per la democrazia soprattutto dopo l’incitamento alla “rivolta sociale” in vista dello sciopero generale

Prove tecniche di a-trumpismo italiano

La scommessa su Fitto, il voto europeista sulla Commissione, la linea salda sull’Ucraina e su Putin. Perché i primi passetti della premier nella nuova stagione trumpiana sono un colpo al cuore per i follower del trumpismo
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Centinaio (Lega): “L’Autonomia sarà approvata. Occhiuto? Sarà giù di morale…”

“In Lombardia e Veneto hanno raccolto le firme, forse in Forza Italia l’Autonomia differenziata c’è già”, dice il vicepresidente del Senato. “Le obiezioni della Consulta ci danno ragione, non smontano l’impianto della legge e danno torto a chi voleva il referendum. Miglioreremo il testo, lo approviamo entro la fine della legislatura”
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Altro che manovra. Lo sciopero generale si sta trasformando in una sollevazione “contro il sionismo”

Così la mobilitazione promossa dai sindacati viene usata dalle associazioni palestinesi come una “lotta per arrivare a un obiettivo comune con i lavoratori: boicottare la macchina bellica e fermare il genocidio”. Il tutto nella data in cui l’Onu celebra la “Giornata internazionale della solidarietà con il popolo palestinese”

Ecco i sette punti incostituzionali dell’autonomia differenziata

La Corte costituzionale ha esaminato i ricorsi di Puglia, Toscana, Sardegna e Campania: la questione di costituzionalità dell’intera norma non è fondata, ma i giudici ritengono che sia incostituzionale in alcune parti. Esulta l’opposizione: “Se ne facciano una ragione: la secessione non ci sarà”

From Doge to Doge: Luca Zaia’s advice to Elon Musk

The governor of Veneto: “I?m waiting for him in Venice, the Venetian Republic lasted over a thousand years by focusing on free markets, not tariffs”. What about Mattarella?s response to the American entrepreneur? “He did his duty, sovereignty is sacred”
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De Paz (comunità ebraica Bologna): “Cari Lepore e Clancy, l’antifascismo non è chiudere gli occhi sull’antisemitismo”

Parla il presidente della comunità ebraica bolognese: “Esporre la bandiera palestinese sul Comune è stato un errore. Chi si definisce antifascista non può tollerare che ci sia chi sfila, nella nostra città, con cartelli come ‘voi ebrei ritroverete Hitler all’inferno’. Perché l’amministrazione non prende una posizione forte contro il terrosimo?”
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Pazzi cortocircuiti italiani generati dai trollaggi di Musk

?These judges need to go?, scrive il ceo di Tesla a proposito delle toghe sul caso migranti in Albania. Il doppio standard dei magistrati sulle ingerenze. E poi patrioti a favore delle ingerenze e progressisti che fanno i patrioti. Distopie e commedie all’italiana
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Alli per Silli. Dopo le regionali in Umbria Bandecchi vuole entrare nel governo

Il sindaco di Terni e leader di Alternativa popolare è convinto che i suoi saranno decisivi per la vittoria di Tesei. Ed è pronto a bussare alla porta di Meloni per piazzare un suo fedelissimo nell’esecutivo: Paolo Alli punta al ruolo di sottosegretario agli Esteri, incarico ricoperto oggi da Silli, in quota Noi moderati
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La strategia di Matteo Lepore

Il sindaco di Bologna, in difficoltà per lo scontento cittadino, si concentra su questioni nazionali in uno scontro diretto con la premier Giorgia Meloni
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La tenaglia che minaccia Giorgia Meloni

Il pragmatismo è la chiave di volta della destra italiana al governo. Sacrificare tutto agli ordini di un Bannon o alle mattane di Don Jr. e Musk, amichettismo a parte, non sarebbe una soluzione vincente

Statuto e cavilli: come Grillo può fermare la “rivoluzione” di Conte

In vista del voto virtuale su nome, simbolo e ruolo del garante indetto ieri dall’avvocato tra il 21 e il 24 novembre, il fondatore affila le armi per non farsi cacciare. Un articolo dello statuo del Movimento gli assiucura un diritto di veto superabile solo portando a votare oltre la metà degli iscritti
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Perché Trump può essere un problema per Lollobrigida

L’agroalimentare made in Italy teme le misure protezionistiche di una nuova amministrazione a guida Trump, a partire dai dazi su formaggi e vino. “Abbiamo sollecitato il ministro, aspettiamo risposte”, ci dicono i rappresentanti di categoria