Per il leader di Azione è stato ingiusto aver finanziato con soldi del Comune di Roma la manifestazione pro europa di sabato scorso a Piazza del Popolo. L’opposizione capitolina di centrodestra si compatta contro Gualtieri: “Si dimetta”. Ieri la Lega ha presentato un esposto
L’idea è stata lanciata dal deputato Pd, Roberto Morassut, un simbolo della sinistra romana. Potrebbe esserci anche la segretaria Elly Schlein
“Nemmeno gli organismi sovranazionali come l’Onu sembrano capaci di rispondere alle sfide del nostro tempo”, dice la senatrice a vita. Il discorso d’inaugurazione per il Change The World Model United Nations, un forum internazionale a cui partecipano quattromila studenti da tutto il mondo
La premier attacca il Manifesto per coprire gli eterni distinguo della Lega sul ReArm. Pranzo al Quirinale per ribadire che l’Italia resterà all’interno del piano Ue. E Tremonti commenta: “Era dai tempi di Berlusconi che non mi divertivo così”
Audito alla Camera, supera la prova e fa pure l’orgoglioso. Salvini lo attacca: “Parole vergognose”, ma i leghisti gli chiedono la foto. FdI lo protegge e Calenda non riesce a pungerlo. Effetto Ventotene
Il rischio che la sinistra italiana riproduca il meccanismo ideologico che perfino la sventurata sinistra americana sta abbandonando in tutta fretta: la quotidiana declinazione di un manuale della correttezza politica inteso come vincolo regolativo, ricattatorio, della libertà critica e di pensiero
Dal riarmo europeo al nuovo Patto di stabilità, ma anche l’ampliamento del mercato libero nel settore delle bollette energetiche: i tanti fronti dell’amore improbabile e clamoroso fra Schlein e Salvini
La premier arriva nella capitale belga per il Consiglio europeo. Salta un evento con Tajani e Lollobrigida per cenare con la delegazione di Fratelli d’Italia nell’albergo dove risiede anche il ministro degli Esteri, ma si trincera con i suoi. Con i giornalisti torna sul discorso alla Camera: “Ho fatto arrabbiare? Non capisco cosa ci sia di offensivo”
“La premier è commissariata dalla Lega”. Su Ventotene “ha deciso di oltraggiare la memoria, non accetteremo tentativi di riscrivere la storia”, dice la segretaria del Pd alla Camera. “Fa gli interessi degli amici o dell’Italia?”. Il leader del M5s: “Meloni irriconoscente, se oggi siede al Consiglio Ue è grazie a Spinelli”
Un gran saggio di Ernesto Galli della Loggia contro il mito dell’Europeismo modello Spinelli & co
L’ex premier presenta il nuovo libro tra manager, dentisti e composti riformisti dem. In sala non tutti riescono a visualizzare la nuova geografia del centrosinistra largo e combattivo, ma non importa. Chi c’era ad ascoltare il leader di Iv
Il presidente del gruppo automobilistico a Montecitorio per parlare del futuro della produzione in Italia. Ecco il discorso completo
Il presidente di Stellantis è atteso oggi alla Camera. Un’audizione frutto di lunghe trattative e di un clima più mite dentro Fratelli d’Italia
In Senato la premier bolla i dazi europei come “una rappresaglia” contro Trump e definisce “roboante” il piano ReArm di von der Leyen. Glissa davanti agli attacchi di Renzi, ma poi alla Lega manda un paio di messaggi in bottiglia, dopo aver portato a casa la risoluzione comune
Il leader leghista sarà insignito dal premier ungherese con un trofeo di valore (20 mila euro). La menzione: “Meriti eccezionali nella difesa della libertà e dell’indipendenza delle nazioni europee e della cultura cristiana”
Torna al Senato e parla di debito comune, di nuovi mercati, di cessione di sovranità, ma viene processato dalla Lega, che gli ricorda la lettera a Berlusconi, lui se ne va. Meloni se ne appropria con talento
Il grande paradosso di una segretaria che si trova a sposare le ragioni di chi contesta il suo predecessore. Sempre più sulla scia delle posizioni contrastanti di Prodi e Gentiloni
“La minaccia russa? Continuerà a esserci. Gli eserciti europei in Ucraina? Dobbiamo tenere dentro la Nato, a tutti i costi. Il pacifismo? Basta buttare benzina sul fuoco per due voti in più”. A colloquio con il ministro della Difesa
“Il piano va radicalmente cambiato”. Della risoluzione del Pd la segretaria pretende di non cambiare neppure un avverbio. Un modo per ripadire, dopo la divisione dei dem a Strasburgo, che la linea del Pd sul piano di Ursula è la sua: sì alla difesa europea, no al riarmo nazionale. I riformisti costretti a ingoiare il rospo. Ma oggi alla Camera qualcuno potrebbe votare il testo di Azione
I punti di forza e di debolezza delle comunicazioni al Senato della presidente del Consiglio sulla posizione italiana in vista dell?imminente Consiglio europeo
A margine del colloquio tra la Casa Bianca e il Cremlino, il leader della Lega esulta per il successo della diplomazia sulle armi. “Una notizia bellissima che avvicina una pace che sembrava lontana”. E ne approfitta per attaccare Bruxelles
Dopo una mediazione andata avanti ieri per tutto il giorno e proseguita questa mattina, alla fine i parlamentari dem si sono accordati su un testo condiviso per la risoluzione che sarà votata oggi al Senato, dopo le comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio europeo di giovedì e venerdì
Roma Capitale ha utilizzato 270 mila euro di fondi pubblici per organizzare l’evento per l’Europa promosso da Repubblica. I consiglieri leghisti Santori e Politi presentano un esposto alla Corte dei conti: “Comizio politico spacciato per evento istituzionale”
?Agire come un unico Stato?, ?serve il debito comune?, “l?intelligenza artificiale ha ormai superato i livelli dei dottorati?. L’ex premier torna al Senato, dopo tre anni dalla caduta del suo governo, e incanta
Nei 23 impegni inseriti nel documento che sarà presentato dal Movimento oggi al Senato dopo le comunicazioni della premier Meloni si va dal no alle armi allo stop “immediato” alle forniture a Kyiv, fino all’esclusione dell’Ucraina dalla Nato e alla riapertura delle forniture di gas da Mosca
Nella risoluzione al vaglio da oggi del Senato scomparirà la parola del piano di riarmo e difesa di Ursula. E intanto il ministro dell’Economia rincuora Palazzo Chigi sullo scorporo delle spese militari dal patto di stabilità
Non ci sono solo le divisioni interne sulla politica estera. Da Bologna alla Sicilia, fino alla Campania e alla Puglia: per la segretaria i problemi non mancano. Tra federazioni locali spaccate e riformisti critici, mentre si apre la fase congressuale in regioni e province
Alle regionali emergono tutti i limiti del centrodestra. Marcello Gemmato preferisce non mettersi alla prova, pur essendo il candidato naturale, lasciando spazio a Enzo Magistà, storico direttore di Telenorba e vicino al presidente uscente. E nelle città non va meglio
Difendere l’interesse nazionale senza cadere nelle divisioni e puntando su un’Ue più forte (e senza unanimità). A-trumpismo? “I paesi che esportano valori democratici devono rispondere con intelligenza, non con maggiore protezionismo. Le minacce non vanno enfatizzate ma neppure sottovalutate”. Parla il ministro dell’Agricoltura
“Molti ragazzi mi sembrano più interessati a fenomeni e situazioni mediaticamente rilevanti che deflagrano e si sgonfiano come bolle di sapone rispetto ai gravi fatti politici che abbiamo visto accadere negli ultimi mesi” dice lo scrittore napoletano, “è compito della mia generazione sensibilizzarli”
Per ottenere il voto del governatore veneto, impegnato al Vinitaly, propone la deroga. Una modifica nello statuto prevede il quarto segretario, carta da giocare per tenere a bada i riluttanti
Separazione delle carriere, premierato, decreto Sicurezza e canone Rai. L’accusa al governo Meloni di distruggere “sistematicamente e intenzionalmente” la Rule of Law si basa su un’agenda politica contrapposta, più che su evidenze solide e oggettive
In questi giorni di tensione i riformisti hanno messo in circolazione due nomi che potrebbero scalzare la segretaria: Antonio Decaro e Pina Picierno. Ma uno crede che i tempi non siano maturi, l’altra sa bene che pensare di guidare i dem è un’impresa improba, se non disperata
Il capo della minoranza Pd chiede a Schlein di non imporre un nuovo no al Rearm Eu nel testo della risoluzione del partito sulle comunicazioni della premier Meloni in vista del Consiglio europeo oggi al Senato. Le trattative sono ancora in corso. Fortissima tensione
Chiede a Provenzano di forzare il testo per dire “no” al riarmo, si sta convincendo di andare a congresso, convinta che la base la sosterrà. I riformisti ora sperano nella candidatura di Decaro
La mediazione passiva con il presidente americano non basta. Per sfuggire al rischio della passività e dell’irrilevanza bisogna seguire la lezione di Berlinguer
L’ex presidente del Consiglio presenterà a Palazzo Madama il suo report sulla competitività europea “aggiornato”. Un discorso limato con l’amico Giavazzi e che dal suo staff definiscono “sfidante” per maggioranza e opposizione, anche sul riarmo. Non sono previste visite a Palazzo Chigi
Cambi di rotta politica e ipocrisia trasformata in lirico romanticismo. Dal putinismo all?atlantismo. Dal bacio in testa di Biden al bacio della pantofola a Trump. La premier al centro del nuovo libro di Matteo Renzi: qualche pagina in anteprima
Nel centrodestra sono a lavoro su una risoluzione che superi le differenze tra i partiti. La stoccata di Tajani alla Lega: “Loro che sono filo Trump si ricordino che sono proprio gli americani a chiederci di investire di più in Difesa”. Intanto la premier pianifica una visita negli Usa
ReArm Europe? “Risposta necessaria e tempestiva a Trump e a Putin”. L’Ucraina? “Causa fondante per i valori progressisti”. Schlein? “No alla donna sola al comando”. E poi il Pd, adagiato sulla stabilità, e l’orrore del populismo penale. E l’elogio del Jobs Act
Il protezionismo sulle armi penalizzerebbe l’Italia e rafforzerebbe la dipendenza dagli Stati Uniti e la frammentazione europea. Più costi, meno cooperazione e isolamento commerciale: l’illusione di un’autarchia militare sostenibile
L?appello di Michele Serra, la risposta di una sinistra che vuole esserci, confusa ma insieme. Giovani, i grandi assenti. Tipi, bandiere, tic, lessico, pensieri e nostalgie di un sabato pomeriggio nel cuore di Roma. Una mappa
La storia della civiltà occidentale è una storia di progressi, di errori riparati, di estremismi combattuti, di libertà difese. Per questo il vero wokismo che serve è avere un occidente ottimista rispetto al futuro. La gran lezione di Ayaan Hirsi Ali
Valori ed emozioni volatili hanno sostituito senso del reale e concetti politici razionali. Ma cercando il meglio di un?Europa disarmata, i benintenzionati preparano il peggio. Lo spettro, con varianti, del 1938
Manifestazione contro il riarmo europeo, quarant?anni dopo la protesta contro i missili Cruise di Comiso. Tra nuovi Gandhi e deterrenza poco compresa, il pacifismo cerca una direzione: in piazza, senza una linea chiara, pensionati nostalgici e pochi giovani confusi
Il grosso punto di domanda evocato da Michele Serra si stende sulle certezze mancanti di Piazza del Popolo e prima di tutto sul Pd che arriva alla manifestazione diviso ma unito sotto il cappello ecumenico dell’evento. Bello, ma adesso che si fa?
Il voto sul ReArm Europe ha fatto più danni nel Partito democratico che nella coalizione di centrodestra abituata a essere disunita sulla politica estera
L’incredibile giornata di Delmastro che lascia allibiti Meloni e Nordio. Prima le scuse, poi la smentita al Foglio, che però pubblica l’audio delle sue dichiarazioni contro la riforma della giustizia. L’irritazione della premier
Indecisa come chiarire, è imbrigliata dello statuto, che ha tempi lunghissimi, lavori in corso anche sulla risoluzione che rischia di spaccare ancora. Il rapporto mai costruito con Mattarella
Cosa può fare l’Europa per trasformare in oro il bullismo del presidente americano? Primo punto: superare l’unanimità
Il sindato bianco torna a sfilare insieme alle altre due sigle della Triplice. La neo segretaria: “Vedremo come evolveranno i rapporti. Ma l’azione unitaria è un valore quando non è basata sul rifiuto pregiudiziale al confronto”. Le distinzioni su Europa, armi e sui nuovi contratti della Pa
Dall’inizio del suo mandato la segretaria ha scelto di rendere negoziabile il suo europeismo. Ha scelto di rendere negoziabile il suo antifascismo, promuovendo una classe dirigente timida sulla difesa dell’Ucraina. E ha scelto di schierarsi contro le imprese, contro gli imprenditori, e contro il lavoro, promuovendo un referendum che punta ad abolire la più importante riforma liberale negli ultimi dieci anni
La mozione di Alberto Stefani fa il giro del Carroccio e piace a tutti. Riecheggiano parole dimenticate e l’invito a non svilire la questione identitaria. Si parla di battaglia federalista, con un colpo di scena: Favero dice che va ripensata anche in chiave comunitaria, servono gli Stati Uniti d’Europa
L’ex pm di Mani pulite, ministro e oggi agricoltore scherza sulla vicenda Delmastro: “In fondo chissene frega di cosa dice, quel che conta è che questa legge è giusta. Io sono per la separazione delle carriere dal 1989”
“Ora uno tra lui e Nordio deve lasciare”, dice l’ex ministro della Giustizia che ricorda quando tolse le deleghe una sottosegretaria perché aveva detto delle cose che non gli piacevano sull’indulto
Si ripresenta il giornale di lotta, come nei beati anni dei girotondi, ma con molti più cattivi a disposizione, come Trump, Musk, Putin, Von der Leyen, Meloni. Non si dica che è una piazza “divisa”, un voci diverse, distanti ma uguali
Trattativa per ottenere la modifica dell’ordine del giorno e il rinvio del punto sul piano militare alla prossima settimana. Stasera la decisione finale
“Non è un onorevole qualunque, ma la voce sulla Giustizia del partito di Meloni”, dice il presidente Parodi. Il segretario Maruotti: “L’esecutivo cala la maschera”
Il ministro interviene per ridimensionare le dichiarazioni del suo sottosegretario a proposito della riforma della Giustizia. Per Calderone (Forza Italia) è una “posizione incomprensibile e indecifrabile”. Nevi: “La maggioranza è compatta”
Per il Pd, le parole di Delmastro “demoliscono la riforma Nordio e rivelano una crisi irreparabile nei rapporti con il ministro. Non dovrebbe restare un minuto di più”. Italia viva: “Ha di fatto sfiduciato il proprio ministro: chi se ne va per primo?”
Potranno votare anche i fuori sede. Magi, tra i promotori del referendum sulla cittadinanza, protesta: ?Avevamo richiesto che ci fosse l?abbinamento con il primo turno delle comunali, il governo ha paura del voto”
L’ex governatore rivendica il suo sì a ReArm Europe e auspica una discussione “intelligente e responsabile, né muscolare né di conta interna”. Il capogruppo in Senato ammette le divisioni, ma assicura: “Espulsione e azzeramento sono termini che non ci appartengono”
Secondo Avs, la notizia della Tesla è un complotto: “Noi scomodi” (ma non sui sedili). Il precedente della ex sindaca di Roma
Il suo primo compito è quello legislativo, ma l’iniziativa in materia di leggi si è ormai spostata sul governo. Per Camera e Senato si aprono spazi diversi di intervento. La difficile convivenza di leggi vecchie e nuove
L’ex ministro, oggi presidente della fondazione Med’Or: “Con la difesa comune può nascere una nuova sovranità europea. Il regolamento sui rimpatri? Senza l’Africa non funziona”
L’incredibile confessione al Foglio del sottosegretario alla Giustizia contro il ddl costituzionale del suo ministro: “Il Csm per i pubblici ministeri è un errore strategico. I pm, prima dei politici, divoreranno i giudici. L’unica cosa figa della riforma è il sorteggio”
Quelle anime belle che sognano un’Europa di pace e senza armi, ma slegata da politica e realtà
Tensione nella maggioranza in vista della risoluzione in Parlamento sul piano europeo di difesa. Palazzo Chigi e il Mef smentiscono: nessuno scontro
Le incertezze parallele della politica italiana contribuiscono in modo simmetrico, grazie al famoso effetto semaforo (chiedere a Prodi e Guzzanti), a rafforzare la presidente del Consiglio
Il sottosegretario alla Difesa di Forza Italia stigmatizza la scelta del Carroccio sul Rearm Europe: “E’ un passaggio epocale non bisognerebbe pensare al piccolo tornaconto politico”
Il ministro della Cultura ha scelto Corsini alla presidenza della Fondazione: atto legittimo e politicamente corretto. Per nulla un violento squadrismo
Dopo il voto sul riarmo parla di “chiarimento politico” ma non precisa come e quando. I suoi la spingono al congresso anticipato, lei nicchia, perché non si fida dei vecchi del Pd. Tra i riformisti la carta è Pina Picierno
Scontro verbale tra la premier e il ministro dell’Economia. Al centro la questione della difesa e la posizione della Lega
La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha criticato nuovamente le parole del capo dello stato sulla “pericolosa narrazione nucleare” del Cremlino. Il precedente dopo l’equiparazione tra invasione dell’Ucraina e Terzo Reich, che la Russia aveva bollato come “invenzioni blasfeme”
La premier non sarà presente all’incontro a porte chiuse del ministro Urso con i vertici di Altagamma e di Camera Nazionale della Moda. Cdm anticipato alle 15
Oggi in Cdm il via libera all’aumento dell’accisa sul gasolio e la riduzione di quella sulla benzina. La misura sarà applicata gradualmente in cinque anni e il gettito extra destinato al trasporto pubblico locale
Costringe il partito ad astenersi, ma scoppia la protesta dei riformisti e di chi chiede i congresso. Gabinetti di guerra, note, telefonate. Le perplessità di Gentiloni e Franceschini
Di fronte alle irregolarità sulle spese elettorali in Sardegna, il vicepremier chiede di ripetere le elezioni. Ma in Romania parla di “euro-golpe di stampo sovietico”
Vota no al piano Ursula, ma il governo se ne impipa. Twitta come un ossesso e governa come un soprammobile. Lui è un uomo di spettacolo, non appartiene alla politica, quella fatta di strategie, compromessi e responsabilità. È il trionfo dell’inconseguenza
I partiti italiani non riescono a scegliere con chi stare tra Trump, l?Ue e Putin
Il docente della Luiss ed ex senatore: “E’ positivo cercare di omologare i comportamenti dei diversi stati europei. Ma senza accordi con l’Africa l?intero piano rischia di rimanere astratto e teorico. Servono strategia, diplomazia e soprattutto investimenti. Legittimi i dubbi dei socialisti sui diritti umani”
Andrea Stroppa: “È l’auto più sicura del mondo”. Lollobrigida: “Io non me la posso permettere”. Giuli: “Sinistra drive in”. Le reazioni dei ministri, dei parlamentari e dell’uomo di Musk in Italia
Quante perversioni politiche ha causato il bavaglio su etica e cultura. Bisognerebbe fare un passo avanti e indicare su quali piani è possibile un recupero della ragione discorsiva, del dialogo intorno alla verità e ai suoi criteri oggettivi
L’ex sindaco di Bergamo ed europarlamentare del Pd vota (insieme ad altri nove esponenti dem) contro la linea della segretaria e a favore del piano di riarmo europeo: “Zingaretti e Bonaccini avevano mediato un testo che andava bene a tutti, ma Schlein si è imposta”
A Strasburgo l’astensione di FdI sull’Ucraina: “Troppi insulti all’America”. Rigidità sui dazi agli Usa. Tensione sul documento che sarà votato dalla maggioranza in Parlamento
Con il voto sul piano per il riarmo europeo all’Europarlamento torna l’asse Lega-M5s. Meloni con von der Leyen, Schlein si sfila: Pd diviso. A guardare il fronte dei sì, invece, emerge sempre più con chiarezza quale sia la maggioranza che dà le carte a Bruxelles. I nuovi equilibri Ue
Dieci europarlamentari votano contro la linea della segretaria. Quartapelle, Madia, Fassino, Cuperlo e Zampa chiedono che si apra un confronto. “Apprezzo chi vota con la propria testa. Ogni cosa che indebolisce l’Europa è sbagliata”, dice il politologo dell’Università di Bologna
Da Giuseppe Conte a Marco Rizzo, fino al presidente Anpi. L’incredibile giro di telefonate di Michele Serra in vista della manifestazione per l’Europa di sabato
Difesa e satelliti meglio Made in Italy. Il ministro dell’Industria contro i ritardi europei: ?Bruxelles ha perso troppo tempo?
Verso il congresso. Il segretario della Liga veneta Stefani presenta una mozione (“Futuro è identità”) che è già post salviniana. Nessuna traccia del ponte sullo Stretto
Europeismo fiacco e vago, travestito da “momento Ventotene”. Perché la goffa mutazione genetica del duo Pd-Rep. raddoppia gli errori e le ambiguità fatali di ieri
I dirigenti del gruppo automobilistico sondano la predisposizione dei parlamentari di Meloni. La settimana prossima l’appuntamento in Parlamento
Al di là di una certa retorica, i dem si sono sempre dimostrati pronti a sostenere l’Ucraina. Fino al voto di oggi sul piano europeo per il riarmo, con chi spinge per il sì e chi vorrebbe l’astensione