Uno scultore e il suo Redentore, pronto a volare nel cielo di Maratea

L’autore del Cristo si chiamava Bruno Innocenti. Fiorentino, figlio di un orafo e allievo dell’Istituto statale d’Arte a Firenze. Un uomo mite e risoluto, colto e affabile, solitario. Il suo studioso più fedele, Marco Fagioli, ha pubblicato un formidabile catalogo a lui dedicato. Le due figlie si impegnano a tener viva la bellezza che hanno ereditato

I dittatori trovano sempre un motivo per far proseguire le stragi

Si annunciano trattative e pace per poi bombardare: si può sempre far dire che Kyiv ha attentato all’elicottero di Putin. Si può dichiarare che occupare, affamare e ammazzare civili nella Striscia è per liberare gli ostaggi. Quando sganceranno un atomica diranno che non hanno potuto farne a meno

Il “Vengo come un fratello” di Papa Leone contro l’egoismo Maga

J.D. Vance ha giustificato l’America first con il concetto di Ordo amoris di Agostino. Nei Vangeli si legge che è fratello o sorella chi fa la volontà di Dio. Anche Francesco aveva ricordato ai vescovi americani che l’amore cristiano non si distribuisce in cerchi concentrici, ma è una fratellanza aperta a tutti

Sull’arte del “lasciar andare”

Andrée Ruth Shammah parlava di Israele e Palestina e ha concluso augurandosi che qualcuno imparasse a “lasciar andare le cose”. Dalla morte, all’amore, ai ricordi, è un atto che può salvare il mondo

Qualcosa di magnanimo e di solenne nella decisione del Pkk

Il partito ha deliberato il proprio scioglimento e la fine della lotta armata, perché “ha compiuto la sua missione storica”. Erdogan ha salutato benevolmente la svolta, ora le carte sono tutte nelle sue mani. Che forse userà per persuadere la sua base e i suoi alleati per assicurarsi la presidenza a vita

Auguri al cardinale Puljic

Arcivescovo emerito di Sarajevo, fu elevato alla porpora da Giovanni Paolo II, alla vigilia dell’assedio della città. Alla sua prima messa da cardinale disse: “Solo il Papa ha fatto di Sarajevo una frontiera decisiva dell’epoca”. Mentre il resto del mondo si voltava dall’altra parte

La minaccia dell’atomica e il mondo quasi spacciato

Medvedev assicura che, in caso di turbamenti della cerimonia del 9 maggio, il 10 Kyiv non esisterà più. Putin dice che spera non ci sia bisogno dell’atomica. Che dal 24 febbraio 2022 viene masticata come un chewing-gum dalle bocche del Cremlino. E ogni volta le minacce restano senza risposta

Meditare sulla vulnerabilità del mondo

Dopo il blackout nella penisola iberica, si è ricordato quello italiano del settembre 2003. L’Italia rimase al buio pesto per 12 ore per un contatto tra un cavo surriscaldato e un albero. Un albero caduto in un cantone svizzero può riportare un intero paese alla caverna platonica

Morto un Papa, se ne fa sempre un altro. Morto un amico, no

Noto il diffuso impegno a certificare il proprio severo giudizio su Bergoglio. Era contro l’eutanasia, ma era per i migranti, diceva la frociaggine ma era fratello dei carcerati. La questione riguarda il nostro tempo e l’amicizia: chi non ha almeno un amico da cui si sente lontano per certe opinioni e convinzioni?

Un pensiero al Papa, per il giovedì santo

Oggi la visita a Regina Coeli. Pochi hanno augurato al Papa, quando era ricoverato, di cavarsela con la stessa sincerità e lo stesso disinteresse dei detenuti e delle detenute. Del resto il giubileo è fatto per annunciare una liberazione

Una Domenica delle Palme insanguinata

Bambini uccisi nella strage di Sumy, come nel parco giochi di Kryvyj Ryh. Nel bombardamento dell’ospedale Ahli, come ogni giorno a Gaza. Come il 7 ottobre. Una mattanza, in un mondo che di bambini è diventato avaro

Viaggi e sogni di Freud e Kerényi a Castelvetrano

Marcello Venuti mi guida in una visita ricchissima. Freud vi giunse per vedere Selinunte e lodò la Sicilia come “la regione più bella d’Italia”. Károly Kerényi, studioso di mitologia greca ed esiliato dall’Ungheria, fu ripetutamente ospite da queste parti

Dove nasce la diffidenza degli ucraini verso gli americani e viceversa

Il formidabile reportage di Adam Entous per il New York Times rivela dettagli istruttivi sui dissensi interni alle autorità ucraine e quelli fra gli ucraini e gli americani. Fra la scelta di resistenza di un popolo e la decisione di sostenerla “a condizione” con un guinzaglio modulabile, si è giocata una rischiosa partita