Oggi la visita a Regina Coeli. Pochi hanno augurato al Papa, quando era ricoverato, di cavarsela con la stessa sincerità e lo stesso disinteresse dei detenuti e delle detenute. Del resto il giubileo è fatto per annunciare una liberazione
Sono atterrato poco dopo la partenza di Zelensky e Mark Rutte, che si sono incontrati. Vado in giro per fare una ricognizione, un riconoscimento. La città sembra vuota, ma non è solo per il vento che tira: è stata svuotata
Riascoltare “Mosca-Odessa” di Vladimir Semënovicč Vysockij e “Odessa” dei Bee Gees
Bambini uccisi nella strage di Sumy, come nel parco giochi di Kryvyj Ryh. Nel bombardamento dell’ospedale Ahli, come ogni giorno a Gaza. Come il 7 ottobre. Una mattanza, in un mondo che di bambini è diventato avaro
Marcello Venuti mi guida in una visita ricchissima. Freud vi giunse per vedere Selinunte e lodò la Sicilia come “la regione più bella d’Italia”. Károly Kerényi, studioso di mitologia greca ed esiliato dall’Ungheria, fu ripetutamente ospite da queste parti
Musk e compagni vogliono far uscire gli Usa da Nato e Onu, appena insediatosi Trump ha firmato l’uscita dall’Oms. La Turchia nel 2021 uscì dalla Convenzione di cui era stata prima firmataria. L’Ungheria di Orbán ha decretato l’uscita dalla Cpi. Andarsene è semplicissimo, esser buttati fuori è più complicato
“Non metto in dubbio il ruolo di Putin, metto però in dubbio la verginità dell’aggredito”. Un’affermazione calcata sul più orribile luogo comune maschilista, con una sola vocale di differenza. Ma gli aggrediti non devono essere vergini per difendersi, o per non essere attaccati
Il formidabile reportage di Adam Entous per il New York Times rivela dettagli istruttivi sui dissensi interni alle autorità ucraine e quelli fra gli ucraini e gli americani. Fra la scelta di resistenza di un popolo e la decisione di sostenerla “a condizione” con un guinzaglio modulabile, si è giocata una rischiosa partita
Il direttore del Fatto ripropone ostinatamente lo stesso “argomento”: Zelensky avrebbe rifiutato qualsiasi negoziato che non prevedesse il ripristino integrale dei confini ucraini. Ma quest’argomento è una contraffazione che coincide esattamente con la propaganda del Cremlino
Lo schwa e l’asterisco hanno il bello di essere completamente facoltativi: si può scegliere di propugnarli o di deplorarli. L’unica cosa che rovina il bello è il proposito di proibirlo. La circolare del ministero dell’Istruzione sembra una versione romana delle proscrizioni lessicali di Trump
Trump e Putin parlano al telefono, prima e dopo droni e missili tempestano l’intera Ucraina. Netanyahu ha ribombardato Gaza e reimbarcato Ben Gvir. Erdogan, riaccolto tra gli europei, ha arrestato il suo rivale in capo, inscenando un colpo di stato
La guerra civile è il modello di tutte le carneficine di oggi. Di quella spagnola e delle sue cicatrici si può apprendere molto dal romanzo di Alberto Méndez, autore di questo solo libro. E si può poi riflettere sull’8 settembre italiano, sui due Vietnam, sulle due Germanie, sulle due Coree, sui due Sudan. Sulle due Ucraine? Sulle due Europe?
L’Arno lambisce le spallette a Firenze, ancor più a Pisa, scuole chiuse e allerta rossa in Emilia e Romagna, e anche in Calabria, i Campi Flegrei sono spaventati, il papa sta così. Un inverno che finisce e una primavera che comincia, senza spiegare perché
Il suo sindaco aveva detto “Magari stavolta tocca a noi, i piccoli!”. Ma non ce n’è bisogno: ad Aliano d’inverno si svolge il festival “La luna e i calanchi”, le case hanno occhi che tengono lontani gli spiriti maligni, una pinacoteca raccoglie disegni e quadri di Carlo Levi, che lì volle essere sepolto. Un luogo di rinascita e meraviglia
Guerra e pace, nella loro combinazione, prendono in ostaggio chi le pronuncia e le tramuta in esorcismi. Mercanti d’armi, tardo-futuristi e fornitori d’intendenza a parte, come si fa a immaginare il prossimo desideroso di guerra o nemico della pace?
Con gli stessi soldi si potrebbero costruire asili nido, ospedali, scuole, biblioteche. Ma con un solo caccia-bombardiere si possono distruggere asili nido, ospedali, scuole, biblioteche
E’ Felice Bauer, per un periodo della sua vita compagna di Franz Kafka – e per troppo tempo conosciuta solo attraverso lo sguardo e le parole di lui – e responsabile delle vendite della ditta Carl Lindstrøm, colosso della discografia
A differenza dei suoi alleati, il presidente ucraino sa che il suo popolo è stato sottoposto a una prova così dura da poter cedere di schianto. Così, ha obbedito alle raccomandazioni, rinunciando persino a definire la pace “giusta”. In nome della responsabilità
Il presidente ucraino teneva ad associare la firma dell’estorsione delle risorse minerarie a due riconoscimenti. La sua insistenza su queste condizioni ha fatto saltare il banco: all’irrisione semibonaria si è sostituita la brutale umiliazione
“Le parole tra noi leggere” si intitolerà la Fiera 2025. Il titolo è tratto dal romanzo famigliare di Lalla Romano ed è preso in prestito dai versi di Montale. Riflessioni sulla leggerezza e sulla pesantezza, tra Italo Calvino e Simone Weil
Il presente ci insegna che occorre rinunciare alla speranza di essere d’accordo su tutto ciò che è essenziale sulla base dello schieramento di appartenenza. Vale per il Medio Oriente, per la resistenza ucraina, per l’Europa e il Regno Unito, per Dodik e per Srebrenica
L’Archivio della letteratura tedesca l’ha acquistato grazie a un’ampia sottoscrizione di fondazioni pubbliche e di persone private. Un fatto che contraddice lo spettacolo globale di miliardi e miliardari
I racconti delle “Vite di confine” fra Nova Gorica e Gorizia vi risarciranno della storia del mondo. Ecco un indice parziale di quelle che custodisce il libro
Nessuna illusione sul prossimo risveglio degli Stati Uniti democratici e liberali: i tempi bui cui il mondo sta assistendo sono destinati a durare. Era già tutto previsto, forse
Per l’autore de “Il Principe” alla salvezza si arriva dall’emergenza: l’arciere prudente deve mirare più in alto rispetto alla meta desiderata. Un invito più che mai valido per il Vecchio Continente
Centinaia di cittadine e cittadini russi hanno reso omaggio alla tomba del dissidente nel moscovita cimitero di Borisov. Probabilmente erano i primi a sapere di non avere possibilità di incidere sul destino della Russia