La minaccia dell’atomica e il mondo quasi spacciato

Medvedev assicura che, in caso di turbamenti della cerimonia del 9 maggio, il 10 Kyiv non esisterà più. Putin dice che spera non ci sia bisogno dell’atomica. Che dal 24 febbraio 2022 viene masticata come un chewing-gum dalle bocche del Cremlino. E ogni volta le minacce restano senza risposta

Meditare sulla vulnerabilità del mondo

Dopo il blackout nella penisola iberica, si è ricordato quello italiano del settembre 2003. L’Italia rimase al buio pesto per 12 ore per un contatto tra un cavo surriscaldato e un albero. Un albero caduto in un cantone svizzero può riportare un intero paese alla caverna platonica

Morto un Papa, se ne fa sempre un altro. Morto un amico, no

Noto il diffuso impegno a certificare il proprio severo giudizio su Bergoglio. Era contro l’eutanasia, ma era per i migranti, diceva la frociaggine ma era fratello dei carcerati. La questione riguarda il nostro tempo e l’amicizia: chi non ha almeno un amico da cui si sente lontano per certe opinioni e convinzioni?

Un pensiero al Papa, per il giovedì santo

Oggi la visita a Regina Coeli. Pochi hanno augurato al Papa, quando era ricoverato, di cavarsela con la stessa sincerità e lo stesso disinteresse dei detenuti e delle detenute. Del resto il giubileo è fatto per annunciare una liberazione

Una Domenica delle Palme insanguinata

Bambini uccisi nella strage di Sumy, come nel parco giochi di Kryvyj Ryh. Nel bombardamento dell’ospedale Ahli, come ogni giorno a Gaza. Come il 7 ottobre. Una mattanza, in un mondo che di bambini è diventato avaro

Viaggi e sogni di Freud e Kerényi a Castelvetrano

Marcello Venuti mi guida in una visita ricchissima. Freud vi giunse per vedere Selinunte e lodò la Sicilia come “la regione più bella d’Italia”. Károly Kerényi, studioso di mitologia greca ed esiliato dall’Ungheria, fu ripetutamente ospite da queste parti

Dove nasce la diffidenza degli ucraini verso gli americani e viceversa

Il formidabile reportage di Adam Entous per il New York Times rivela dettagli istruttivi sui dissensi interni alle autorità ucraine e quelli fra gli ucraini e gli americani. Fra la scelta di resistenza di un popolo e la decisione di sostenerla “a condizione” con un guinzaglio modulabile, si è giocata una rischiosa partita

L’antesignano del wokismo è sempre il proibizionismo

Lo schwa e l’asterisco hanno il bello di essere completamente facoltativi: si può scegliere di propugnarli o di deplorarli. L’unica cosa che rovina il bello è il proposito di proibirlo. La circolare del ministero dell’Istruzione sembra una versione romana delle proscrizioni lessicali di Trump

È impero dovunque

Trump e Putin parlano al telefono, prima e dopo droni e missili tempestano l’intera Ucraina. Netanyahu ha ribombardato Gaza e reimbarcato Ben Gvir. Erdogan, riaccolto tra gli europei, ha arrestato il suo rivale in capo, inscenando un colpo di stato

Aliano, il borgo lucano “quasi” capitale della cultura

Il suo sindaco aveva detto “Magari stavolta tocca a noi, i piccoli!”. Ma non ce n’è bisogno: ad Aliano d’inverno si svolge il festival “La luna e i calanchi”, le case hanno occhi che tengono lontani gli spiriti maligni, una pinacoteca raccoglie disegni e quadri di Carlo Levi, che lì volle essere sepolto. Un luogo di rinascita e meraviglia