Chiunque fossero gli autori dello striscione sul 7 ottobre come giornata della Resistenza palestinese vanno presi sul serio. E devono esserci cose che un corteo non vuole dire né sentirsi dire
Di fronte alla scelta se entrare nel corteo o prenderne le distanze, viene in mente la vecchia formula della folla solitaria: partecipare senza pretendere di sottoscrivere opinioni e slogan di tutti coloro che la folla la compongono. E tenersi stretta la solitudine, senza rinunciare alla propria solidale condivisione
Tra quei venticinque ciascuno che abbia impegnato il proprio voto ha contribuito a salvare una vita. Ciascuno che abbia votato contro ha contribuito a dannarla
Da personaggio in cerca d’autore a padrone della Russia. Michael Thumann, corrispondente della Zeit e spesso inviato a Mosca, ricostruisce la genesi e lo sviluppo delle mire dell’autocrate che ha dato vita al “regime più minaccioso del mondo”
Da Capaci a Castellammare del Golfo a Scopello. Una coppia di giovani radiosi da Oslo, una famiglia di russi molto nervosi, una gentilissima fisioterapista palermitana, una spettacolare uscita dalla scuola di bambini che mi ha lasciato estasiato
Danilo Montanari è militante politico, curatore d’arte contemporanea e fotografia, bibliofilo, e soprattutto è di Ravenna. La sua raccolta ha un titolo bellissimo: “Poco mossi gli altri mari”
415 droni russi sull’Ucraina, un altro di paternità ignota ha colpito un’imbarcazione della flotilla diretta a Gaza, droni Stealh israeliani invisibili colpiscono Doha. Ursula von der Leyen vuole costruire “un muro di droni”
Cara Mariarosa, i racconti sollevano una storia dal bassorilievo dove giacciono i caduti. Così gli spettatori si aggrappano a un corpo, a un viso, a un nome ridiventano capaci di figurarsi il grande numero di morti. Questo è ciò che ha fatto il film “La voce di Hind Rajab”. Una bambina di cinque anni, che forse avrebbe scelto di coprirsi i capelli, forse li avrebbe sciolti al vento, o forse non avrebbe potuto, e sarebbe stata velata, e viva
I signori di Pechino disprezzano la fatica indolente della democrazia, dell’opposizione. Xi, Putin, Kim Jong Un, Modi, e poi Pezeshkian, Lukashenko, Erdogan. L’occidente ora si pronuncia solo per farsene beffe, Trump e la sua America “profonda” non ne fanno più parte e l’Europa non è che un moscerino politico
Due titoli curiosi sulla prima pagina di un giornale italiano, tra Xi Putin e Trump
A Tianjin ci si è fieramente opposti all’occidente, che si presenta come il titolare di una superiorità materiale. Oggi l’oriente, capitanato dalla Cina, tiene il fiato sul collo di quel primato
Nel libro “Il figlio della lupa” c’è una maestra che insegna tenacemente ai bambini parlando in sloveno e viene congedata per punizione, c’è un orfano undicenne che si chiama Srecčko e rifiuta di essere chiamato Fortunato, ci sono le vessazioni, la violenza fanatica e squadrista, la paura per una cultura ignorata e misconosciuta
Chissà le tante persone giovani che affollano il Meeting di Rimini, se interpellate sul soccorso in mare ai migranti, cosa risponderebbero. Direi che prima ancora che al principio di sussidiarietà farebbero ricorso a quello di carità cristiana
“C’è un prima e dopo il 7 ottobre”. Siamo a più di 600 giorni “dopo” il 7 ottobre. Chi governa Israele e comanda il suo esercito poteva agire in modi diversi. Ha scelto di agire nel modo che ha condotto a questo punto
Lo ha detto in un’intervista a Repubblica Paolo Pellegrin, fotoreporter che ha frequentato Gaza per molti anni. Se potesse ci tornerebbe, dice, ma teme che potrebbe scoprire cose ancor più terrificanti di quelle che sappiamo e immaginiamo
Adriano Prosperi ha da poco compiuto gli anni. La sua amicizia mi ha regalato un gruzzolo di conoscenze preziose a capire il mondo cui ancora apparteniamo: un mondo che è andato da tutt’altra parte, e allo stesso tempo in cui tanti nostri connotati resistono strenuamente
Un telefono è morto (il mio iPhone 8), ora ne ho uno classificato il doppio (cioè il 16). Con me un magnifico specialista, elegante, comprensivo e sicuro di sé. Esperienza eccellente. Non mi comprometto neanche con Tim Cook
La penultima cena, la soluzione dell’articolo 5 “Come Se” di cui Giorgia Meloni è autrice, gli aneddoti postumi su Yalta che impallidiscono di fronte alle chiacchiere di Trump seduto accanto alla riaccolta mascotte Zelensky
Mentre attendevo l’ingresso del presidente ucraino nella tana del lupo, leggevo delle caprette sull’isola di Stromboli, in particolare a Ginostra. Giorni fa, a Marciano Marina, avevo risentito anche la storia della pecorella smarrita
L’avventura era il modello della nostra infanzia e dell’adolecenza. La vita dei bambini “non regolari” è spesso smodatamente avventurosa. Ma non è vero che noi del benessere l’abbiamo ripudiata. Il caso di Cecilia De Astis, i bambini morti in mare e il fenomeno di Formula 1
“L’ombra di Pushkin”, un’opera d’arte incastonata nel marciapiede di una strada di Odessa, è stata vandalizzata. Un tentativo, che si somma a tanti altri, di cancellarne il patrimonio artistico e culturale legato al passato russo e sovietico. Una superstiziosa guerra alle ombre dettata dal fanatismo nazionalista
Le prove con cui Israele ha provato a dimostrare l’appartenenza di al Sharif a Hamas, e a giustificarne così l’omicidio, sono insufficienti e di dubbia veridicità. Ancor peggio è la dicitura “assieme a dei colleghi”, come se si trattasse di un accidente del destino, di un massacro che vale la candela. È invece una strage aggravata
Ho visto un tramonto lungo e indimenticabile, con una vista splendida sulle isole dell’Arcipelago toscano. Mi sono interrogato sull’attrazione esercitata dalla visione delle isole, e ho deciso di recuperare quello che di originale e intelligente ne hanno detto antichi sapienti e poeti di tutti i tempi