Il mondo di “Missione confidenziale” e quello di oggi

Graham Greene lo scrisse nel 1938, il libro uscì l’anno dopo. Il protagonista D. (un agente segreto) viene da un paese in guerra civile, le cui condizioni sono molto simili a quelle del conflitto spagnolo. Arriva a Londra: un altro mondo, un luogo di pace, su cui però incombe minacciosamente una guerra mondiale. Fino a che punto il proprio tempo è dopoguerra? E quando diventa anteguerra?

L’altra faccia dell’occupazione italiana

Le testimonianze degli internati sloveni e croati nei campi italiani tra il 1941 e il 1943 riemergono dal silenzio: un libro raccoglie le voci dei bambini di allora, oggi ultimi testimoni di una storia rimossa

Ricordi di un viaggio in treno

Io e Gigi Riva avevamo un incontro a Giavera del Montello, ed eravamo sul regionale da Mestre a Treviso. Chiacchiere su Stendhal, su Bergamo, sul Tagliamento. Scrivo queste righe nel caso in cui la nostra giovane compagna di viaggio le legga e non pensi a noi come a degli impostori

Esultano i sostenitori del disarmo in Ucraina

Donald Trump toglie a Kyiv le armi difensive che ha promesso. Si intesta così la responsabilità diretta dell’assassinio di civili e militari, donne e uomini, bambini e vecchi. “Meno armi vengono fornite a Kyiv più è vicina la fine del conflitto” ha detto il portavoce del Cremlino. Questa volta, purtroppo, ha detto la verità

Una storia sentimentale del Pci

Il libro di Claudio Caprara è un’affettuosissima dichiarazione di riconoscenza per le persone con cui la comunità umana del partito l’ha fatto vivere. Si racconta il Pci degli anni di ferro fino alla Liberazione, quello della via italiana, quello dell’uscita da Varsavia e dell’ombrello della Nato, e quello della metamorfosi (che è una via per dissimulare il decesso)

Srebrenica e il torbido contesto dei massacri d’oggi

Delle manifestazioni di Belgrado si coglie il peso inaudito del contesto in cui avvengono. Tra 10 giorni si celebrerà il trentennale del massacro di Srebrenica: allora bastò poco per capire che si era perpetrata la carneficina più terribile dopo la Shoah. Oggi le stragi vengono messe nel conto della “guerra”

L’arruolamento femminile nell’esercito di Kyiv

Un reportage del Kyiv Independent getta luce su un fenomeno consistente: le donne che combattono sono circa 70 mila, di cui circa 5500 impiegate in prima linea. Ma c’è la preoccupazione che la promozione del reclutamento femminile volontario prepari la strada a quello obbligatorio

Il vaso di Pandora di Putin è ancora ben chiuso

Il portavoce del Cremlino Dmitrij Sergeevič Peskov ha avvertito che un cambio di regime in Iran sarebbe inaccettabile e che l’assassinio di Khamenei aprirebbe il vaso di Pandora. Putin, i cui servizi assassinano dissidenti e oppositori, che invade e cancella paesi e città, ha provato un brivido all’ipotesi di quei buontemponi di Trump e Netanyahu

L’odiosa reputazione che si è alimentata contro “gli scafisti”

Lo scafista sta al gradino più basso dell’abiezione contemporanea. Incapace di perseguire i Bija, gli Al-Kikli e gli Almasri, l’autorità si rivale sui piccoli. Che sono anche un piatto ricco per le polizie più innervosite e per il malumore delle magistrature dei luoghi in cui naviganti e naufraghi vanno a incagliarsi. Storia di Amir Babai

La grottesca minaccia mortale rivolta a Khamenei

Guida Suprema della Repubblica Islamica dell’Iran dall’89, era stato presidente dal 1981. Nei fatti il suo potere dura da 44 anni, lui ne ha 86 e un notorio tumore, e della sua successione si tratta da tempo. L’idea secondo cui con lui finirà la guerra è soprattutto una riprova della furia oltranzista di Netanyahu, anche lui al potere, con poche pause, da una vita

Le guerre finiscono col ribadire i ceppi, o spezzarli

Proporsi di cambiare un regime dispotico con la forza finisce col mancare il bersaglio, e spesso per provocare l’esito opposto. Ma se ci si misura con una situazione di fatto prodotta da un intervento militare o da una guerra il discorso può essere diverso. Lezioni dalla Siria

Cara Schlein, vantarsi della minoranza dei votanti non è vincente

Ancor peggio è metterla a confronto con quelli che votano per il malaugurato governo in carica. Guadagnare il voto e la partecipazione degli astenuti è il compito maggiore di un partito democratico, e invece ci si rassegna a una gara fra i due campi nel recinto sempre più ridotto dei votanti

Una virtuosa associazione di studenti del Virgilio

Il suo promotore si chiama Antonio Maria Cutuli, detto Tonino, e da due anni organizza un concorso di poesia intitolato a un’amata ragazza che non c’è più, Maria Pellegrini. Un’iniziativa dai molti pregi. Riporto qui la poesia di Alice, una dei partecipanti

Gli spari dell’Idf e l’entusiasmo di Hamas

Ormai sembra puro masochismo che l’esercito israeliano rincari la dose, ma è successo di nuovo: vicino a un punto di distribuzione degli aiuti, i soldati hanno aperto il fuoco, uccidendo più di 30 palestinesi e ferendone 90. Netanyahu tira dritto e i capibanda di Hamas non possono che godere

Uno scultore e il suo Redentore, pronto a volare nel cielo di Maratea

L’autore del Cristo si chiamava Bruno Innocenti. Fiorentino, figlio di un orafo e allievo dell’Istituto statale d’Arte a Firenze. Un uomo mite e risoluto, colto e affabile, solitario. Il suo studioso più fedele, Marco Fagioli, ha pubblicato un formidabile catalogo a lui dedicato. Le due figlie si impegnano a tener viva la bellezza che hanno ereditato

I dittatori trovano sempre un motivo per far proseguire le stragi

Si annunciano trattative e pace per poi bombardare: si può sempre far dire che Kyiv ha attentato all’elicottero di Putin. Si può dichiarare che occupare, affamare e ammazzare civili nella Striscia è per liberare gli ostaggi. Quando sganceranno un atomica diranno che non hanno potuto farne a meno