Gli Stati Uniti, mamma Roma e il nuovo album “Comuni mortali”, presentato ieri in piazza di Spagna, e il progetto di un disco in inglese. L’ossessione dell’ambizione e un mia vita spericolata
“Chi è Nicola Felpieri?” è il primo disco del Mago del Gelato, band che si iscrive al filone del jazz-funk all’italiana, iniziato dai Calibro 35. All’interno dell’album anche collaborazioni come quella con Le Feste Antonacci che proeittano il genere su sonorità più elettroniche alla Cosmo
Il Ceo della Fimi (Federazione industria musicale italiana): “Al Comune di Sanremo non capiscono nemmeno cos’è il Festival che porta il nome della città che amministrano. Dal bando emerge una visione provinciale, strapaesana e parassitaria nei confronti di uno spettacolo tv”
La cantante napoletana celebra le canzoni dei “suoi” 99 Posse e quelle da solista con un tour. L’ultimo EP “Maria” è la candelina sulla torta. “I giovani sono il pasto dei social. Studiate e suonate ovunque, e fateli andare in tilt”
Vocalità morbida. musicalità dolce, soluzioni originali. Talenti destinati a incontrare una bella popolarità e voci ancora da scoprire, al quale è difficile restare indifferenti
Secondo disco solista per il frontman dei Marlene Kuntz: “Stammi accanto”, otto canzoni tra poesia e ansia, che presenterà con un tour nei club. “Non c’è più una scena vivace che permetta il confronto tra ragazzi. Il ministro della Difesa? Grande sensibilità artistica: eravamo insieme nella coop Zabum, negli anni ’90”
Così un españolito qualunque ha acceso il cuore del pubblico e delle signore. La nuova biografia e i conti impossibili: dei dischi venduti e delle donne conquistate
Michele Pasotti dirige un’esecuzione limpida e storicamente informata, con Mauro Borgioni come Orfeo di riferimento. Alterna il podio (che non c’è) con la sua sedia da tiorbista. Fa un Orfeo scabro, senza effetti speciali ed effetti “ba-rock”, ma non rinunciatario né negli abbellimenti né nel ritmo teatrale
Michele Pasotti dirige un’esecuzione limpida e storicamente informata, con Mauro Borgioni come Orfeo di riferimento. Alterna il podio (che non c’è) con la sua sedia da tiorbista. Fa un Orfeo scabro, senza effetti speciali ed effetti “ba-rock”, ma non rinunciatario né negli abbellimenti né nel ritmo teatrale
“Volevo essere un duro” è un disco denso ma leggero, vitale e divertente. Temevamo che allontanarsi dall’underground potesse essere una fregatura, ma non è così
Il ritiro dalle scene in un concerto il 1° aprile a Milano con tanti ospiti. “Piuttosto che continuare a sfornare dischi senza creatività preferisco fermarmi. Non ho mai voluto diventare un personaggio tv ma solo essere me stesso, anche nelle mie mancanze”
Da David Bowie a Iggy Pop, passando per Depeche Mode, Yazoo e Sonic Youth. Un tuffo nella Berlino della seconda parte degli anni Settanta, descritto da Andrea Cerasi. Alla ricerca di un suono oscuro e traboccante di elettronica
Cantò il blues come nessun altro, e la sua tecnica alla sei corde fece scuola. Ma fu anche un eccezionale autore di canzoni, negli anni Trenta in cui i suoi colleghi soprattutto reinterpretavano la tradizione. Due musicologi illuminano i misteri nella sua biografia
Confinata nel limbo della “qualità per pochi”, come tanti altri bravi artisti, la cantautrice bolognese, ha cercato di scovare da sola una via d’uscita, sconfinando con successo nel cinema. Questo ha circoscritto il suo personaggio in un’aura di appartata rispettabilità
Una guerra a bassa intensità tra passato e presente anima la scena musicale. Massimo Biscardi, nuovo presidente dell’Accademia di Santa Cecilia, rilancia l’impegno per coniugare la grande tradizione con la musica contemporanea e l’innovazione digitale, mirando a una più ampia fruizione e valorizzazione della musica dal vivo
Con una carriera che va dal prog alla disco, il compositore e musicista riporta in vita le musiche del “suo” Profondo Rosso a Roma. “Cecchetto si è preso tutti i meriti, ma la musica del Gioca Jouer è mia. Il futuro? Un film americano e la voglia di tornare a lavorare presto con Dario Argento”
Sono passati vent’anni dall’uscita del primo disco del gruppo emiliano. Dopo vent’anni certi dischi possono diventare vecchi, vetusti a volte. Non è questo il caso
Il matrimonio, i “Cuoricini” del terzo Sanremo e il primo tour nei palazzetti con il nuovo album, nove canzoni che rappresentano ?la nostra scatola dei ricordi?. E un po’ di sana incertezza del futuro
È alle spalle di due cantanti in grado di d’apparire in sintonia con i tempi e con le atmosfere dominanti. Un pop rassicurante, che ci dà l’illusione che in fondo tutto va bene e siamo ancora ben vivi, nel gioco delle parti
Dal brutalismo all’impressionismo. Il pianista, produttore e compositore Dario Faini, che ha firmato “Soldi” di Mahmood e “La noia” di Angelina Mango, porta in tour il suo ultimo album “Urban Impressionism”. E su Sanremo dice: “Amadeus non capì il brano che presentai con Massimo Pericolo, ora non ci andrei più”
Il compositore e direttore d’orchestra presenta il suo nuovo album, che unisce la passione per la musica da camera alla forza di un legame artistico trentennale con Luca Pincini e Gilda Buttà. Un’opera che ripercorre esperienze personali e professionali, dalle colonne sonore a melodie intime
Il nuovo Eugenio Onegin della Scala ha come vera protagonista Tatiana, nonostante l’opera sia titolata al maschile. Del resto Ciajkovskij voleva glorificare la donna russa. Ma sul podio spicca Timur Zangiev
La sfida di rendere scenicamente il melodramma di Verdi, più attuale che mai. Un’epica di amori impossibili
Compositore, arrangiatore, autore e produttore. Federico Monti Arduini ha fatto sognare intere generazioni con il ?fischio? del suo sintetizzatore elettronico Moog. In cima alle classifiche negli anni ’70, poi la direzione di Ricordi e Polydor, ora l’ultimo singolo. Il racconto di cinquant’anni di carriera
L’imprevedibile algoritmo dei classici. Sanremo amplifica gli ascolti ma non è tappa indispensabile per la notorietà di una canzone. “La classifica finale non ha intuito clamorosi successi mondiali” dice Verdelli, e cita come caso emblematico Bocelli
Da Arbore alla cvittoria a Sanremo, fino al gesto rivoluzionario: strappare il contratto della vita per darsi al teatro. La cantante racconta il suo impegno per la formazione artistica dei giovani e il valore del tempo. ?Propongo il noi, contro il culto del singolo?. E torna all?Auditorium con il progetto “D?altro Canto”