Anche i clienti abituali del lusso protestano per l’aumento dei prezzi del marchio, che nel 2024 ha già registrato un calo dei ricavi del 5.3 per cento. Nessuno vuole più sentirsi preso in giro, nemmeno i ricchi, che per restare tali spendono con cautela e oggi vanno a caccia di vintage
Il nuovo presidente Luca Sburlati guida un nuovo corso proattivo e di concordanza col governo, nonostante la crisi del tessile sembri ancora lunga. Comunque, molta energia
La scelta del direttore creativo, abile costruttore di volumi e maestro del colore, può riportare la maison più intellettuale e raffinata di Francia all’eleganza di un tempo, come chiedono i top buyer internazionali. Un ritratto
Dal red carpet di Cannes al conclave vaticano, torna il senso del decoro. Il nero, tra lutto, eleganza e simbolo universale di ordine e mistero. La metafora dei mali oscuri che affliggono l’uomo, spesso rappresentati come animali, ma anche segno della ricchezza e della dignità borghese
Dopo Valentino Bags, quarta azienda del lusso commissariata per sfruttamento nella filiera, si riaccende il dibattito sulla reale capacità di controllo delle grandi maison. Se il profitto prevale sull’etica, resta da chiedersi se certi brand appartengano davvero al lusso o piuttosto al mass market
Lo scivolone mediatico della campagna di Tim Walker ormai è alle spalle. Con il nuovo direttore creativo Zara cambia approccio e punta su una strategia da maison: produzione europea, qualità superiore, storytelling che racconta la tradizione e la famiglia. E ora la campagna per i 50 anni
Sul red carpet di quest’anno non si vedranno nude look e spacchi che inducono ad aguzzare la vista per sbirciare là sotto, insieme ad abiti troppo voluminosi che “impediscono il normale scorrimento del traffico”
Gli inizi, la moda, il successo, e Roma nel cuore. E ora una nuova sede della Fondazione
Il settore moda italiano impiega prevalentemente donne, ma poche raggiungono ruoli apicali, soprattutto nei grandi marchi. Le Pmi artigiane mostrano segnali positivi, ma servono politiche concrete per valorizzare il lavoro femminile e rilanciare la filiera
Nelle aziende dove le donne occupano ruoli di vertice in pari misura rispetto agli uomini, anche ricavi e utili crescono proporzionalmente. I dati dell??Osservatorio Donne e Moda? confermano che cultura inclusiva e politiche di welfare generano valore economico e sociale
Prima del mito del Made in Italy, la moda italiana è stata costruita da donne visionarie e artigiane. Da Rosa Genoni a Isotta Zerri, hanno plasmato un’eccellenza spesso dimenticata
“Un giorno sarai costretto a farla” gli diceva Adriana Mulassano. E lui rispondeva “Ma va’”. È andata che in vent’anni l’alta moda di Giorgio Armani ha rivoluzionato il sistema. E ora va in mostra a Milano, alla Silos
I numeri del nostro anno mobile, con le tavole dei ?temi del mese? a cura di Makkox, raccolti in mille copie numerate, rilegate a mano e diffuse nelle librerie e nelle edicole
Un memoir ironico e profondo, in cui Patrizia Sardo racconta la moda come salvezza, l’amore come progetto condiviso e se stessa come presenza autonoma e mai ancillare. Una dichiarazione d’identità, stile e resistenza affettiva lunga quarant’anni
Colloquio con Giosetta Fioroni attorno al suo rapporto con l?abito (indimenticato quello dell?incontro con Goffredo Parise) e il costume. Praticato come forma d?arte, ma anche terapeutica
Il Met Gala 2025 celebra il “black style”, ma tra marchi europei e stilisti afro poco visibili, il messaggio appare più come strategia commerciale che vera inclusione. Anna Wintour resta coerente nel suo rifiuto alla Casa Bianca, confermando il potere femminile e politico nella moda globale
Cinzia Macchi realizzerà le borse ufficiali per i 70 anni dell’Italia all’Onu, con un progetto etico e sostenibile. Intanto, grazie al sostegno di Gucci, la Triennale di Milano arricchisce la sua collezione permanente con opere di de Chirico, Mazzucchelli, Maloberti e Lambri
L’influenza dello sguardo maschile sul corpo femminile e il potere del costume teatrale come strumento di verità. Il corpo, nudo o vestito, diventa espressione profonda dell’identità e della narrazione scenica
Imprenditrici nel tessile, nell?abbigliamento, nella pelletteria, e per la prima volta le antesignane del sostegno alle donne in questo sistema che, con la crisi, sta tornando maschile. I premi assegnati da ?Il Foglio della Moda? in collaborazione con PwC Italia saranno consegnati durante una serata danzante sul palco del Teatro Strehler l?8 maggio
Dal salotto buono al Salone del mobile. Prada conquista Versace e col polo del lusso italiano sbaraglia i francesi a Milano
L’Europa, l?Italia e le sue famiglie imprenditoriali migliori, hanno mezzi e modi non solo per reagire alle turbolenze dei mercati che le politiche dissennate di Donald Trump le hanno inflitto, ma anche per riportare a casa un marchio dal prestigioso passato. Il lusso delle aggregazioni
Il fondatore del gruppo Otb, di cui fa parte anche il marchio Diesel, tra economia e tecnologia: “I brand alti non avranno problemi. Gli altri potranno riposizionarsi anche a livello più alto. L’intelligenza artificiale? Non mi spaventa, può essere uno strumento fondamentale”
Da Versace a Prada. Gli effetti dei dazi sulle operazioni in corso. Ora è tutto sospeso, ma nell’attesa affiorano ricordi che si credevano archiviati, come il salto della quotazione di Orada, dopo il crollo di Lehman Brothers nel 2008
François-Henri Pinault ha incontrato il ministro Adolfo Urso per discutere la crisi del settore moda in Italia, aggravata dal calo dei consumi e dalla difficoltà di accesso ai finanziamenti. La soluzione proposta dagli esperti è il consolidamento delle filiere produttive per rafforzare la competitività senza perdere l’unicità del Made in Italy
Oggi l’ironia è merce molto rara, ma nei primi anni Novanta Franco Moschino smontava costantemente i codici classici dell’abbigliamento, utilizzando l’arma della burla per ridere dell’ipocrisia e delle convenzioni e di sé stesso. Leggerezza mai superficiale, nonostante il clima pesante
Dopo un ventennio in cui aprire negozi monomarca nelle vie dello shopping equivaleva a battere moneta, oggi la partita si chiama Direct-to-Consumer. Si tratta della capacità, da parte dei brand, di dialogare digitalmente con i clienti, raccogliendo i loro desiderata per mettere a segno fatturati legati alla singola persona
I grandi buyer firmano la riscossa contro l’eccesso di potere contrattuale dei brand facendo quello che i supermercati fecero trent’anni fa: affidarsi ai produttori per produrre le proprie linee. L’accordo fra il gruppo Florence e Camera Buyer sarà il primo di molti
Il ceo di OVS, che pochi giorni fa ha lanciato un centro di ricondizionamento capi a Bari, cioè sostenibilità applicata, dice le cose che tutti sanno ma che nessuno osa esplicitare, e cioè che se compri un’azienda fallita, replicarne lo stile che aveva fatto cilecca non ha molto senso
“Non ho mai creduto alla storiella dell’Italia dove esiste una cultura spontanea del saper fare: dietro ci sono sacrifici e voglia di coniugare l’artigianato alla tecnologia più avanzata”, dice il presidente di Minerva Hub, costellazione di eccellenze industriali che producono finiture di lusso per i grandi marchi
Il settore moda e lusso in Italia è diviso tra aziende in difficoltà e realtà che resistono, ma la piccola dimensione le rende vulnerabili. Crescere tramite acquisizioni, fondi o quotazioni in borsa è ormai una necessità per competere globalmente
Il continuo scambio di teste fra i grandi gruppi sta disorientando i clienti e annullando le differenze che dovrebbero permettere alle brand communities di scegliere, e di pagare i favolosi sovrapprezzi senza ridere