Re Giorgio ha lasciato una lista di acquirenti preferiti per la vendita della sua creatura, prevista tra tre anni. La Lvmh di Arnault, EssilorLuxottica, L’Oréal e la Tod’s: tutte società straniere. In Italia ci ha provato Mediobanca ma senza successo. Sarà un’altra opportunità persa?
La Giorgio Armani spa si prepara a cedere il 15 per cento entro 18 mesi per volontà dello stesso stilista. Nel lascito sono indicati i nomi degli storici partner Lvmh, L’Oréal ed EssilorLuxottica: esclusi Elkann e Ferrari, l’ipotesi Ipo resta solo subordinata
Posticipata di due anni l’acquisizione da parte di Kering. Dove si intensificano voci su nuovi cambi in Gucci
In mezzo secolo, Giorgina Siviero ha fondato una boutique che ha vestito gli Agnelli e i Gabetti, ha scritto un libro fortemente polemico sulla moda giunto alla quinta edizione e ora, a ottant’anni, è diventata mentore su Instagram di 600 mila persone incapaci di scegliersi una camicia bianca o di farsi una valigia. “Io? Sono una disinfluencer”
Consigli (molto) richiesti di moda da parte di Diane von Fürstenberg, che si è trasferita a Venezia sia perché gli Stati Uniti di oggi non le piacciono granché sia perché considera la Laguna “la prima startup della storia: è sistema, prodotto, estetica, economia, politica, desiderio”
Dopo anni di collezioni figlie dei desiderata dei mercati emergenti e delle tendenze di breve durata, da qualche tempo ci si è resi conto di come sia necessario riportare l’attenzione sui vestiti e sul loro capitale intrinseco di design e qualità
Il diritto negato a Re Giorgio, sommerso da un overtourism funebre fatto di eulogie stanche, applausi fuori luogo e biografie collettive. Perché esagerare stanca anche la memoria
Per la morte dello stilista lunedì sarà lutto cittadino in una città che non ama i funerali. Vite parallele con Valentino, che pure partì dal nord e conquistò l’America (passando però da Roma)
Mentre la moda italiana lotta per recuperare credito e le istituzioni lavorano per il sostegno dei veri artigiani, il red carpet della Mostra del Cinema di Venezia anticipa gli abiti che si vedranno fra un mese sulle passerelle
Innovatore e individualista, ha rivoluzionato lo stile con semplicità ricercata, fiuto per il mercato e una gestione imprenditoriale ferrea. Ora la successione deciderà il futuro dell’impero
Gli abiti per Meloni, ma soprattutto quelli per centinaia di attori e artisti. Così è riuscito a entrare comunque nel cuore di tutti
“Si è spento serenamente circondato dai suoi cari”, fa sapere il gruppo di moda con una nota ufficiale. I funerali si terranno in forma privata, mentre la camera ardente sarà aperta sabato e domenica nella sua Milano
Il progetto di costruzione e riattivazione dell’archivio dello stilista è la testimonianza di un progetto creativo. Ogni dettaglio rivela l’evoluzione e la coerenza degli elementi che costituiscono la materia viva di un pensiero che ha superato i codici della moda
Chi acquista abbigliamento pronto ha il diritto di sapere dove, come e da chi il capo che acquista sia stato fatto. “Ho imparato tutto in viaggio con lo zio fra Napoli e Brora”, dice il ceo del gruppo Kiton, presidente di Pitti Immagine
Il direttore creativo di Onitsuka Tiger, che vive fra l’Italia e il Giappone, dice che nei viaggi l’importante è mettersi in ascolto. Anche di sé stessi: “Se in un posto mi sento bene, quello diventa casa mia”
E’ nella città provenzale che si è svolta la prima “Slow Fashion Week”. Qui la moda si declina come impegno sociale: “Non è decorativa, parla, interroga, si esprime con forme, texture e senso”, racconta Marion Lopez, presidente del collettivo BAGA, che ha promosso l’evento
Da Stra a Castrette di Villorba, passando per Turbigo e Biella: località di provincia e sedi di archivi di marchi storici della moda. Un’escursione “fuori porta”
Qualche retroscena e un test del progetto Dolce Vita Orient Express che, dopo il debutto italiano, Paolo Barletta oggi sta esportando in tutto il mondo per soddisfare quel pubblico che non salirebbe mai su una nave da crociera ma vuole lo stesso provare l?ebbrezza dell?arte dimenticata del viaggio lento
La moda arranca, e i marchi tentano la strategia delle spiagge sponsorizzate e della moltiplicazione delle boutique nei luoghi di vacanza per intercettare la fascia alta dei turisti, con risultati dubbi. Così, affermare il Made in Italy artigianale diventa difficile. Buone notizie, però, arrivano da Firenze
Le riprese si terranno per un mese, a partire dal 28 settembre. Il quartier generale sarà piazza dei Mercanti, ultimo nucleo medievale del centro e prossimo a un lungo restauro. Chissà se per quella data i ceppi della gogna saranno già stati abbandonati
“Non ci sono dubbi che il modello di sviluppo internazionale di cui la città è stata portabandiera per il paese in questi ultimi due decenni vada difeso”, dice il presidente della Camera nazionale della moda: “Moda, lusso e sviluppo urbano sono il nostro benchmark”