A Tblisi scende in piazza l’opposizione e chiede un nuovo voto. Un atto simbolico per dire che la protesta deve andare avanti. A poca distanza dal Parlamento intanto è arrivato il premier ungherese per stringere la mano ai leader di Sogno Georgiano
Una settimana di “dileggio all’olio di ricino”, di “pre-news” che come il “pre-crime” predice e condanna prima degli eventi stessi. Poi Report è andato in onda, e ha mostrato il nulla, il niente. Ma un niente maleodorante, che corrompe la vita pubblica
La cronaca milanese restituisce il ritratto di un manifestante che vale più di qualsiasi trattato geopolitico. L’uomo, che si è dichiarato pacifista, stava andando a un corteo in favore della tregua in Palestina e contro l’invio di armi in Ucraina, armato fino ai denti. Insomma, per il bene di tutti è necessario che vengano disarmati solo gli altri
I soldi e le bugie che deformano la campagna elettorale, perché l’occidente pigro e viziato si fa scivolare la libertà dalle mani. Il tempo che ci vorrà per la guarigione e chi va sciaguratamente di fretta. Colloquio
Una civiltà in crisi e le elezioni americane del 5 novembre. Eulogia di David Mamet
Psicoterapeuta, è stata una delle figure più carismatiche dell’underground musicale sin dagli anni Settanta. “Scommissi su Bennato e fu un successo. Certa sinistra è postfascista quanto la destra. Servono degli Stati generali della cultura”
Il ritiro da parte di Giorgia Meloni della querela contro Luciano Canfora è un’occasione per riflettere sullo stato del nostro dibattito pubblico, tutto giocato sul modello della “telerissa”. Se insulti e offendi vuol dire che non hai argomenti
Carlo De Benedetti avrà novanta anni a novembre. Probabilmente parecchi italiani pensano di avere delle buone ragioni per detestarlo: è stato tante cose, anche un padrone. Ma sa molte cose e le dice con ammirevole franchezza
Il padre di Kafka si è trasformato, è cambiato, è diventato un padre molto più capace di entrare in contatto con un figlio, ma le categorie, pur superate dalla realtà, sono ancora quelle vecchie. L’unica certezza è che stare vicini ci salva
Varsavia ha subìto più di uno sconfinamento da parte di droni e missili di Mosca. Ora il ministro degli Esteri polacco chiarisce la posizione del suo governo: proteggere noi stessi e Kyiv vuol dire agire