La provincia continua a cullarmi

Dopo quella lucana, mi sono immerso nella provincia bolognese descritta dall’esordiente Pierfrancesco Trocchi. In “Filò” ci sono giovani emiliani riuniti in una villa padronale per una rimpatriata, vecchio jazz e lessico vintage, ci sono Bassani, Bugaro, “Il grande freddo” e “Le invasioni barbariche”. Ma soprattutto c’è Pupi Avati

Gli squilli di tromba di Negri e Travaglio

Il reporter del manifesto insinua che sia Israele a comandare nel mondo, e che Trump sia solo un burattino nelle sue mani. Il Fatto Quotidiano ieri apriva con il faccione di Netanyahu e il titolo: “Il vero padrone del mondo”. Evito le polemiche: dico solo che…

I missili russi su Kyiv prima del vertice Nato

Putin ha una nuova tattica su Kyiv. Secondo il presidente ucraino Zelensky questa consisterebbe nel privare l’Ucraina del sostegno statunitense. Le aspettative per un incontro con Trump all’Aia e per una risposta statunitense che avvii a una nuova fase nel processo diplomatico
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L’unica vera arte è rotonda. In morte di Arnaldo Pomodoro

È stato riconosciuto come “il più grande scultore vivente”, il simbolo della provinciale monumentalità senza volto della nostra epoca. Non ha mai celebrato una parte o un’altra, per questo non è mai stato politicizzato. Le sue opere – ha sempre detto – “sono sogni”

Ciccio Aiello, l’ultimo comunista. Intervista

“Della sinistra e dei tempi in cui la gente si iscriveva ai partiti perché voleva cambiare le cose è rimasto molto poco”, dice il sindaco di Vittoria, in provincia di Ragusa, eletto sette volte: un simbolo della sinistra siciliana. “Schlein? Appartiene a una generazione diversa”

Un impero per i migranti

Accogliere, non respingere: questa la scandalosa proposta che girava nell’antica Cina. Funzionò, e nacque una potenza
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AI, quell’apostrofo rosa tra romance e romanzo

Libri che costano poco comandano nella sezione intrattenimento degli autogrill, mentre le copertine sono un mix di pigrizia e intelligenza artificiale, senza alcuna ilarità. Ecco il mondo dell’editoria cheap

Lavoratori di tutto il mondo, perdonateci!

Così potrebbe intitolarsi il nuovo volume di David Remnick, “La tomba di Lenin”, che ricostruisce gli anni del mancato disgelo post staliniano in Urss e l’autodistruzione del comunismo reale
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L’odiosa reputazione che si è alimentata contro “gli scafisti”

Lo scafista sta al gradino più basso dell’abiezione contemporanea. Incapace di perseguire i Bija, gli Al-Kikli e gli Almasri, l’autorità si rivale sui piccoli. Che sono anche un piatto ricco per le polizie più innervosite e per il malumore delle magistrature dei luoghi in cui naviganti e naufraghi vanno a incagliarsi. Storia di Amir Babai

Metti una cena a Lima

Il ristorante dello chef Micha Tsumura ha vinto il World’s 50 Best Restaurants. Ma se le disuguaglianze sociali fanno bene all’eccellenza, anche gastronomica, cosa aspettano quelli di Ultima Generazione a fare un salto In Perù?

È morto Léon Krier: viva l’architetto del Re!

Era l’architetto di Carlo d’Inghilterra, per cui ha inventato il fiabesco paese di Poundbury. Ma sarebbe dovuto essere l’architetto di tutti, perché non si capisce chi possa amare il brutto, il precario, il disfunzionale. E invece in Italia si preferiscono i palazzoni neosovietici

Roma ha un aeroporto da premio. Ma fuori c’è ancora da correre

Bisogna fare di uno scalo il biglietto da visita di un’esperienza urbana desiderabile e coerente. Fiumicino è un’eccellenza che va “urbanizzata”: servono politiche pubbliche che lo riconoscano non come un’isola autonoma ma come il primo e ultimo volto della Capitale

Il riscaldamento globale mette a rischio i nostri gin tonic

Una ricerca della Heriot-Watt ha ipotizzato che a lungo termine il cambiamento climatico può influire sul sapore delle bacche di ginepro, ‘elemento essenziale nella miscela botanica dalla cui fermentazione si ottiene il distillato. Finalmente l’ambientalismo moralizzatore può rivelarsi utile

A forza di compiacere Trump, il sostegno all’Ucraina dell’Ue si sta erodendo

La guerra di Israele in Iran e la possibilità di un intervento americano stanno distogliendo attenzione e risorse da Kyiv, mentre la coalizione dei volenterosi formata da Francia, Regno Unito, Germania e Polonia è scomparsa. Il vertice all’Aja e al Consiglio europeo saranno due appuntamenti chiave per capire quanto l’Europa sia disposta a fare
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Ztl, sì o no? In Francia Mélenchon le boccia, in Italia la sinistra è divisa

A Parigi la France insoumise vota con Le Pen per abrogare le zone a basse emissioni. In Italia solo Stefano Fassina approva: “Pagerebbero i poveri”. L’ex sindaco di Roma invece stronca la decisione della sinistra: “Gli obblighi sono odiosi, ma necessari per il cambiamento”. Avs in imbarazzo: “Mélenchon chiede che ci sia prima il trasporto pubblico”, dice Elisabetta Piccolotti

Essere provinciali è un modo di stare al mondo

Andrea Di Consoli, grande anima lucana, descrive perfettamente le pratiche abituali dei provinciali, in cui mi ritrovo: guidare con il finestrino aperto, non essere aggiornati sulle ultime serie cinematografiche, sfogliare vecchie enciclopedie. E soprattutto fermarsi agli Autogrill

Al sindaco di Roma Gualtieri sono sfuggiti di mano i social

Sketch su Instagram, gag su TikTok e partecipazioni ai programmi con i comici. È nata una stella: da circa un anno il sindaco della Capitale sembra aver lanciato un’operazione simpatia che ha preso una direzione imprevista. E forse incontrollata. Non amministra, ma performa

Cosa accade e chi ci rimette se gli iraniani bloccano lo Stretto di Hormuz

La rotta da cui passano la maggior parte degli idrocarburi del medio oriente è un’arteria insostituibile del mercato petrolifero globale. Se venisse bloccata sarebbe messo a rischio il 25 per cento delle forniture di petrolio mondiali trasportate via mare e il 20 per cento delle esportazioni globali di gnl
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Così rischiamo di rimanere senza calcio

Dall’ardito esperimento che fu il Mundialito, al Mondiale per club, al Thule. Da sempre il calcio si fonda sul rilancio della sfida. Nel momento in cui finiranno le idee per creare regole e tornei sempre più arzigogolate e circensi allora rischieremo di restare davvero senza calcio

La grottesca minaccia mortale rivolta a Khamenei

Guida Suprema della Repubblica Islamica dell’Iran dall’89, era stato presidente dal 1981. Nei fatti il suo potere dura da 44 anni, lui ne ha 86 e un notorio tumore, e della sua successione si tratta da tempo. L’idea secondo cui con lui finirà la guerra è soprattutto una riprova della furia oltranzista di Netanyahu, anche lui al potere, con poche pause, da una vita

Gli ingenui auspici di Enzo Tortora

Era il lontano 1984 quando se la prese con i telefilm americani che proponevano un’immagine leale del rito giudiziario (ingannando gli italiani) e pretese che la Rai trasmettesse i processi in diretta. Non poteva prevedere che: avremmo accroccato il processo americano all’italiana; sarebbe arrivato Un giorno in pretura, ma gli italiani, invece che ribellarsi, avrebbero seguito le udienze come un telefilm

Brahms come se non ci fosse domani. Meraviglie di Petrenko sul podio

Il direttore principale dei Berliner Philharmoniker ha una tecnica prodigiosa che parte dalla padronanza assoluta del testo e si esprime nella precisione del gesto e nel rapporto simbiotico con gli orchestrali, un rapporto prodigo di sguardi e indicazioni. L’ultimo concerto della stagione, tra Roma e Milano
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L’automobile del nostro scontento

Il ceo di Renault Luca De Meo lascia per dirigere Kering. Ma l’auto e il lusso sono due settori profondamente simili ormai, entrambi in crisi. Più facile produrre droni

Uno scontro su Israele e Iran. Quando la deterrenza è autodifesa e quando rischia di diventare un pretesto

Il dibattito contrappone due visioni sull’attacco preventivo di Israele contro l’Iran. Il conservatore lo difende come risposta legittima a una minaccia esistenziale, vista l’aggressività del regime iraniano e il rischio imminente di un Iran nucleare. Il progressista, invece, lo critica come violazione del diritto internazionale, sostenendo che tale azione potrebbe radicalizzare il regime, destabilizzare ulteriormente la regione e delegittimare la diplomazia

Il caso Bugetti inguaia il campo largo in Toscana. Giani nel mirino dei 5s

L’inchiesta per corruzione sulla sindaca di Prato mette in fibrillazione il Pd. Il M5s è pronto a lasciare la giunta e mette in discussione anche la candidatura del presidente uscente alle prossime regionali. Anche a destra garantismo a correnti alternate: FdI chiede le dimissioni della prima cittadina

Le guerre finiscono col ribadire i ceppi, o spezzarli

Proporsi di cambiare un regime dispotico con la forza finisce col mancare il bersaglio, e spesso per provocare l’esito opposto. Ma se ci si misura con una situazione di fatto prodotta da un intervento militare o da una guerra il discorso può essere diverso. Lezioni dalla Siria