Dopo l’election day: le prossime tappe delle presidenziali americane

Superato il 5 novembre, l’iter verso la Casa Bianca prosegue con altri appuntamenti: il voto dei grandi elettori, chiamati verso dicembre a votare per il candidato di riferimento, sono contati e ratificati dal Congresso americano, a cui seguirà l’insediamento ufficiale del nuovo presidente degli Stati Uniti
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Il capitalismo di Kemi Badenoch, la nuova leader dei Tory

La quarantaquattrenne di origine nigeriana potrebbe essere decisiva nel trasformare il partito conservatore in un riferimento anche per le classi medio basse. “La sfida sarà conciliare il suo essere molto a favore del libero mercato con gli altri temi che le stanno a cuore”, ci dice il giornalista David Goodhart
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L’Unione europea sta perdendo in Georgia e in Moldavia

La promessa di una lontana prospettiva di adesione all’Ue è meno forte della disinformazione, della compravendita di voti e della paura instillata dalla Russia. Il processo di adesione finora è stato più simbolico che concreto
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Il destino dell’Ue nelle urne americane

La discussione dei leader europei sull’esito delle elezioni negli Usa rischia di essere lunga e animata. Soprattutto qualora dovesse vincere Trump
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Dizzy Gillespie e il sogno di portare il jazz alla Casa Bianca

Dall’assistenza saniaria gratuita allo scioglimento dell’Fbi, con una squadra di governo piena dei migliori musicisti di quell’epoca: promesse e idee del famoso jazzista candidato alla presidenza degli Stati Uniti. Cosa può raccontare quella pazza campagna elettorale all’America di oggi

C’è speranza in America se anche i conservatori vanno contro Trump

Per imporsi con il suo ego dilagante e assoluto, l’ex presidente deve fare terra bruciata dei conservatori. Molti di loro hanno capito che votare per Harris vuol dire salvare il salvabile di uno stile e di idee che per tornare a contare devono sbarazzarsi dell?equivoco mondo MAGA
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Alle radici del disagio occidentale davanti a ciò che rappresenta Israele

Il nuovo libro di Massimo De Angelis offre la speranza che i tre grandi monoteismi nati dalla stirpe di Abramo diventino finalmente operatori di dialogo e di pace. Senza edulcorazioni né presunzioni di sorta, anzi cercando ciascuno di chiarire soprattutto a se stessi in che cosa si è sbagliato
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Per Israele parlo io. Intervista a Eylon Levy

L’ex portavoce del governo ha deciso di diventare “portavoce dei cittadini”, si è messo a capo di una rivoluzione comunicativa in un paese che ha sempre pensato di essere troppo odiato per essere capito. Lo slogan sbagliato “Bring them home”, i problemi con la moglie di Bibi: saper comunicare quando le alleanze contano più delle amicizie
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Trump e Harris sulla Luna. Cosa cambierà nelle politiche spaziali

Uno spazio più flessibile, più commerciale più veloce e al contempo molto meno incentrato sulla Nasa, se dovesse vincere l’ex presidente. Uno spazio più scientifico, con più regole e più atto alla lotta al cambiamento climatico, se dovesse vincere la candidata democratica
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La piccola Europa tra elezioni americane e nuove potenze

Tornare a essere grandi è un’ambizione che si vede in modo grottesco nel trumpismo, ma che riguarda molti altri paesi: il caso più tragico è quello della Russia di Vladimir Putin. La priorità per l’Unione europea è di farsi stato
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Vietato festeggiare Halloween in Cina

La repressione nelle strade di Shanghai, Hangzhou e Pechino. Anche un travestimento durante una festa innocua è un pericolo per il Partito comunista cinese, che ormai non lascia più spazio ai giovani neanche per divertirsi

La Georgia teme di perdere il suo momentum

Non più grandi proteste continue, ma piccole manifestazioni frequenti mentre presidente, opposizione e osservatori lavorano sulla lista delle falsificazioni. Il problema è iniziato prima del voto: il racconto dell’analista dell’Atlantic Council
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Yassine Belatter, “il fratello musulmano” di Macron

Nella delegazione che ha accompagnato il presidente francese in Marocco, c’è anche il comico habitué delle provocazioni antisemite che è stato membro del Conseil présidentiel des villes che orienta il governo sulle politiche urbane e la lotta contro le discriminazioni

Alla prova del budget, il governo Starmer aumenta tasse e spesa

I labour introducono uno degli incrementi percentuali più alti di sempre sulle tasse: 41 miliardi di sterline in più all’anno, a beneficio della sanità e del sistema giudiziario. Il governo annuncia nuovi sistemi per attirare capitali, ma il margine fiscale a disposizione non lascia tante speranze di crescita

I tag anti ucraini sulle auto in Francia

Il primo caso di manipolazione è avvenuto nella notte tra l’8 e il 9 ottobre a Meudon. Il modus operandi ricorda l’affaire delle stelle di David taggate sui muri di Parigi nell’ottobre dell’anno scorso
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Non solo una fatalità. La tragedia di Valencia ci ricorda i ritardi idraulici delle grandi città del Mediterraneo

Ciò che è successo in Spagna o in Emilia-Romagna è il sintomo di quello che la ricerca segnala da anni: un riscaldamento maggiore della zona del mediterraneo conduce a precipitazioni e siccità più intense. Occorre usare le nostre competenze scientifiche per cercare di anticipare i rischi, senza attendere che siano i fiumi a decidere da soli
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Con la sua spiegazione, Bezos “peggiora le cose”. Conversazione con Alastair Campbell

Bezos giustifica il non endorsement del Washington Post: abbiamo fallito, nessuno si fida più dei media. “Lo slogan del nostro podcast – dice Campbell – che cerchiamo di rispettare è ‘disagree agreeably’, non essere d’accordo in modo gradevole. Non è grandioso come ‘la democrazia muore nell’oscurità’, che dovrebbe essere il faro che guida il Washington Post, ma cerchiamo comunque di rispettarlo”. L’endorsement di Musk a Bezos e il pulsante di emergenza
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Pechino è green? Chiedetelo ai krill

Una riunione sull’Antartide svela il bluff della Cina attenta all’ambiente: il veto di Pechino e Mosca sulle proposte presentate dà conto di quanto il loro interesse per la cooperazione globale costruttiva sia pari a zero, dando priorità allo sfruttamento delle risorse marine

Lo scenario bielorusso in Georgia spinge l’Ue alla prudenza

I leader dell’Unione europea, tranne Viktor Orbán, chiedono alla Commissione elettorale centrale di verificare le irregolarità del voto, ma temono una violenta repressione del governo di Sogno georgiano che può contare sulle truppe russe nei territori occupati dell’Abkhazia e dell’Ossezia del sud
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Immigrati: in America è tragedia

La nazione che più di ogni altra al mondo è nata, cresciuta e ha prosperato con l’immigrazione, periodicamente si divide su questo tema. Così, alla vigilia delle elezioni presidenziali, gli Stati Uniti si rivoltano contro ciò che fu all’origine delle loro fortune
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Tutto l’oro di Hezbollah

Con i suoi patrimoni miliardari, l’organizzazione libanese è tra le più ricche organizzazioni terroristiche mentre il Libano sprofonda nella crisi economica. Oggi Israele bombarda le sue banche. Ecco da dove vengono i soldi

Tre storie di ordinario antisemitismo in Francia

Zineb El Rhazoui ha definito il pogrom del 7 ottobre “un atto di resistenza e di disperazione”. Ritchy Thibault ha invocato ?l?intifada? durante una manifestazione pro Palestina. A Poitiers alcune strade sono state intitolate ai leader di Hamas. Apologia del terrore e non solo
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Il #metoo della sinistra spagnola

Il leader progressista e femminista Íñigo Errejón, tra i fondatori di Podemos, è travolto dalle accuse di molestie. E nella lettera di addio dice che è colpa del neoliberismo