Dalla Cina agli Stati Uniti, dall’Europa alla Russia: abbiamo raccolto un elenco, incompleto, degli atti di antisemitismo nel mondo avvenuti dal 7 ottobre 2023
Il giornalista che ha fatto le rivelazioni più formidabili sul Mossad ci parla della minaccia che viene da dentro
“Immaginiamo un attacco come il 7 ottobre ma contro rifugiati siriani in Europa. Nessuno avrebbe permesso che la gente nelle strade di New York, Roma o Londra lo celebrasse. Vedere che al mondo andava bene questo odio contro Israele e contro gli ebrei per me è stato davvero scioccante”, dice il professore della Business School della Columbia
Corruzione, immobilismo, repressione e la guerra permanente. La tirannia del Partito di Dio sui libanesi
Le parole che sono rimaste nella gola il 7 ottobre, quelle che non riusciamo a trovare e le piazze di Berlino piene per sostenere i carnefici e non le vittime. Israele tornerà a ballare, noi dovremmo essere migliori delle nostre promesse
Lo scrittore e giornalista, autore del saggio “Il tabù di essere ebrei”, ci racconta com’è cambiata l’accoglienza degli ebrei in America nell’ultimo anno. La svastica dietro casa
Accusato dai fondamentalisti islamici di essere un “traditore”, è costretto a vivere sotto scorta e su di lui pende una taglia di 150 mila euro. “Il nuovo antisemitismo che si fa strada in Europa è pericoloso. Dopo il 7 ottobre mi è stato consigliato di tacere ma non posso stare zitto di fronte alle ingiustizie”
Shiri, Yarden, Ariel e Kfir. Il racconto di un’intera famiglia strappata dal kibbutz Nir Oz un anno fa
Ma per farlo bisogna avere il coraggio di guardare la realtà, di riconoscere il virus dell’antisemitismo, di ricordare che i 1.200 ebrei uccisi nel pogrom del 7 ottobre sono stati uccisi proprio perché ebrei. E bisogna avere il coraggio di combattere l’intifada globale
Il libro di Sharon Nizza spiega tutto del 7 ottobre: pro memoria di un orrore senza fine, fa anche capire quanto fantasiosa sia l?idea che ci fosse una alternativa alla replica durissima, tragica, che quel fatto inaudito ha indotto
Niente di peggio per i grandi del mondo di non essere ascoltati. Tutti invocano la de-escalation ma nessuno sembra intendere. Perché la deterrenza, per essere efficace, deve essere credibile. I leader nel pallone
Il sionismo, l’esercito, l’estrema destra, la convivenza con i palestinesi. Ritratto di un paese senza più illusioni e che dopo la strage di Hamas non vuole più sbagliare
Il presidente americano elogia il sostegno di Dick e Liz Cheney a Kamala Harris: si vince con il campo largo e rispettando la Costituzione
Il suo movimento ha sempre più iscritti e lui è pronto a trasformare Place Publique in un “grande partito democratico e ecologista”. Nelle prossime settimane si lancerà in un “tour de France” per “incontrare vari attori” e “mobilitare la sinistra riformista, sindacale e associativa”
Gli amercani hanno bombardato posizioni in Yemen per il lancio di missili e droni e vogliono approfittare della debolezza di Hezbollah per promuovere l’elezione di un presidente in Libano
I supercannoni di Saddam, i flop dei missili Sarmat e dei carri T-14 Armata. Dalla fine della Guerra fredda, gli stati europei hanno speso sempre di meno per la propria sicurezza. Ma da quando Mosca ha armato le milizie nel Donbas e ha annesso la Crimea nel 2016, tutto è cambiato
Domenica il voto. Il dittatore, dopo avere silenziato l’opposizione, si appresta a ricevere i complimenti dei suoi partner europei, in nome del crollo del flusso dei migranti
Astana va al voto il 6 ottobre ed è già in piedi la progettazione del reattore. Mosca è in prima fila. Secondo indiscrezioni, il governo avrebbe già concluso un accordo di massima con l’azienda statale russa Rosatom per la costruzione della centrale
A contendersi il premio saranno nell’ordine: il segretario delle Nazioni Unite, cioè una persona “non grata” a Israele, l’agenzia per i rifugiati palestinesi con all’interno dei terroriti di Hamas e la corte penale internazionale, che ha rilasciato un mandato d’arresto per Netanyahu, come per Putin
Duecento morti e danni per 200 miliardi. Mentre Biden promette di rimborsare tutti i costi per l’emergenza e Harris che si fa portavoce degli aiuti, Trump accusa il governo di trascurare le zone a maggioranza repubblicana. Così l’uragano potrebbe influenzare le elezioni di novembre
Mosca ha strutturato la propria economia per una guerra lunga e poco viene fatto per colpire la catena di approvvigionamento bellico che sostiene la Russia. I nordcoreani nel Donbas
Tra i più importanti pensatori cinesi, negli anni è emerso come una figura centrale della Nuova sinistra. Oggi è in Italia per un incontro organizzato in collaborazione con il Berggruen Institute Europe al Festival di Internazionale, a Ferrara. Al Foglio racconta come ritagliarsi uno spazio critico e affrontare le contraddizioni di Pechino, nelle crepe
Nonostante l’opposizione di Berlino, che teme le rappresaglie di Pechino, la Commissione trova il sostegno, anche da Italia e Francia, per contrastare i sussidi cinesi (12 gli astenuti). Cresce la pressione tedesca su von der Leyen, mentre l’Europa rischia una guerra commerciale
“Non esiteremo a rispondere ancora”, ha detto la Guida suprema, che oggi ha guidato la preghiera del venerdì a Teheran, un evento molto raro. Ma l’Iran non vuole una guerra totale con Israele, anche perché non se la può permettere. E ora teme il cambio di strategia di Tel Aviv
“Ogni paese, ogni popolo ha il diritto ultimo di difendersi dalla tirannia suprema. L’attacco di Hamas e la nostra risposta a Israele sono due atti legittimi”, ha detto la guida suprema iraniana, durante la preghiera del venerdì nella piazza della moschea di Masalla a migliaia di persone
Con un attacco nel quartiere Dahiyeh della capitale libanese, l’esercito israeliano avrebbe cercato di eliminare il presunto nuovo capo di Hezbollah. Era in un bunker con altri funzionari del gruppo terroristico
La presidente della Commissione europea fissa l’agenda per i suoi primi cento giorni di governo: ecco che quindi un dietrofront su alcuni provvedimenti del Green deal potrebbe rivelarsi saggio
Con Vidadi Isgandarli, arrivano a quattro gli oppositori politici del regime dell’Azerbaijan uccisi nel luogo scelto per l’esilio, dal 2021. Dopo un anno di carcere, aveva scelto la Francia per proteggersi dagli uomini di AliyevIl, che l’hanno sorpreso in mattinata, accoltellandolo quindici volte in silenzio, dopo un attento studio delle sue abitudini
Così Israele e Kyiv hanno insegnato all’occidente come prendere sul serio le minacce di due regimi sanguinari. Cosa insegna l’ultimo saggio del filosofo e giornalista francese
Chi sa di più, vince. Il pilastro israeliano per mettere a nudo i nemici. Ora anche il cerchio attorno a Sinwar si stringe
Gli stati europei vogliono un sistema difensivo come l’Iron Dome: la Finladia ha acquistato la “Fionda di Davide”, l’Olanda il “Plus” e la Germania sta portando avanti un accordo da quattro miliardi di euro per lo “Sky Shield Initiative”
Gli alleati occidentali hanno fissato molte “linee rosse immaginarie”, ci dice Anne Applebaum, invece che far di tutto perché gli ucraini possano vincere. Putin si fermerà soltanto quando le risorse saranno finite, e le risorse non sono infinite
A Nashville, il candidato repubblicano ha promesso di rendere l’America ?la capitale planetaria” della moneta virtuale. E intanto la campagna elettorale si arrichisce di un altro tema di scontro tra The Donald e Kamala Harris
Giordania, Egitto, Arabia Saudita. Sono paesi ambigui. Ma rappresentano l’unica alternativa esistente a grandi e piccoli paesi sciiti e alla loro logica di rivoluzionaria islamista, che cerca di realizzare un programma nucleare e si collega con il peggio delle autocrazie mondiali in un asse che, chiamatelo come volete, non è un asse del bene
Dietro all’escalation in Nordreno-Vestfalia ci sarebbe la Mocro Mafia, le spietate bande criminali nate negli anni ‘90 dalla comunità marocchina dei Paesi Bassi
L’esercito israeliano continua a colpire in territorio libanese e avvisa gli abitanti del sud del paese che “gli attacchi aerei continueranno”
L’unica soluzione per una de-escalation non è quella indicata dal premier israeliano, ma passa da una tregua immediata a Gaza, in cambio della liberazione degli ostaggi superstiti
L’ex presidente ucraino è a Bruxelles e parla del paese che ha guidato per cinque anni, fino al 2019: “Chi fa pressione sui nostri partner affinché non ci consegnino armi a lungo raggio capaci di colpire sul territorio russo ci sta legando le mani. Ogni notte la Russia guadagna terreno”
La riunione del G7 e poi quella del Consiglio di sicurezza dell’Onu. I negoziati e il coordinamento sulla risposta contro l’Iran dopo l’attacco missilistico
L’intento del primo ministro inglese è quello di cooperare in settori come l’economia, l’energia e la sicurezza, ma senza rientrare nel mercato unico, nell’unione doganale o nel sistema della libera circolazione
L’Iran, per i pacifisti, è uno specchio letale chiamato realtà, dove tutte le ipocrisie dei nemici di Israele emergono con forza. Condannare Teheran per quello che fa, per quello che rappresenta, per il terrore che alimenta, per il terrorismo che finanzia, significherebbe dover fare i conti con i fatti e non con la propaganda
Con garbo e cortesia, il candidato vicepresidente dei repubblicani americani rende l’eversione trumpiana meno orrenda, e quindi più pericolosa
Lo stato ebraico sembra aver superato il trauma del 7 ottobre e aver ottenuto quella che gli strateghi militari chiamano “dominio dell’escalation” sull’Iran e i suoi proxy: colpendo i suoi avversari a volontà e subendo solo danni minimi in risposta. E ora si prepara a rispondere all’Iran
Prima la Brexit, poi l’instabilità dei Tory, ora un principio goffo di redistribuzione del Labour. Tra regole antiquate e patrimoni dimezzati, migliaia di ricchi scappano dalla capitale finanziaria globale, e vanno verso Parigi, che sogna di diventare la città più ricca d’Europa entro il 2030
Israele vuole colpire la Repubblica islamica dove è già messa male: l’economia. Il coordinamento con Biden
Un mese dopo il massacro del 7 ottobre, la direttrice dell’Agenzia dell’Onu Dorothee Klaus era sul palco con Fateh al Sharif, il responsabile delle attività politiche e militari a nord della Linea Blu
Arrow 3, David sling e Iron Dome. Così nel corso degli anni la Difesa israeliana ha sviluppato (e reso più efficiente) il suo sistema per contrastare gli attacchi aerei dai paesi vicini. Come si è visto con i missili iraniani
Tajani invita i circa 3.200 civili italiani in Libano a lasciare il paese. E poi ci sono i 1.200 militari della Forza d’interposizione Onu. “Ma dobbiamo riconoscere che la missione non ha raggiunto gli obiettivi previsti”, dice Crosetto. Le ragioni di un fallimento
Teheran lancia 180 missili. La rabbia di Tel Aviv: ci saranno pesanti conseguenze. Lo stato ebraico ha vietato al segretario generale dell’Onu di entrare nel suo territorio: “Persona non grata”. In Libano intanto continuano gli scontri
Nel confronto tra i candidati vicepresidenti, il vice di Trump risulta più incisivo e sicuro, mentre il vice di Kamala inciampa. Entrambi sorprendono per il tono cordiale e la discussione sui programmi. Un raro dibattito senza insulti
È stato primo ministro durante i sanguinari attentati terroristici in Francia. Il prossimo 6 ottobre sarà a Roma in occasione della conferenza dell’associazione Setteottobre per ricordare la data spartiacque dell’attacco di Hamas: “Questo è il mondo nuovo e Israele è in guerra anche per noi”
Le valutazioni della Russia sulla guerra di Teheran contro Israele e i limiti dell’asse
Il nuovo primo ministro francese cerca di accontentare un po’ tutti, le varie anime della maggioranza relativa ma anche l’opposizione. Patrimoniale, rivalutazione del salario minimo e la promessa di non tornare indietro su aborto e matrimoni gay, da una parte. un controllo “più soddisfacente” dell’immigrazione e l’apertura al proporzionale, dall’altra
Il neoministro degli Esteri francese è stato il primo alto diplomatico occidentale a recarsi in Libano dopo la morte di Hezbollah, ma è in posizione di debolezza. “All’epoca di Chirac i paesi arabi sapevano di poter contare sulla Francia, oggi non più”, ci dice il giornalista dell’Opinion Jean-Dominique Merchet
Il portafoglio del prossimo commissario europeo appare ridimensionato, ma avrà comunque un incarico di vicepresidente esecutivo. C’è ancora incertezza sulle date delle audizioni, il voto finale sarà a novembre
Un attacco con 180 missili balistici per nascondere la propria debolezza e reagire al collasso di Hezbollah. Ma è un azzardo molto oltre le capacità di Teheran. Lo stato ebraico dice: “Siamo pronti” alla resa dei conti
Durante la campagna elettorale del 2023 il partito spagnolo ha ricevuto denaro dai sovranisti ungheresi. L’operazione è stata svelata da un’inchiesta di VSquare e del Pais. Così l’estrema destra illiberale compra e si fa comprare
È’ il primo messaggio di libertà che la leadership israeliana manda direttamente alla popolazione sin dall’inizio della guerra, spiegando ai giovani che un altro Iran è possibile, ma solo con la sconfitta degli ayatollah. Un discorso che può estendersi a ogni altro governo basato sulla forza, persino alla Corea del nord
“Non lasciate che un piccolo gruppo di teocrati fanatici distrugga le vostre speranze e i vostri sogni. So che non sostenete gli stupratori e gli assassini di Hamas e Hezbollah, ma i vostri leader lo fanno. Meritate di più”. Le parole del primo ministro di Israele
La Casa Bianca ha detto che Teheran è pronto per un attacco missilistico contro lo stato ebraico: se lo fa, ci saranno “gravi conseguenze”
L’ex premier olandese, alla guida dei Paesi Bassi per 14 anni, succede a un decennio di segreteria del norvegese Jens Stoltenberg. Nella sua agenda ci saranno tre priorità: “Ucraina, rafforzamento dell’Alleanza e rafforzamento del rapporto sia con l’Ue sia con tutti i nostri alleati nel mondo”
Le sirene antiaeree risuonano in gran parte del paese. C’è stata una sparatoria a Tel Aviv, la polizia parla di terrorismo. Ucciso in un nuovo attacco su Beirut un altro comandante di Hezbollah: si occupava del trasferimento di armi dall’Iran. Nella notte l’Idf ha iniziato l’incursione di terra
Il leader insoumis in un meeting a Mende ha iniziato a prendere di mira il nuovo ministro per gli Affari europei, di confessione ebraica, accusandolo di essere devoto al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu
Quarantotto ore non sono bastate ai 27 stati membri dell’Unione europea per concordare una dichiarazione comune sull’eliminazione da parte di Israele di Hassan Nasrallah, il leader di Hezbollah. Paralizzata dalle sue divisioni, la diplomazia europea è ridotta agli appelli al cessate al fuoco che nessuno ascolta
Dal lavoro al contrasto all’immigrazione fino al gender: sono questi alcuni dei motivi che nel corso del tempo hanno spinto la comunità latinoamericana a spostarsi a destra. Ora la candidata dem cerca di recuperare i loro voti, che valgono quanto uno stato
Questa sera andrà in onda il primo (e unico) confronto televisivo tra i due candidati alla vicepresidenza. Se da un lato il repubblicano attaccherà il governatore della Minnesota sui temi come l’immigrazione, dall’altro il democratico vuole puntare all’inesperienza dell’avversario
A Parigi si è aperto il processo sul famoso “affaire des assistants” che dal 2015 coinvolge la leader del Rn e altri 24 esponenti, sospettati di aver usato i fondi pubblici dell’Europarlamento per pagare collaboratori che in realtà non lavoravano a Strasburgo. La corsa alla presidenza è a rischio?
Ci vorrà parecchio tempo per giudicare gli effetti strategici della resistenza ucraina e della controffensiva israeliana in medio oriente, ma imparare il rispetto e una considerazione lucida e disincantata del comportamento dei leader in guerra, dei comandanti in capo, sarebbe una misura di giustizia
La Striscia è lo stato di Hamas, va capito questo per far finire la guerra. Parla l’ex generale israeliano Eiland, già capo del Consiglio di sicurezza nazionale e ricercatore senior presso l’Istituto per gli Studi sulla Sicurezza Nazionale
L’escalation che andrebbe condannata è quella che nasce non dalla volontà di un paese di difendere la sua esistenza, ma dalla volontà della sorgente del terrore chiamata Iran di armare tutti i suoi proxy per provare a fare tutto il necessario per cancellare Israele dalla carta geografica
Nella sua autobiografia, l’ex premier difende il suo operato nella gestione del Covid e della Brexit tra battute un po? cringe, toni epici e uno sforzo accanito per farsi rimpiangere
La guerra in Siria è diventata un boomerang per il Partito di Dio. E Israele ne ha approfittato. Il precedente del 2015 che aveva allertato Nasrallah
Il leader della Lega esulta per la vittoria dell’Fpo, ma l?estrema destra austriaca promette solo guai per noi: dall’immigrazione al trasporto dei mezzi pesanti
A differenza di alti paesi europei, Vienna ha mantenuto rapporti più amichevoli con Mosca, senza dimenticarsi di staccarsi un po’ alla volta dalla canna del gas del Cremlino. Amici della Russia come solo i sovranisti sanno essere, anche quelli austriaci dell’Fpö possono dormire sonni tranquilli
Hezbollah è rimasto senza testa ma ha i piedi ben piantati su un arsenale poderoso. La manovre nel sud contro le forze radwan e il coordinamento con gli Stati Uniti
A giudicare dal blackout ideologico di molti media occidentali non si direbbe che il capo di Hezbollah fosse un terrorista sanguinario. Rassegna di come i giornali occidentali hanno raccontato il numero uno del Partito di Dio
Dopo la morte di Nasrallah, parla il numero due del gruppo, Naim Qassem. Israele starebbe preparando un’incursione. Per la prima volta dal 2006, colpito il cuore della capitale libanese: morti tre dirigenti del Fplp. Le condizioni di Tel Aviv per un cessate il fuoco
La benedizione e la maledizione. “Vinceremo, perché non abbiamo altra scelta”. Il messaggio per Hezbollah: quando è troppo, è troppo. E per “i tiranni di Teheran”: se ci colpirete, noi vi colpiremo. Il discorso del premier israeliano a New York
Con l’uccisione del leader di Hezbollah, Israele ha disarticolato il gruppo. Per ora. Ma le truppe Radwan, addestrate per combattere Tsahal, restano un pericolo. La posizione degli Stati Uniti e le scelte dell’Iran
Dopo il trionfo alle elezioni con il 29,2 per cento, il leader sovranista dell’Fpö adotta toni concilianti. Ma la sua posizione anti-Ue e anti-migranti resta un ostacolo per possibili alleanze di governo. Le scelte del cancelliere Nehammer
Il Consiglio della Shura, l’organismo decisionale centrale del gruppo islamista libanese, ha scelto il sostituto di Hassan Nasrallah, ucciso in un attacco aereo israeliano venerdì. A guidare il Consiglio esecutivo è suo cugino, che ha legami familiari con Qassem Suleimani, l’ex comandante della Forza Quds dell’Iran
Lo strano rapporto del tycoon con la carta stampata: dal passato da bestsellerista (col supporto dei ghostwriter) alle insinuazioni di analfabetismo, fino a una casa editrice personale per autori del mondo Maga e una riedizione dalla Bibbia patriottica in finta pelle
Il partito di estrema destra ha vinto le elezioni legislative austriache con il 29% dei voti. Ma il partito conservatore della Ovp (26%), guidato dal cancelliere Nehammer, esclude una coalizione di governo e guarda ai socialdemocratici
Israele ha scommesso che l’Iran non avrebbe reagito mentre le bombe di Tsahal demolivano un pezzo alla volta il sedicente Asse della resistenza. Oggi i pasdaran sospettano che Khamenei resterà vivo soltanto finché il governo israeliano non deciderà altrimenti
Ora bisognerebbe trovare un modo di finirla di commentare e guardare, per imboccare la via stretta che porta alla distruzione del regime che minaccia la pace del mondo e l?esistenza degli ebrei
Hezbollah e l’Iran confermano la morte del leader. L’Idf ha deciso di colpire il capo di Hezbollah perché riteneva che ci fosse poco tempo prima che sparisse di nuovo. Il pieno sostegno dell’America a Israele. Un possibile nome per la successione: chi è Hashim Safi al Din
Il sito d’inchiesta israeliano Shomrim è riuscito a ottenere alcuni documenti interni di una società con sede a Mosca chiamata Social design agency: si tratta di una delle aziende più importanti che operano per conto del governo russo per manipolare l’opinione pubblica. Ecco i documenti contro Israele
La vera colpa della duchessa di Sussex è aver ridotto il principe Harry a salice piangente in salsa woke. Fenomenologia di una “dittatrice in tacchi a spillo”
Il progetto del leader francese: per governare stacchiamoci da Mélenchon
Álvaro Romillo è stato indagato per finanziamento illecito al fondatore del movimento “Se acabó la fiesta”. Il politico ha dichiarato: “Sono colpevole. Non aspetterò un processo perché non ho bisogno di un giudice”
L’ex premier portoghese succederà nell’incarico a Charles Michel. Il suo obiettivo è rafforzare la cooperazione tra capi di stato e di governo non solo dentro l’Unione, ma anche nei rapporti con gli altri paesi
Il leader di Hezbollah che vuole lo stillicidio di Israele era nascosto dal 2006. Ancora prima dell’attacco di Israele su Beirut qualcuno sosteneva che ormai fosse un capo bidimensionale che dal bunker non usciva più. Storia di un leader ricercato per tutto il paese
L’esercito israeliano colpisce Beirut e dice di aver eliminato il capo sciita nascosto dal 2006. Il leader del gruppo si trovava a Beirut e stava incontrando uomini di fiducia
L’incontro tra il presidente ucraino e l’ex presidente americano. ?Se vinciamo?, ha dichiarato il candidato repubblicano parlando di se stesso, ?risolveremo questa questione molto rapidamente. Tutti vogliono fermare la guerra: io Zelensky e anche Putin”
L’avvertimento del premier israeliano a Teheran nel suo intervento all’Assemblea generale dell’Onu: “Se ci colpite, vi colpiremo”. Su Hamas: “Deve arrendersi e liberare gli ostaggi. La guerra può finire oggi”
I poveri superano il 50 per cento: è il costo del drastico aggiustamento fiscale che sta portando avanti il presidente Milei. L’economia dà segnali di ripresa lasciando presagire che il peggio è passato, ma ora la crescita dovrà essere rapida e tangibile
Finita l’èra di Fumio Kishida, il Partito liberal democratico al governo sceglie un volto popolare tra i giapponesi ma non amatissimo dalle varie fazioni interne. Fissato con la Difesa, ha proposto la creazione di una Nato asiatica