I dati dell’economia siriana dopo quasi 14 anni di violenze e tagli ai sussidi, mentre il regime si faceva ricco con il Captagon. La corruzione è un pilastro delle autocrazie, e le tiene legate. Servono 400 miliardi per ricostruire il paese del dittatore che-garantiva-stabilità
Il Cremlino sferra 94 missili e 194 droni sulle infrastrutture energetiche ucraine. Il paese affronterà un inverno difficile, ma resisterà, anche se con blackout quotidiani, candele e generatori portatili
Tbilisi protesta senza sosta e adesso il governo vuole imporre il suo capo dello stato. Salomé Zourabichvili: io resto qui
L’Usb sciopera contro il “genocidio di Israele”. Ma lo stato ebraico è e uno dei pochi paesi al mondo fondato da pionieri del lavoro e oggi è un faro di diritti sindacali. Le parole della presidente delle comunità ebraiche italiane e un drammatico precedente
Le tattiche di Pechino per costringerci a fare concessioni. Il caso delle biotecnologie
Con un appello, esperti e analisti di think tank europei chiedono all’Ue e ai suoi stati membri di fermare Sogno georgiano nel condurre il paese verso uno stato pienamente autoritario: “E’ importante agire ora e sanzionare coloro che sono responsabili di violenze, frodi elettorali e leggi che minano la libertà di parola, la società civile e i diritti umani”, scrivono su Euractiv
L’analisi pragmatica della politologa e autrice di numerosi libri sulla diaspora siriana, partendo da tre dati di fatto. Per la prima volta dopo cinquant’anni il futuro è nelle mani dei siriani
La magistratura di Teheran ha aperto un caso contro Parastoo Ahmadi, dopo che il video del suo concerto è diventato virale
Macron sceglie il leader dei centristi per guidare un governo che abbia un appoggio trasversale. Il Rassemblement national apre alla fiducia, ma France Insoumise ha già annunciato una mozione di censura. Resta da capire cosa faranno gli altri partiti della coalizione del Nuovo fronte popolare
Budanov come Israele: il nemico va affrontato ovunque. Le voci e la rilevanza di un intervento di Kyiv al fianco dei ribelli
Il rapporto dimostra che dal 7 ottobre 2023 145 giornalisti sono stati uccisi a Gaza, ma in questo modo si lascia intendere che Israele abbia licenza di uccidere i reporter. Tel Aviv aveva appena comunicato che sei di loro lavoravano per al Jazeera ed erano di Hamas e Jihad islamica
Il primo ministro polacco Tusk prenderà le redini della presidenza del Consiglio dell’Unione europea il primo gennaio. Il rafforzamento della difesa europea sarà la priorità delle priorità
La popolarità immediata di chi sarà sottoposto a un processo epico e politico e una società pronta a dividersi. Ma alla base di tutto c’è quella paura mai così tanto diffusa e atrocemente sentita della morte
Il presidente eletto ha annunciato che la cinquantacinquenne Kari Lake, sua fedelissima e fan del fake news, sarà la prossima direttrice di Voice of America, radiotelevisione del governo federale finanziata dal Congresso
Prima del crollo del regime, in Siria c’erano 112 mila scomparsi conteggiati, anche se la cifra reale probabilmente non la sapremo mai. Anche i numeri ucraini sono delle stime, riguardano i soldati e i civili: 55 mila scomparsi in meno di tre anni
L?attivista era scappato in Europa durante la guerra civile, poi aveva deciso di tornare a Damasco. E? stato ucciso poco prima della fuga di Assad, tenuto sotto tortura fino all’ultimo secondo
Prima la sinistra italiana accusava Milei per l’inflazione elevata, ora per l’aumento dei poveri. È il solito errore di prospettiva di chi guarda la realtà dallo specchio retrovisore: i dati già affermano il contrario
Donald Tusk inserisce due televisioni nell’elenco delle aziende di importanza strategica. L’efficacia e i limiti di una mossa anti Orbán
Annalena Baerbock ha nominato il sottosegretario Tobias Lindner come coordinatore speciale e ha convocato a Berlino i ministri degli Esteri europei affinché il cambio di potere a Damasco sia pacifico e il paese non diventi “ancora una volta una pedina da gioco nelle mani di forze o potenze straniere”
Few thought that “El loco”, the madman, would heal Argentina. Yet, through an extreme free market program, he is succeeding. After 12 months in office he has balanced the budget and crushed inflation, without losing approval
Il leader magiaro ha promosso la sua politica, accontentato le sue amicizie illiberali, messo in imbarazzo Bruxelles ogni volta che gli si è presentata la possibilità. Il presidente ucraino: “Nessuno dovrebbe promuovere la propria immagine a spese dell’unità”
Tusk non ha scelto simboli nazionali, come fanno molti paesi membri, ma ha optato per una scritta “Eu” percorsa da un tratto rosso in cui si intravede la bandiera della Polonia. L’autore è Jerzy Janiszewski, lo stesso del logo di Solidarnosc
Il deputato della France Insoumise, Antoine Léaument, denuncia il filosofo al pubblico ministero. La colpa? Aver sostenuto che “il numero di musulmani in Francia non può essere lasciato crescere a ritmo indefinito. Non agire, potrebbe portare a un dramma”
Nei circoli diplomatici è tornata in auge l’idea di inviare soldati a Kyiv. La coalizione di Macron, Tusk e Starmer e due scenari per incentivare Zelensky a un cessate il fuoco con garanzie di sicurezza
Dopo la sconfitta elettorale, i liberal americani rimettono insieme i cocci, sotto la regia del solito Obama. L?enfasi su Rahm Emanuel, citatissimo, i governatori che aspettano il turno e il pericolo di un ?Trump di sinistra?
Da Biden a Scholz, quasi tutti i capi di stato e di governo hanno perso punti, l’unica eccezione è Macron. La più apprezzata tra i leader è Ursula von der Leyen, Intanto si registra un’impennata di popolarità per il presidente eletto Donald Trump
Sdf e milizie filoturche trovano l’accordo per un cessate il fuoco grazie alla mediazione degli Stati Uniti, che hanno due urgenze: evitare scontro settari e continuare a combattere lo Stato islamico
Il piano di Putin fin dall’inizio, quel “possiamo farcela” diventato un’accusa, il ritorno di Trump e del rivale di sempre, la necessità di tenere vivo il multilateralismo e la fortuna. Intervista all’ex cancelliera dall’eredità difficile
Tutto quel che abbiamo ignorato del regime di Bashar el Assad, le sue vittime, il suo orrore e i suoi sponsor internazionali
Figlio di milionari del Maryland, diploma con massimo dei voti, studi all’Università della Pennsylvania, istituto d’eccellenza della ghirlanda Ivy League, dove s’è laureato in Ingegneria e ha conseguito un master. La metamorfosi dopo un complicato intervento alla colonna vertebrale
Vista l’incertezza siriana e la cacciata dal Mar Nero, si guarda a Tobruk e all’aiuto di Haftar, che intanto ha già dato rifugio a qualche assadista in fuga. Per il momento quel che rimane delle navi del Cremlino è stipato nei porti russi della regione di Krasnodar, sotto l’occhio dei droni ucraini
Con la caduta di Assad, l’Asse della resistenza è amputato. Il merito è del premier israeliano, che ha consacrato la pace attraverso la forza e la dignità della guerra. Invece di processarlo, dovremmo ringraziarlo
Nella crisi siriana, il gruppo di Gaza cerca legami e un’occasione per rilanciarsi dando le spalle all’Iran. Israele ha distrutto quasi tutta la capacità dell’esercito di Assad prima che possano metterci mano i ribelli
I paesi europei accelerano la sospensione delle domande di asilo per i rifugiati siriani. Ma l?Unione europea consiglia estrema prudenza: i progetti di espulsioni forzate andrebbero incontro a ricorsi e gli incentivi per i rimpatri volontari massicci rischiano di rivelarsi controproducenti
Quando le atrocità erano già in pieno svolgimento, l’Unesco elesse persino il regime siriano, all’unanimità, al suo “comitato per i diritti umani”. I rappresentanti di Damasco siedono anche nel Comitato sulla decolonizzazione e nel consiglio esecutivo dell’Oms
Alcuni vedono in lui un eroe che combatte contro lo strapotere ultracapitalista delle compagnie di assicurazione medica che per il profitto lasciano morire i pazienti oncologici. Altri, da destra, lo vedono come il prodotto, portato all’estremo, delle università Ivy League “woke”, quelle con i campeggi pro Pal
“Non penso che sia corretto dire che il 21 gennaio il prossimo presidente azzererà tutto il sostegno americano all’Ucraina”, ci dice Melinda Haring di Razom for Ukraine e dell’Atlantic Council. L’ego del leader americano, quello di Putin, le decisioni prese al di là delle parole e la qualità che Trump apprezza di più: la tenacia, e su questo “gli ucraini vincono su tutti”
Niente Ai, ma manifesti appesi ai muri. La polizia di New York aveva iniziato a diffondere le immagini del killer. Ed è stata proprio una sua foto a portare all’arresto. Lo sconcertante percorso di Luigi Mangione, da studente modello a omicida
L’Asse della resistenza ormai “è storia”. Prima Nasrallah, poi Haniyeh e ora Assad in fuga. Considerano il martirio “dolce come lo sciroppo” ma questa sequenza di eventi è la peggiore sconfitta per la Repubblica islamica da quando esiste
Julani mette un suo uomo alla guida della fase di transizione. Le cancellerie occidentali al lavoro per allacciare i contatti con Hts
Nonostante le promesse, Mosca ha dovuto abbandonare uno dei suoi alleati storici. Quella in Siria è l’ultima delle disfatte putiniane, dopo la perdita dell’Armenia e forse anche della Georgia, segnando il declino della narrazione geopolitica che il Cremlino ha costruito su di sè, e la fine del suo sogno presentarsi all’occidente come attore globale
Lo stato ebraico, dopo aver visto l’avanzata dei ribelli in Siria, aveva calcolato che potesse servire a fare pressione su Assad per rompere la sua alleanza con l’Iran, ma la caduta del regime porta un’altra minaccia: l’indizio è nel nome di battaglia del leader di Hts
Il tycoon si prepara a entrare alla Casa Bianca accompagnato da un governo pieno di fedelissimi con poca esperienza. Con l’intenzione di scarcerare chi ha assaltato il Congresso e liberarsi di chi lo ha indagato, provando a marchiarlo come responsabile di un fallito golpe
L’asse del male? Esiste. La difesa di Kyiv? Porta frutti. Le mosse di Israele? Indeboliscono l’Iran. Perché la fine di Assad imbarazza i teorici della resa dell’occidente, costretti a guardare negli occhi i veri nemici della libertà
Il leader Xi Jinping perde Assad e si concentra sulle sue priorità (i dittatori deposti non sono un grande spot per il Partito comunista cinese). In aumento le pressioni su Taiwan e Filippine
La Turchia punta a mettere fuori gioco le Unità di protezione del popolo (Ypg) e le Forze democratiche siriane (Sdf). Per riuscirci prova a fare pressione su Hayat Tahrir al-Sham che però potrebbe decidere di liberarsi della sua dipendenza da Erdogan
Lo stallo istituzionale a Seul e le indagini su quello che è successo martedì scorso che entrano nel vivo. Da tempo si parlava di legge marziale. Il sospetto dei droni per provocare Pyongyang e il ruolo cruciale dell’ex ministro Kim Yong-hyun
Lo stato ebraico non accetta più le regole mediorientali di Teheran scritte sulla “spina dorsale” di Assad. Come le riscrive
Una ong non deve diventare uno strumento al servizio di un?agenda politica antioccidentale. Ma il fatto che si rifiuti di qualificare Hamas come terrorista lo suggerisce e il fatto che si rifiuti di difendere lo scrittore in prigione in Algeria, come fa con altri prigionieri politici, lo conferma
La caduta del regime siriano segna la fine della “mezzaluna sciita” e rilancia il ruolo della Turchia. Russia e Iran in crisi, mentre Israele e Stati Uniti osservano opportunità e rischi
Un dialogo “fruttuoso e produttivo” tra il presidente ucraino e il prossimo inquilino della Casa Bianca. Per il presidente francese è un successo diplomatico, un punto a favore del suo piano di porsi come interlocutore di rilievo con la nuova amministrazione americana
Yaroslav Trofimov ci spiega come decifrare quel che accade ora che il regime è crollato: la variabile più instabile è la Turchia vendicativa. Putin accoglie il dittatore amico a Mosca, ma non lo ha salvato in Siria
La deriva dell’imprenditore miliardario è iniziata decenni fa in Sud Africa e ha contribuito a una carriera destinata a rimanere nella storia. A guidarlo, non tanto il sogno americano quanto un inesauribile desiderio di vendetta, ripicca e rivalsa verso avversari sempre più vaghi e astratti
La vicenda siriana ci mostra che il mondo si destabilizza quando l’occidente arretra (vale anche in Ucraina) e quando si disinteressa degli scenari di crisi creando un vuoto che qualcuno prima o poi riempirà. Il ruolo di Israele. L’analisi dello storico Montefiore
La realpolitik dei paraocchi si schianta contro la realtà. Uno dopo l’altro, i governi europei hanno detto che le decisioni sulle domande di protezione internazionale non verranno trattate fino a quando non ci sarà più chiarezza sul futuro del paese
L’ascesa di Hafez Assad, presidente dal 1971 al 2000. La successione del giovane figlio Bashar. Un filo comune: autoritarismo e repressione
Il dittatore è fuggito, dice il Cremlino, ma c’è un mistero sulla sorte del suo aereo. Il primo ministro chiede una transizione ordinata e libere elezioni. Julani parla dalla moschea degli Omayyadi a Damasco. Cade un altro pezzo dell’Asse della resistenza
Il regime si arrende nella provincia di Daraa, a Palmira ed è quasi sconfitto a Homs. Abbattuta una statua di Hafez Assad a Jaramana, dove si canta “libertà, libertà”. Erdogan: “Saranno i siriani a decidere il proprio futuro”
Il collasso rapido fa vedere che il regime di Assad è tenuto in vita artificialmente da Mosca e Teheran, ormai distratte.
Nella tempesta politica sull’Eliseo, la riapertura record della chiesa madre devastata dall’incendio del 2019 è un momento di grazia per il presidente. Alla messa parigina ci saranno tutti i leader internazionali, tycoon compreso. Un successo diplomatico
In un’ora e mezza di sproloqui e propaganda di colloquio televisivo, il ministro degli Esteri russo Lavrov cambia versione e dice a Carlson che la colpa è della Germania, in cui venne salvato subito dopo l’avvelenamento da parte dei servizi segreti russi: “Non si sa cosa gli hanno fatto”
Come modernizzare un paese che non vuole? La Francia ringhia contro Macron, Barnier cade sul deficit. Ma non è l’economia l’ammalata transalpina: è la politica
L’avanzata dei ribelli in Siria ha fatto saltare la strategia di Europa e Stati Uniti con Damasco
Emergono sempre più dettagli sul golpe flop tentato dal presidente. Ma in questa storia tutto continua ad avere i contorni del mistero. O quelli del dramma grottesco di un uomo solo al comando. Sei ore di legge marziale in Corea del sud e una stagione politica che sembra una serie tv
La volontà di Hts di farsi percepire dal mondo come una compagine politica “normale”, senza marchi di sorta: niente legami con il terrorismo, tantomeno con quello islamista che fu di Abu Bakr al Baghdadi
“Europa, abbiamo bisogno di te per difendere i tuoi confini, abbiamo bisogno di te perché tu possa continuare a dormire tranquilla”, ha scritto Nino Haratischwili sulla Faz in uno splendido e doloroso appello agli europei perché sostengano la resistenza georgiana contro Vladimir Putin, la resistenza ucraina contro Vladimir Putin, la resistenza dei popoli aggrediti da questo gigante che “non si è saziato, non si è placato”
La priorità per il presidente ucraino è di stabilire rapporti personali con l’enturage del tycoon perché è vero che tra i due non ci sono conflitti, ma non c’è nemmeno un contatto diretto o un’amicizia solida
Passa tutto in secondo piano di fronte al miracolo della cattedrale di Parigi che riapre al pubblico e all?arte magica di rifare le cose. Fede e bellezza hanno combinato un matrimonio tecnico e d?amore prodigioso
Il calvario subìto dai famigliari del professore assassinato non è finito neanche a quattro anni dalla sua decapitazione. Ora Pierre Jacquel lo ha accusato di “islamofobia”. La denuncia della sorella Mickaëlle
I ribelli sono riusciti a conquistare Qamishli, Hasaka e Deir Ezzor, e adesso anche la capitale siriana rischia di essere assediata. Il collasso mostra che le forze armate di Assad sono tenute in vita artificialmente da Mosca e Teheran, ora distratte
Una corte d’appello federale ha respinto il ricorso di ByteDance, società madre cinese dell’app, contro la legge sul ban firmata lo scorso aprile da Biden. L’ultima speranza per la piattaforma rimane quella di vendere la gestione della parte americana entro il 19 gennaio 2025
Se l?Italia decide di non allinearsi al ?no? francese il cammino dell?accordo firmato dall?Ue con i paesi del Sud America diventa rapido e sicuro. Un?occasione per Meloni per tenersi buoni due amici come Milei e von der Leyen
“Forse si rivoterà a marzo”. Lunedì la Corte Costituzionale aveva confermato la validità del voto “ma non erano ancora stati desecretati i rapporti dell’intelligence sulle ingerenze russe. Poi ha cambiato idea all’unanimità”. Parla il fondatore dell’Istituto nazionale per la Memoria dell’Esilio rumeno
Macron, “iperpresidente” fino all’altro ieri, ora deve reinventarsi un ruolo “all’italiana”: una via strettissima ma non impossibile. I nomi che sembrano in pista per Matignon sono quelli di François Bayrou e Bernard Cazeneuve
La Corte costituzionale ferma il ballottaggio: bot russi, in particolare su TikTok, dietro al risultato di Georgescu, candidato di estrema destra, ammiratore di Putin, antisemita, anti Nato e anti Ue, spuntato dal nulla al primo turno. Il ruolo di Bucarest per la sicurezza dell’Ue
La stanchezza per una guerra lunga, la volontà di trovare vie d’uscita sbrigative: questi erano i sentimenti prevalenti nell’opinione pubblica e in molti leader riguardo all’Afghanistan. Lo abbiamo visto anche in Siria e ora in Ucraina. Così si trascura il principio cardine della convivenza liberale, che non ha a che fare con i governi, ma con la salvezza dei popoli
Il segretario Olivier Faure si è detto pronto a fare “compromessi su tutti i temi”, anche sulle pensioni, sulla base di “concessioni reciproche”. Ieri il presidente francese aveva invocato la nascita di “governo di interesse nazionale”
Politiche comuni, l’inefficacia dell’Ue, la minaccia Trump e la guerra in Ucraina sono alcune questioni presentate agli intervistati in uno studio condotto da Cluster17 per il Grand Continent: “What do Europeans think? Difficult questions in the coming years”. In tutti i paesi intervistati la stragrande maggioranza esprime il desiderio di rimanere nell’Unione
L’aiuto degli alleati di Damasco – l’Asse della resistenza più la Russia – potrebbe essere troppo piccolo e troppo in ritardo per salvare il regime. Intanto Hts cerca di ottenere il sostegno della popolazione siriana
L’Ucraina fa bene a ricordare al mondo il fallimentare risultato degli accordi del 1994 e a insistere per entrare nell’Alleanza atlantica: “I paesi che ne fanno parte non hanno subìto guerre in questi 30 anni. Noi, invece, abbiamo già affrontate due guerre”, sostiene il politilogo Mykola Davydiuk
Lavrov atterra in territorio europeo per il summit dell’Osce e lancia intimidazioni a Washington, accusando gli Stati Uniti di aver attaccato la Russia sfruttando i ?neonazisti? ucraini. Un trionfo di propaganda in violazione dell’isolamento imposto dall’Ue
Il presidente giovane e pieno di idee (Merkel) ha disegnato per la Francia e l’Europa un futuro che illude, spaventa e non si lascia costruire. La sua caduta sarà un altro accumulo di ritardo storico
“I deputati del Rassemblement national e del Nuovo fronte popolare hanno scelto il disordine”, ha detto l’inquilino dell’Eliseo. Intanto la sinistra si divide sulla strategia da adottare e Le Pen dovrà dare spiegazioni a quel 30 per cento dei suoi elettori che non ha condiviso “la scelta del caos”
L’accordo commerciale tra Ue e sud America non è benvoluto dalla Francia, che sta già organizzando una minoranza di blocco con la Polonia, l’Austria e i Paesi Bassi. Ora anche l’Italia dice che “non ci sono le condizioni”
La ong taccia Israele di genocidio, condanna l’eliminazione di Soleimani e l’esercito ucraino. In una proliferazione di rapporti in cui l’unico obiettivo è solamente uno: la dissoluzione dello stato ebraico
A soli tre mesi dalla nomina, l’ex capo negoziatore della Brexit è il primo ministro più breve della storia della Quinta Repubblica. Il presidente vaglia le alternative e prende quota l’ipotesi François Bayrou. L’attesa è per il discorso pubblico di questa sera alle 20
L’Assemblea nazionale sudcoreana potrebbe votare l’impeachment già oggi. Un caos politico che rischia di trascinare le fragili istituzioni di Seul su un terreno complesso, soprattutto con una Corea del nord sempre più aggressiva e protetta dall’alleato di Mosca
Un dialogo cordiale quello tra Vaticano e Budapest. Il primo ministro ungherese mostra apprezzamento verso l’impegno della Chiesa nel porre al centro la famiglia e la protezione dei giovani. Mentre il pontefice sposa la linea orbaniana sul conflitto russo-ucraino
Le comunità ebraiche sono in pericolo ovunque. Nella capitale inglese appaiono manifesti con la scritta “sionisti lasciate il paese o sarete massacrati”. In Germania la BIld titola “ebrei e omosessuali non sono al sicuro a Berlino”
Alcuni paesi europei hanno iniziato a discutere della possibilità di inviare soldati in Ucraina per scoraggiare una nuova aggressione della Russia in caso di cessate il fuoco. Francia e Regno Unito guidano i colloqui, ma la Nato resta divisa. Le diverse ipotesi
Già escluse da qualsiasi percorso scolastico, ora non possono neanche più frequentare gli ultimi istituti rimasti aperti. Poiché ai medici uomini non è permesso curare le donne, le afghane non avranno più nessuno che le possa assistere
Il ritorno dell’ex presidente potrebbe segnare un’era di compromessi: dalla legittimazione di potenze autoritarie in Europa e Asia alla tregua tra Israele e Hamas, con il ruolo chiave di Bin Salman. Parla il direttore del National Security Studies Center dell’Università di Haifa
Cosa può fare il Doge di Elon Musk. Intervista a Sam Tanenhaus e a una funzionaria che i tagli li ha fatti davvero
L’uomo che doveva guidare il dipartimento della Difesa ha avuto problemi con l’alcol e il presidente eletto, astemio orgoglioso, per evitare che nel periodo di transizione presidenziale si parli solo di scandali, è disposto a sostituirlo
Il presidente russo ha schierato nella regione alcune delle sue “migliori unità”, sta lanciando modelli sempre più avanzati e addestrando nuovi soldati per affinare le loro tecniche
Arresti tra i capi dell’opposizione e pestaggi continui. La repressione aumenta e si fa sempre più feroce. Il Regno Unito ipotizza di introdurre sanzioni contro alcuni esponenti del governo
Con 331 voti passa la mozione di censura. Il presidente francese vuole accogliere Trump con un nuovo governo. Obiettivo: non ritrovarsi ostaggio di Le Pen. Due nomi circolano con insistenza: Sébastien Lecornu e François Bayrou
La disinformazione del Cremlino sull’alleanza fra islamisti e servizi segreti ucraini contro la realtà delle bombe russe sugli ospedali di Idlib
A novembre Mohammadi era stata operata per un tumore alle ossa. Pena sospesa per 21 giorni, per concederle un po’ di riposo e di recupero, poi rientrerà nel terribile carcere di Evin, a Teheran, e dovrà “recuperare i giorni di sospensione alla fine della sua condanna”