Il regista iraniano Mohammad Rasoulof racconta il dolore, il coraggio e la lotta per i diritti delle donne nel suo film Il seme del fico sacro. Nato dall’esperienza della prigione, il film arriva nelle sale italiane il 20 febbraio e rappresenterà la Germania agli Oscar come miglior film straniero. “La libertà di parola va difesa a gran voce”
Inclusività e accessibilità sono le parole magiche delle produzioni del futuro, in cui si prevede un successo mainstream per prodotti audiovisivi fatti interamente dall’intelligenza artificiale. Tutto sarà più redditizio e con meno barriere d’entrata per i talenti, ma un brivido di terrore scorre giù per la schiena
Da “Via col vento” al Burning Man
La versione cinematografica del bestseller di Viola Ardone è da un mese uno dei più grandi successi di Netflix: un viaggio epico attraverso la miseria e la generosità dell’Italia del dopoguerra vista con gli occhi di un bambino diviso tra due madri. Entrambe belle e coraggiose, e ognuna disperata a suo modo. Intervista alla regista e sceneggiatrice
Nel nuovo adattamento del mito di Dracula, il conte Orlok è sempre arrabbiato, non ride mai, il ghigno malefico dell’originale non lo sfiora. Un ritratto nuovo e originale del desiderio vampiresco, per il nostro tempo segnato dal tramonto della libido
A Londra arriva in bici, a Roma a piedi. L’attore newyorchese presenta in Italia A Complete Unknown, dove interpreta Bob Dylan: “Ho avuto cinque anni per tentare di entrare nella mente del musicista più inafferrabile dei nostri tempi”
Le passioni per i dibattiti sulla natura della televisione, per la pittura, la falegnameria nel momento in cui non gli è più bastato il cinema. Il grande regista è morto all’età di 78 anni
La piattaforma on demand supera il canale britannico, che lamenta i costi dovuti alla sua necessità di co-produrre e rivendica i programmi visti in streaming su iPlayer
?Beatles ?64? ricostruisce le prime due settimane americane dei Fab Four, coi concerti di New York, Washington e Miami e i due passaggi tv all?Ed Sullivan Show. La storia di giornate surreali, ripercorse mille volte ma ancora capaci di colpire al cuore
E poi libri, serie, spettacoli dell?inarrestabile del regista che ha trovato Hollywood a Roma
Effetto M. Parla l’attore che interpretò il Duce al cinema. “Marinelli devastato dall’interpretazione del Duce? Se avessi un approccio ideologico ai personaggi, non lavorerei più”
Vincono “The Brutalist” e “Emilia Pérez”, entrambi sui grandi schermi italiani fra pochi giorni. Fra l’omaggio di Zendaya alle dive del passato, un monologo d’apertura provato per 90 volte e votanti davano l’idea non andare al cinema da decenni
Vermiglio non ce la fa, ma c’è anche un po’ di Italia con la miglior colonna sonora a Challengers di Guadagnino. Tra le serie, premiata Shogun. Con Nikki Glaser sul palco, per la prima volta una donna a condurre
Moderni, modernissimi, non il genere che annunciava i duetti con gli attori che si mettevano in posa. Da ?Better Man? a ?A Complete Unknown? fino a ?Wicked? e ?Emilia Perez?
Il film del regista cileno sembra una docufiction di Rai 1. Angelina Jolie come Ilary Blasi
Emblema della noia o dell’audacia sperimentale, “La corazzata Potëmkin”, presentata il 21 dicembre 1925, è un’opera che ha segnato tutto il Novecento. La vita del regista è stata la storia di un’epoca, un tragico compendio dei rovesci e delle fortune che potevano toccare a chi si è spinto “troppo in là”
Infinite sono le maschere di chi la abita, ogni scorcio un set. Meglio interpretare un personaggio che rimanere ?zi? nisciuno?. Da De Crescenzo a ?L?amica geniale?, da ?Inganno? a ?Mare fuori?
Dan Aykroyd con la faccia pitturata di nero, Jamie Lee Curtis come prostituta sessualizzata, battute “razziste”. Gli indignati d’oggi non sono capaci di abbandonarsi a quell’improvvisa scarica di felicità della risata, alla ricerca di un paradiso cinematografico progressista e noioso
È difficile parlare delle interpreti che hanno lavorato con il regista spagnolo senza incorrere nei guai di questa epoca. Lei era una di loro: aveva recitato, tra i tanti film, in “Tutto su mia madre” e “La pelle che abito”
Cancellata la proiezione di Bertolucci e deporgrammato un film sulla conversione di un musulmano al cattolicesimo. La Cinémathèque française sotto il diktat dei mullah iraniani
A causa delle minacce e pressioni, una kermesse cinematografica in Belgio annulla la proiezione di un documentario su palestinesi transgender in fuga verso Tel Aviv. Un tratto ormai tipico di certi ambienti, dove l’odio per Israele è ormai un prerequisito
Mentre il governo rivede il sistema di incentivi, le grandi produzioni internazionali scelgono altre destinazioni. La fuga in Bulgaria del film sulla Callas è solo l’ultimo atto di un lungo periodo di incertezze. Così il sovranismo mette in ginocchio il cinema
Suo figlio Pietro e sua moglie Margaret, i pranzi e le sceneggiature in famiglia, la politica, i peccati e i non pentimenti: “Gli unici fascisti sono quelli impegnati a dare del fascista a chi fascista non è”
Un nuovo documentario esplora il rapporto tormentato tra il grande attore hollywoodiano e suo figlio Stephen, costretto a vivere un’infanzia lontana dai genitori. Impegnati a tempo pieno tra lavoro e feste mondane
Ancora non si sa se “Wicked” e “The Gladiator 2” riusciranno a replicare o superare il successo di “Barbie” e “Oppenheimer”, ma intanto le previsioni d’incasso complessive per il 2024 sono sotto del 30 per cento rispetto al periodo pre pandemia