Vivere e morire di rigenerazione urbana

Ledo Prato rappresenta l’esatto punto di equilibrio tra la capacità di mediazione e la necessità di messa in pratica che ha contraddistinto il meglio della rigenerazione urbana di questi anni

Nuove esposizioni. Gli immersi e i salvati (da una mostra)

Dagli iris blu dipinti nell’ospedale di Saint-Rémy che prendono vita, all’acqua che invade le cabine del Titanic mentre affonda. L’utente come un sub si tuffa in un’esperienza “plurisensoriale” e “a 360 gradi”, come nei luna park un tempo dove si andava per provare una giocosa paura nella Casa Infestata

Una piazza Pia ma non troppo

Col Giubileo, da San Pietro lo sguardo può traguardare ponte Sant’Angelo senza più incrociare una sola autovettura. Si riapre quindi la prospettiva odiata da Antonio Cederna, che cinquant’anni fa definiva via della Conciliazione “l’orrendo mostro”

Il Natale a Bergamo è perfino creativo

La città ha vissuto negli ultimi dieci anni una trasformazione radicale che ha attraversato il suo tessuto urbano e cambiato in profondità il suo carattere. Ora “Christmas Design”, la kermesse che tiene banco fino al 6 gennaio, diverte prima ancora che lasciare perplessi

Che arte sarà mai senza pubblico?

“Il pubblico dell’arte” (Johan & Levi, traduzione di Ester Borgese) dello storico dell’arte svizzero Oskar Bätschmann ridefinisce il pubblico partendo da una preziosa ricognizione dello spazio che da sempre occupa nella storia dell’arte. Una lettura non prettamente quantitativa

No, il panettone emozionale no

Tutto cominciò con l’opzione senza canditi. Da lì è stato tutto un susseguirsi di personalizzazioni, da Armani a Zerocalcare. E il pandoro?

Colori e dolori degli anni Novanta. Un libro-Vhs

Il collettivo Wudz Factory celebra il decennio ribelle e fragile con “1997”, un viaggio in cassetta tra dolore e cultura pop. Un libro-game di nostalgia analogica e sogni infranti, tra Kurt Cobain e Milano 2

L’Italia vista dal metrò

Il cantiere di piazza Venezia a Roma diventa un’opera d’arte di Pietro Ruffo. A Napoli le stazioni monumentali. A Milano si è perso un po’ il design

Donald Trump non vende sogni ma solide realtà. A Washington è caccia all’immobile

I miliardari e i milionari scelti dal tycoon per sua la nuova amministrazione sono pronti a inondare di denaro la capitale iper-dem per acquistare immobili sempre più grandi e costosi. Ma per l’agiata classe dirigente americana sarebbe opportuno anche spostarsi a Mar-a-Lago, dove presumibilmente il neo presidente porterà tutta la sua corte

Quant’è grande la Grande Brera

Era da 52 anni che si attendeva uno spazio dedicato alle collezioni del Novecento e in prospettiva al contemporaneo. Le stanze intime, poco museali, decorate da Tomaso Buzzi, danno l?idea di una casa abitata da appassionati di un?arte ancora figurativa che non richiedeva un white wall

Ritorna il diario di viaggio di Sottsass, Pivano & co.

Alcuni scatti immortalano racchiusi in nuovo libro raccontano il grand tour negli Stati Uniti degli anni ’60 da parte di architetti, scrittori e protagonisti della resistenza italiana. Un percorso intercontinentale per ammirare da vicino le nuove meraviglie della grande potenza americana

Quant’era dark la Sora Lella

“80’s Dark Rome” è una mostra che racconta la sparizione della scena punk dalla Capitale. Al centro ci sono i ritratti, circa duecento, che il fotografo Dino Ignani ha dedicato a quel popolo che fu protagonista e inventore della notte romana