Sette regioni e ventuno città che raccontano infinite storie fino a costruire una trama dentro alla quale tutto si lega e si tiene. Un volume che dovrebbe essere una guida e che si rivela invece un oggetto d’arte
Un aeroporto, una banconota da 250 dollari e un monumento pubblico. D’oro, possibilmente. Trump vorrebbe subito gli onori riservati ai morti, ma per adesso in giro per l’America (e non solo) le statue dedicate a lui hanno quasi sempre lo scopo di prenderlo in giro
Ma che succede a Milano? Linate in titl, sito del Corriere in crash. E poi il crollo dell’insegna rossa della compagnia di assicurazioni. Il tutto esattamente a dieci anni dall’idea di città arrembante e scintillante favorita da Expo
Poteva diventare uno dei tanti Koolhaas, Jean Nouvel, Zaha Hadid, tutti suoi compagni di strada degli inizi, invece aveva deciso di essere un bastian contrario. Odiava i grattacieli e amava la palazzina romana.
È stato riconosciuto come “il più grande scultore vivente”, il simbolo della provinciale monumentalità senza volto della nostra epoca. Non ha mai celebrato una parte o un’altra, per questo non è mai stato politicizzato. Le sue opere – ha sempre detto – “sono sogni”
Libri che costano poco comandano nella sezione intrattenimento degli autogrill, mentre le copertine sono un mix di pigrizia e intelligenza artificiale, senza alcuna ilarità. Ecco il mondo dell’editoria cheap
Storia dell’arte e storia dell’architettura hanno fin dall’origine caratterizzato le pubblicazioni della casa editrice, diventata un punto di riferimento per il mondo del design contemporaneo
Il ceo di Renault Luca De Meo lascia per dirigere Kering. Ma l’auto e il lusso sono due settori profondamente simili ormai, entrambi in crisi. Più facile produrre droni
Torna la moda della secessione con i seasted: isolette galleggianti dove le leggi dell’antitrust non funzionano, dove si può fare quello che si vuole
Lo sport è centrale nella cultura del paese, infatti le arene in cui questo rito va in scena – cioè gli stadi – sono tra gli edifici più identitari della contemporaneità. La mostra inaugurata al Maxxi di Roma “Stadi, architettura e mito” illustra la storia degli stadi dalle origini al prossimo futuro
Riapre la Torre disegnata a Milano nel ’59 dallo studio BBPR e set del “Vedovo” e non solo
Una suggestiva mostra di 194 fotografie e una collezione di grandi bauli in pelle con finiture elaborate accanto a piccole valigie malconce con adesivi che indicano la loro destinazione. Una visita al Fenix, il nuovo museo internazionale di Rotterdam
Cantieri del futuro. Un’isola per i grandi avamposti del nuovo mondo. Una casa per le tre religioni, e poi Louvre, Guggenheim, e tanti ristoranti (in costruzione)
Nel dopoguerra italiano, il giovane fotografo americano immortala un Paese distrutto ma vitale, tra miseria e sceneggiate di strada. Le sue foto inedite raccontano un?Italia pre-boom, tra clown e bambini scalzi, ora in mostra a Roma
La sua innegabile bellezza è stata in buona parte scacciato da un restauro: senza la polvere e quel velo capace d’ingannare il presente portandolo direttamente nelle ombre del passato, ora appare incapace di dialogare con il contemporaneo
Dai mega ricchi agli estremisti religiosi che si fidano post di Facebook sulle profezie Maya. In Usa i bunker ora sono di moda anche per la middle class, e l’industria del ?panico? fa il pieno di clienti
Nel 1961 Ugo Mulas e Giorgio Zampa ritraggono una Danimarca moderna e sorprendente. Un viaggio tra immagini e parole che svela sogni, design e quotidianità del nord
La diciannovesima Biennale della Mostra di architettura di Venezia tra spiritualità e fashion system, tra diagrammi, conclavi e party firmati. Un mix piranesiano di cultura alta e carnevale creativo, in una città che ormai sembra l’outlet mondiale dell’architettura
La diciannovesima Mostra internazionale di Architettura di Venezia, curata da Carlo Ratti, archivia la smart city e abbraccia una visione inclusiva, tripartita e densissima. Dal vernacolare all?AI, dalle capanne ai funghi intelligenti, una kermesse che mette insieme tutto e tutti, con qualche assenza rumorosa
E’ diventato il mezzo ormai simbolo della borghesia affluente urbana. E ora lo usa anche il nuovo Pontefice