Il neocolonialismo degli ambientalisti

A coloro che attaccano gli allevatori perché dicono che i lupi vanno abbattuti per permettere la sopravvivenza di mandrie e greggi, dico: nessuna ingerenza senza residenza!

Jean Giono è un Mauro Corona bravo

“Il canto del mondo” è un libro uscito nel 1934 e pubblicato ora da Settecolori. È ambientato in un’Alta Provenza, popolata da cavalli e mandriani, uomini rudi che parlano coi tori e donne sognanti e fisiche

Nemici della libertà a Bari

Il sindaco che esclude Israele dalla prossima edizione della Fiera del Levante forse è antisemita, forse è solo antisionista, in ogni caso odia la libertà economica e pure quella artistica

Maledette le isole e le barche

Ma come fanno le persone a villeggiare su un’isola o a pagare per salire su una barca? L’isola mi fa pensare all’isolamento, alla galera. Sulla barca gli spazi sono ancora più ridotti e in più si è obbligati a dividerli con gente seminuda, che può indurre in tentazione o fare ribrezzo

Versetti dal libro più saggio di tutti i tempi

Rileggere per la centounesima volta l’Ecclesiaste (anche grazie all’ottima edizione uscita per la collana “I libri della Bibbia”), e trovare parole a cui le cento volte precedenti non avevo prestato la necessaria attenzione

L’estremo oriente: Otranto

L’Iran meglio lasciarlo perdere, a Gerusalemme non è consigliabile mettere piede, il Ladakh è ormai ridotto a una Disneyland del buddismo. Otranto come oriente va benissimo

Contro l’ateismo architettonico

Drappi con l’immagine di San Nicola Pellegrino erano presenti solo alle finestre del centro storico di Trani, in periferia l’unico era il mio. L’architettura tradizionale è senz’altro più cattolica di quella postbellica

Entusiasmarsi per l’America profonda

Viviamo nel migliore dei mondi possibili. L’Europa aprirà le porte alla carne di bisonte americana: sapere che gli italiani (midollati anticaccia) si metteranno a mangiare bisonti selvaggi, carni favolose, prive di antibiotici e ricche di proteine mi strappa un sorriso

Osservare la gente che sceglie i gusti di gelato, e sentirsi morire

Ero in una buona gelateria, di quelle che conservano il gelato nei pozzetti chiusi. Eppure ho visto clienti che ordinavano tre o quattro gusti confliggenti, con tanto di aggiunta di granelle, panne, biscotti. Insomma un’accozzaglia inguardabile. Per di più, pagavano col bancomat

Lo spopolamento delle aree interne è davvero irreversibile

Per la prima volta nel Piano strategico nazionale si legge che i comuni più piccoli e remoti si svuoteranno in via definitiva. Alcuni intellettuali hanno firmato un appello contro il governo crudele, ma è il mondo a essere crudele. Insistere nel tentativo di rilancio è accanimento terapeutico

È impossibile far ragionare i fanatici basagliani

Non ho conosciuto i manicomi, non sono uno specialista (detesto gli specialismi). Ma osservo la realtà: i pazzi esistono. Chiudere i manicomi perché i malati vi erano maltrattati è come chiudere le carceri perché i detenuti vivono nel degrado. Bisognava rendere più umani i manicomi, così come si dovrebbero rendere più umane le carceri

Andrea Bajani e la letteratura da crollo demografico

Il vincitore dello Strega ha 49 anni solo all’anagrafe, in testa e in libreria ne ha 89. Il suo romanzo “scardina il totalitarismo della famiglia”: praticamente se la prende con un’istituzione moribonda. Anche l’abbigliamento è un programma, un’autocastrazione vestimentaria

I prevostiani di destra e di sinistra

Distinzione inaugurata da Riccardo Canaletti nel suo libro “Il pensiero di Papa Leone XIV”. Fra i prevostiani di sinistra c’è il giovane autore, fra quelli di destra ci saremmo io e Sant’Agostino. Fra i prevostiani di centro il numero uno è ovviamente Prevost

Perché il sequestro della Las Vegas lucana era annusabile da tempo

Ora la Direzione Antimafia di Potenza ipotizza che il resort San Barbato sia un tempio del riciclaggio. Io ne ho sentito la puzza la prima volta che ci sono passato davanti: “Ma è la Statale Appulo Lucana o Las Vegas Strip?”, mi sono chiesto. A questo punto mi propongo come Annusatore

Tra pro Bezos e anti Bezos, la terza via: Pellestrina

L’isola lunga e stretta fra la laguna e il mare, dove tutti si chiamano Vianello e mangiano le cozze. Non scambierei una spadellata di cozze Mitilla con l’intero menù turistico del party Bezos, e non voglio dover scegliere tra il Riccone e la Pacchiana da una parte e i Soliti Comunisti dall’altra