Il New York Times, famosissimo e importantissimo giornale della Grande Mela, ha celebrato sulle sue pagine il tradizionale pranzo della domenica italiana.
Quello del quotidiano americano non è semplicemente un elogio alla cucina italiana e alle sue tradizioni, entrate ormai nell’immaginario del popolo statunitense come vere e proprie leggende.
Il New York Times racconta di come il pranzo della domenica per gli italiani sia un’esperienza che va ben oltre il semplice atto di mangiare. È un vero e proprio rituale che si ripete ogni settimana, durante il quale le famiglie si riuniscono attorno alla tavola imbandita non solo da pietanze deliziose ma anche da storie, ricordi, emozioni e affetti. Il quotidiano lo descrive come un momento unico nel suo genere, un simbolo della convivialità e dell’arte di vivere che contraddistingue gli italiani.
La nostra cucina è famosa per la variegata ricchezza dei suoi sapori e il pranzo domenicale ne dà la massima espressione. Dalle lasagne al forno alle polpette di carne, piatti che evocano generosità, ospitalità e gestualità tramandate con cura di generazione in generazione. Il NYT racconta di come questi cibi siano densi di significato e legati a storie e tradizioni culinarie familiari.
Il quotidiano, da sempre attento alle sfumature del tessuto sociale, riconosce però come anche questo leggendario evento tutto italiano stia pian piano mutando. Le famiglie moderne sono molto meno numerose di quelle di una volta così come sono sempre più rare anche le nonne disposte ad alzarsi al sorgere del sole per cominciare a preparare da mangiare.
Ciò nonostante, il pranzo della domenica rimane un pilastro della cultura italiana, un momento di meritata pausa in un mondo sempre più frenetico .
Il New York Times sottolinea come, per quanto le famiglie si siano ridimensionate e le esigenze lavorative abbiano spesso invaso la domenica, ci sono ancora coloro che si attengono saldamente a questa usanza, preservando un legame con il passato e la propria identità culturale.
Come Gianna Greco, cuoca di Lecce, che ogni domenica cucina per tutta la sua famiglia le ricette tramandate dai suoi antenati. Anche l’artista Ghali è un grande amante e sostenitore del pranzo della domenica, momento in cui la sua famiglia porta in tavola piatti tipici tunisini come il couscous rosso e l’ojja, un semplice ma gustoso piatto a base di uova e pomodoro. Questi piatti, che riflettono la sua eredità culturale, sono diventati parte integrante della sua esperienza domenicale italiana.
Il messaggio del giornale newyorkese è semplice quanto chiaro: se ci si siede a tavola insieme, va tutto bene.
Una tradizione italiana che ormai è patrimonio del mondo intero.