Giovanissime e senza scrupoli, sono le componenti di una baby gang tutta al femminile che sta suscitando non poche preoccupazioni nel Ferrarese. In pochi giorni le ragazzine si sono rese autrici di alcune rapine ai danni di vittime ignare che mai avrebbero potuto vedere in loro un pericolo.
Il caso di Ferrara
Uno degli episodi più eclatanti è quello avvenuto a Ferrara, dove una studentessa universitaria di 21 anni è stata presa di mira dalle baby rapinatrici. Secondo quanto riferito da Il Resto del Carlino, le minori sono entrate in azione nella mattinata dello scorso lunedì 4 dicembre. Dopo aver attirato la vittima con una scusa nei pressi delle mura della città, l’hanno aggredita con dello spray urticante, portandole via il cellulare. La giovane è stata assistita dagli operatori sanitari del 118. A distanza di poco tempo, sempre nella stessa giornata, si sarebbe poi verificata una seconda rapina. Anche in questa occasione, le minori hanno attaccato una ragazza e sono scappate con uno smartphone.
Stando al racconto delle vittime, sotto choc, le autrici dei colpi sarebbero quattro minorenni, tutte successivamente identificate e rintracciate dalle forze dell’ordine locali. La squadra mobile si sta occupando di condurre le indagini indispensabili per risalire alle effettive responsabilità delle minori e comprendere se queste si sono rese autrici di altre rapine. La vicenda è naturalmente seguita dalla procura dei minori.
La leader ha solo 11 anni
Ciò che sconvolge maggiormente di tutta questa storia è che alla guida della baby gang di ragazzine ci sarebbe una bambina – perché di bambina si tratta – di soli 11 anni. Sarebbe lei, insieme ad alcune amiche di poco più grandi (12-13 anni), a mettere in atto le rapine. A quanto pare si tratta di minorenni italiane, o italiane di seconda generazione, tutte provenienti dal Bolognese.
Semplicissimo il loro piano di azione. Salite a bordo di un treno per Ferrara, raggiungevano la città e poi cercavano le loro vittime, spesso ragazze più grandi, avvicinate con una scusa. Una studentessa è stata aggredita con lo spray al peperonicino, l’altra, invece, è stata accerchiata. Ottenuti i telefoni cellulari, le baby rapinatrici si sono dileguate, tornando sul treno diretto a Bologna.
Sono state le testimonianze delle vittime, unite alle immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza, a portare all’identificazione delle responsabili. Le minorenni sono state fermate dagli agenti della Polfer mentre viaggiavano su un treno regionale. Con loro i cellulari rubati.
I provvedimenti
Del caso è stata informata la procura dei Minori, che procederà nel modo che giudicherà più adeguato. Trattandosi di minorenni molto giovani non è infatti possibile imputarle, ma potranno comunque essere presi dei provvedimenti. È probabile che si farà ricorso alla responsabilità genitoriale, dal momento che i genitori avrebbero dovuto occuparsi della gestione delle ragazzine.