“La Lega sta con chi lavora e viene aggredito”. Così il partito di Matteo Salvini annuncia l’avvio di una raccolta fondi in favore di Mario Roggero, il piemontese condannato in primo grado a 17 anni con l’accusa di omicidio volontario per aver ucciso, nel 2021, i due rapinatori che avevano fatto irruzione nella sua gioielleria. Il gioielliere di Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, infatti, dovrà versare anche un maxi risarcimento da quasi mezzo milione di euro ai parenti delle vittime.
“Il Codice Iban di IOSTOCONMARIOROGGERO è IT87L0853046380000000014216 Banca d’Alba, Filiale di Gallo di Grinzane Cavour”, si legge nella nota diffusa dalla Lega. Anche la figlia Silvia, in un lungo post, ha ripercorso i tragici momenti di quella concitata giornata in cui il gioielliere è stato rapinato e ha scritto: “Se volete aiutare la mia famiglia dopo la terribile condanna del giudice verso mio papà, Mario Roggero, è il momento giusto!”. E ha aggiunto: “Sono arrivati aiuti da Romania e Stati Uniti, clienti e ogni parte d’Italia. Già qualche migliaia di euro. Ringrazierò tutti. Non mi aspettavo una generosità simile. Sono scosso”.
Ora arriveranno anche gli aiuti finanziato da parte di Salvini che, negli scorsi giorni, aveva telefonato al signor Roggero per esprimergli la sua vicinanza umana. “Piena solidarietà a un uomo che, dopo una vita di impegno e di sacrifici, ha difeso la propria vita e il proprio lavoro. A meritare il carcere dovrebbero essere altri, veri delinquenti, non persone come Mario”, aveva scritto Salvini sui social poco dopo la sentenza. Nel corso della telefonata, Salvini aveva promesso al gioielliere che non si sarebbe dimenticato del suo caso e che si sarebbe adoperati per far approvare la riforma della giustizia. Biagio Mazzeo, il procuratore di Asti a capo dell’ufficio che ha chiesto la condanna del gioielliere, aveva subito commentato:“Non mi stupisce, sono anni che ha uno slogan: la difesa è sempre legittima”. Roggero aveva detto di avere sparato quattro colpi contro l’auto parcheggiata dei ladri perché convinto che questi avessero rapito sua moglie. Nel commentare la vicenda con il Corriere della Sera, Mazzeo ha spiegato:“Siamo al di là persino del caso border line: perché una reazione che avviene dopo il fatto, e fuori dal negozio, non può essere legittima difesa”.
In questo caso, insomma, secondo il procuratire di Asti non ci sarebbero gli estremi della legittima difesa come sostiene Salvini. Il vicepremier e leader della Lega, nonostante le cririche provenienti dall’opposizione, continua a stare dalla parte del gioielliere piemontese che, dal canto suo, si professa innocente. “Io quel giorno mi sono difeso. Avevamo preparato una ricostruzione che non hanno voluto mettere agli atti. Mi hanno detto che era troppo tardi. Mi aspettavo una riduzione a 7 o 8 anni. Ne ero convinto, fino a quando hanno letto il dispositivo”, sono state le parole di Roggero dopo la sentenza di condanna a 17 anni.