Da lunedì 20 novembre è scomparsa da Busto Arsizio una ragazza di 20 anni. Kimberly Bonvissuto è uscita di casa con solo il telefono e il caricabatterie, senza vestiti di ricambio, ma da quel giorno il suo smartphone è spento. “È alta circa 1.55, ha i capelli rossi. Quando è uscita di casa indossava una tuta grigia, scarpe nere e giubbotto Colmar“, si legge nel messaggio condiviso sui social dalla famiglia per annunciare la scomparsa e chiedere aiuto a chiunque potrebbe averla vista. Le ricerche sono in corso ma per ora, al netto di alcune segnalazioni che però non sono verificabili, non ci sono stati risultati.
La madre Graziana e il padre Mariano sono disperati e cercano in ogni modo di ottenere informazioni da chiunque potrebbe averle. La richiesta è di contattare i genitori o le forze dell’ordine in caso, perché “ogni informazione potrebbe essere preziosa“. Il sospetto è che la ragazza, uscita di casa per cenare con la cugina, in realtà abbia utilizzato quello come pretesto per incontrare un ragazzo. La cugina di Kimberly è rientrata a casa, mentre della 20enne si sono perse le tracce. Numerosi gli appelli social di amici e parenti, oltre al grido disperato della madre, già apparsa in alcune trasmissioni tv per cercare di diffondere la notizia e fare in modo di ritrovare sua figlia: “Se qualcuno la vede contatti le forze dell’ordine“.
Rientrando a casa questa sera, il padre ha rivolto un altro appello tramite i giornalisti assiepati davanti alla porta della sua abitazione. “Kimberly, se mi stai sentendo, chiamami. Qualsiasi cosa è successa non mi interessa“, ha detto il papà. “Vi posso assicurare che di novità non ne abbiamo. Sappiamo solo che gli inquirenti hanno tutto il materiale necessario, sia filmati, che chiamate che tutto quanto. Stanno visionando. Ci vuole un po’ di tempo. Stiamo aspettando alcune risposte“, ha detto rivolgendosi ai giornalisti.
Quindi, ha lasciato trasparire tutta la sua preoccupazione per la scomparsa della figlia con un’affermazione che si ricollega ai fatti recenti, che riguardano prima la scomparsa, poi rivelatosi rapimento, e infine l’uccisione, di Giulia Cecchettin: “Con i tempi che stiamo vivendo e quello che stiamo attraversando e quello che è successo fino a pochi giorni fa… Non voglio che succeda a mia figlia“.