Oggi c’è un confine molto sottile tra realtà e finzione. E lo sa molto bene il colosso di Netflix che, alla luce del grande successo ottenuto dalla serie di Squid Game, ha deciso di sviluppare un reality show che potesse riproporre l’anima del programma. Una sfida per nulla facile ma, al netto delle polemiche scatenate, il reality show si sta difendendo molto bene in termini di visite e interazioni sui social. Secondo Netflix è possibile gettare nell’arena un gruppo di persone disposte a tutto pur di vincere un premio in denaro che avrebbe fatto gola a chiunque. Il reality di Squid Game ha promesso sfide ispirate ai giochi per i bambini, ma senza morti e spargimento di sangue diversamente dalla serie tv. Eppure, come riportano le notizie che arrivano dall’America, alcuni concorrenti avrebbero rischiato di morire (per davvero) durante le riprese e ora pare che siano decisi a trascinare Netflix in tribunale.
Secondo quanto riferito, sarebbero due i partecipanti – di cui non sono stati resi noti i nomi – che avrebbero accusato di un trattamento disumano durante le prove e le riprese. Avrebbero subito ipotermia e danni ai nervi mentre stavano “giocando”. Le riprese si sarebbero svolte nel rigido inverno del Regno Unito. I due sarebbero rimasti feriti durante le battute iniziali del reality show e durante la sfida “Semaforo rosso, semaforo verde”. Sulla faccenda è bastato interrogato l’Express Solicitors, lo studio legale britannico assunto dai due concorrenti, il quale avrebbe confermato quanto accaduto. “I concorrenti pensavano di prendere parte a un gioco divertente ma non si aspettavano di soffrire così -. racconta alla stampa il titolare dello studio legale -. Ora sono rimasti feriti dopo aver trascorso del tempo bloccati in posizioni di stress dolorose a temperature fredde“. Sarebbe scattata anche la denuncia ma la portavoce del reality ha assicurato che durate le riprese tutti sono stati tratti allo stesso modo e i concorrenti sono stati messi in uno “stato di benessere”.
Per il momento non è dato sapere come si evolverà la questione, sta di fatto che una denuncia potrebbe arrecare un danno di immagine non indifferente al reality di Netflix. E in un periodo in cui lo stesso colosso non naviga in acque sicure e tranquille, dopo le polemiche per la cessione della condivisione della password e l’aumento dei costi, deve guardarsi bene da quello che accadde dentro e fuori il set. Di per se è già una sfida aver prodotto un reality ispirato a una serie molto complessa e discussa, ora le accuse di danni fisici complicano la situazione. Non resta che attendere i prossimi risvolti.