“Antisemitismo dilagante”. Camera Usa apre indagine su Harvard, Mit e Penn

Rettrice di Harvard nei guai: nuove accuse di plagio

La commissione per l’istruzione e il lavoro della Camera americana ha annunciato un’indagine su Harvard, Università della Pennsylvania e Massachusetts Institute of Technology per “antisemitismo dilagante” in seguito alla testimonianza delle rettrici degli atenei. Secondo le tre, infatti, invocare il genocidio degli ebrei dipende dal contesto. Affermazioni che hanno sollevato un polverone politico, tanto da spingere la presidente della commissione – la repubblicana Virginia Foxx – ad aprire un’inchiesta.

“Le testimonianze che abbiamo ascoltato all’inizio di questa settimana dalle presidenti Gay, Magill e Kornbluth sono state assolutamente inaccettabili“, le parole della presidente della commissione ai microfoni di Fox News. L’indagine includerà richieste di documenti e il Comitato non si tirerà indietro dall’utilizzare “misure obbligatorie”, comprese citazioni in giudizio, in caso di omissioni o mancata collaborazione. La notizia è stata confermata dalla deputata Stefanik, colei che ha incalzato le tre presidenti: “Dopo la testimonianza patetica e moralmente fallimentare di questa settimana da parte delle tre rettrici nel rispondere alle mie domande, il Comitato per l’istruzione e la forza lavoro sta avviando un’indagine ufficiale del Congresso con tutta la forza del potere di citazione contro Penn, MIT, Harvard e altri. Utilizzeremo tutta la nostra autorità congressuale per ritenere queste scuole responsabili del loro fallimento sulla scena globale”.

La rettrice del Massachusetts Institute of Technology, Sally Kornbluth, ha affermato di non aver sentito appelli al genocidio degli ebrei nel campus:“Quel tipo di linguaggio viene indagato come vessazione solo se pervasivo e grave”. Incalzata sui canti a favore dell’Intifada, la Kornbluth ha ammesso:“Abbiamo sentito canti che possono essere antisemiti a seconda del contesto quando chiedono l’eliminazione del popolo ebraico”. “Quando le parole si trasformano in azione allora prendiamo provvedimenti”, le parole della rettrice di Harvard, Claudine Gay. Per la dell’Università della Pennsylvania, Liz Magill, invece, “invocare il genocidio degli ebrei”, non è di per sè“una violenza”.

Le parole delle tre rettrici secondo molti hanno in qualche modo giustificato l’antisemitismo esploso nei campus a partire dal 7 ottobre, data dell’attacco di Hamas contro Israele. Molte anche le richieste bipartisan di dimissioni alle tre rettrice, nonostante i tentativi di correggere il tiro in seconda battuta. La presidente Foxx non ha utilizzato troppi giri di parole: “I membri del Comitato nutrono profonde preoccupazioni per la loro leadership e per la loro incapacità di adottare misure per fornire agli studenti ebrei l’ambiente di apprendimento sicuro loro dovuto dalla legge […] Il disgustoso attacco e le molestie nei confronti degli studenti ebrei non si limitano a queste istituzioni, e anche altre università dovrebbero aspettarsi indagini, poiché la loro litania di fallimenti simili non è passata inosservata”.

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