Le tensioni tra Venezuela e Guyana per la sovranità dell’Esequibo hanno generato un terremoto diplomatico in gran parte dell’America Latina e non solo. Dopo la decisione del Brasile di inviare un contingente militare al confine con i suoi due vicini, per monitorare la situazione e salvaguardare la propria sicurezza nazionale in caso di un’eventuale escalation tra le parti, ecco la contromossa degli Stati Uniti. Washington, fin qui rimasto in disparte nell’intera vicenda, ha fatto sapere di aver iniziato operazioni di volo sul territorio conteso dell’Esequibo in collaborazione con le autorità militari locali.
La mossa degli Usa
Nello specifico, il Comando Sud delle Forze armate statunitensi (USSOUTHCOM) ha annunciato l’inizio di esercitazioni militari proprio nell’Esequibo, in collaborazione con le forze militari guyanesi (Gdf). Queste manovre, si legge in un comunicato reso noto dall’ambasciata Usa a Georgetown, “si basano sull’impegno e sulle operazioni di routine per migliorare il partenariato in materia di sicurezza tra gli Stati Uniti e la Guyana e per rafforzare cooperazione regionale“.
Oltre a questa esercitazione, si aggiunge, “Us South Com continuerà la sua collaborazione con la Gdf nei settori della prevenzione delle catastrofi, della sicurezza aerea e marittima e del contrasto alle organizzazioni criminali transnazionali“. Gli Stati Uniti, conclude il comunicato, proseguiranno nel loro impegno come partner fidato per la sicurezza della Guyana e promuoveranno la cooperazione e l’interoperabilità regionale.
Durante una recente telefonata con il presidente della Guyana, Mohamed Irfaan Ali, il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, ha inoltre ribadito che gli Stati Uniti sostengono la rivendicazione della sovranità della Guyana. “Il Segretario ha ribadito l’appello degli Stati Uniti per una risoluzione pacifica della controversia e affinché tutte le parti rispettino il lodo arbitrale del 1899 che determina il confine terrestre tra Venezuela e Guyana, a meno che, o fino a quando, le parti raggiungano un nuovo accordo, o un accordo competente l’organismo legale decide altrimenti“, si legge in una lettura della telefonata del Dipartimento di Stato Usa.
Alta tensione tra Venezuela e Guyana
Il numero di militari venezuelani lungo la frontiera con lo Stato brasiliano di Roraima, intanto, è aumentato negli ultimi giorni, nel contesto delle tensioni esistenti fra le autorità di Caracas e quelle della Guyana.
Fonti dell’esercito brasiliano hanno spiegato che lo Stato di Roraima confina sia con il Venezuela, sia con la Guyana che si disputano da oltre un secolo il territorio dell’Esequibo, ricco di risorse petrolifere, minerali e ambientali. Tuttavia, secondo le fonti brasiliane citate dalla Cnn in spagnolo, non esistono ancora dati precisi sull’entità del dispiegamento di soldati e di attrezzature militari venezuelani in quella regione.
Certo è che Brasilia, come detto, ha disposto un aumento del suo contingente militare a Boa Vista, capitale di Roraima, da 200 a 400 unità. Inoltre, la base dell’esercito in questa città dovrà essere trasformata in un reggimento di cavalleria con l’arrivo di 22 veicoli corazzati modello Guaicurus. Parallelamente, il contingente militare che si trova a Pacaraima, al confine con il Venezuela, dovrebbe passare da 30 a 130 soldati. Commentando questo rafforzamento, il ministro della Difesa José Mucio Monteiro ha dichiarato che “i nostri confini sono sicuri, e non permetteremo il passaggio (di truppe venezuelane) attraverso il Brasile“.